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Sammarinese

Giochi Storici

Ottobre 2019: libri & BoAR

Set 27, 2019

   

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Consigli per interessanti letture…….

 

 

 

 

 

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 LA GUERRA DELLO YOM KIPPUR

Il 6 ottobre 1973 due attacchi in simultanea su due fronti prendono di sorpresa Israele, minacciando i territori occupati a seguito della Guerra dei Sei Giorni del 1967. Del giorno più sacro del calendario ebraico, le forze israeliane non erano preparate a un attacco, per cui l’attraversamento del Canale di Suez per gli egiziani e delle alture del Golan per i siriani iniziò nel segno del successo. Nel corso del mese successivo si sarebbe svolta la difficile ma ferma reazione israeliana contro le forze nemiche, fino all’intervento diplomatico di Stati Uniti e Unione Sovietica. Simon Dunstan sviluppa nel volume un’analisi attenta della Guerra dello Yom Kippur, descrivendo le battaglie e le forze coinvolte anche con il supporto di mappe, foto e illustrazioni, esaminando infine anche le rilevanti conseguenze del conflitto. Nonostante una formale vittoria, per Israele si trattò infatti di un colpo durissimo, le cui conseguenze continuano a farsi avvertire nello scenario mediorientale.

 

LA BATTAGLIA DEI PONTI

Il 6 aprile del 2004 non fu un giorno come gli altri a Nasiriyah. L’ostilità delle fazioni armate sfociata negli scontri dei giorni precedenti preannunciava un’inesorabile deteriorarsi della situazione. Già dalle 3 le colonne delle Task Force avevano iniziato a muoversi mentre le Forze Speciali occupavano la sponda nord del “ponte Charlie”. Erano le avvisaglie di quella che verrà ricordata come la Battaglia dei Ponti. La Task Force 11, comandata dall’allora Colonnello Luigi Scollo, era l’unità di punta di tutto il nostro dispositivo militare a Nasiriyah e coinvolgeva non solo l’11º reggimento bersaglieri ma anche molti altri reparti delle Forze Armate italiane. Il volume non si limita ad una semplice analisi a livello strategico ma ripercorre nel dettaglio le operazioni, le comunicazioni fra le pattuglie e l’evolversi delle azioni attraverso il punto di vista di un comandante sul campo, in circostanze in cui ogni ordine è essenziale ed ogni decisione importante. La narrazione dei fatti si basa sui diari e gli appunti che l’autore prese nell’immediatezza degli eventi, accompagnati dalle mappe delle operazioni e da immagini inedite.

 

LIMES

Il numero 7/19 di Limes, dedicato alla geopolitica di stretti, mari e oceani. La rivista non delude mai e questo numero offre un affresco delle problematiche geopolitiche legate a mari ed oceani veramente interessanti.

 

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OPERAZIONE MEDUSA

Il racconto in presa diretta di una battaglia cruciale della guerra in Afghanistan. Nel 2006 i Talebani e i loro alleati si preparano a riconquistare la provincia di Kandahar, nel sud del Paese. Si tratterebbe di una svolta strategicamente vitale, in grado di ridisegnare i confini del Medioriente. Per fermarli, la coalizione NATO mette in atto la più grande offensiva della sua storia: l’operazione Medusa. Lo scontro è imminente e l’esodo in massa dei civili preannuncia l’inizio della carneficina. Inviato come forza di deviazione a sostegno dell’attacco della coalizione principale, il capitano Bradley osserva le forze NATO venire rapidamente inghiottite dal contrattacco dei talebani. Per contrastare la disfatta, l’unica speranza è conquistare un pezzo di terra in posizione sopraelevata, per consentire efficaci attacchi aerei. Bratley e il suo piccolo distaccamento assaltano la collina, disposti a tutto pur di garantire agli alleati un fondamentale vantaggio tattico. Nel bel mezzo di un pericolosissimo scontro a fuoco, Bradley e i suoi affronteranno un’impresa impossibile.

 

IL GIORNO CHE CAMBIO’ LA SECONDA GUERRA MONDIALE

La 1ª Divisione di Fanteria, soprannominata “Il grande uno rosso” a causa del suo scudetto distintivo, si era guadagnata la reputazione di essere invincibile dopo aver combattuto in Nord Africa e in Sicilia. Ma è con l’arrivo del fatidico D-Day che il suo nome è rimasto per sempre impresso nella storia. Durante lo sbarco sulla spiaggia, costato migliaia di vite, alcuni uomini si distinsero per il loro valore: come il Sergente Raymond Strojny, che afferrò un bazooka per affrontare in un combattimento mortale un cannone anticarro; il Tecnico di 5ª classe Joe Pinder, che sfdò il fuoco nemico per salvare una radio di importanza cruciale; il Tenente John Spalding e il Sergente Phil Streczyk, che insieme demolirono un punto di osservazione tedesco che dominava la zona di atterraggio degli americani; il sacrifciio degli ingegneri del Gap Assault Team, che affrontarono le grandi miniere e videro morire la metà dei loro compagni. Questo libro ripercorre il susseguirsi di quelle imprese, basandosi su una ricca gamma di fonti nuove o recentemente scoperte, per capire davvero il 6 giugno del 1944: il giorno che ha cambiato la storia

 

IL GRANDE ASSALTO 

Un bel numero della serie warset, dedicato alla celebre operazione Barbarossa, lanciata da Hitler nel 1941 a danno dei russi. Tante le immagini, sempre utilissime, ottimo il testo, che copre, in ogi caso, solo il primo periodo della campagna, 1941-42.

 

 


 

 

Battles of the American Revolution (BoAR)

Acquistati ed archiviati da qualche anno nella mia collezione i titoli della cosiddetta serie BoAR, ho avuto modo, quasi per caso, di giocare 6 delle battaglie che il sistema permette di ricreare: Guilford, Saratoga, Brandywine, Euthan Spring, Germantown (scenari campagna), Savannah (scenario assedio). Come ho scritto sul gruppo facebook GC’s Warroom (vedi sotto) sono molto soddisfatto dei titoli che, nella loro “semplicità” offrono ore di gioco intenso e divertente. 

 
         

 

Le manovre sono classiche con movimento legato al tipo di terreno, possibilità di muovere più rapidi lungo le strade. Gli attacchi devono essere organizzati bene perchè i possibili risultati possono obbligare a ritirate causa di perdite e/o disorganizzazione che coinvolgono sia la cosiddetta “lead unit”, sia le altre unità in stack o adiacenti. Le regole sui combattimenti riguardano sia il fuoco a distanza (artiglierie e rifle…), sia il corpo a corpo e sono entrambi interessanti.
Il primo prevede un tiro di dado atto a stabilire se l’arma ha colpito il bersaglio, con modificatori per la distanza, il terreno, la prima salva dei rifle, ecc. A seguire un secondo tiro per confermare il colpo e registrare i possibili danni. 
Il secondo è il cuore del gioco; è nel corpo a corpo, infatti, che si avrannno le perdite maggiori. Le unità DEVONO attaccare tutte le unità nemiche adiacenti; interessante la regola sulla “diversione”, cioè poter evitare un attacco su un pezzo nemico sacrificando però una colonna nei rapporti di forza. Vari i modificatori da considerare, con vari “+1, -1” che alla fine stabiliscono il valore sul D10 da utilizzare nelle giusta colonna dei rapporti di forza. Un bel sistema.
Mi ha un pò deluso, invece ( e questo lo ricordavo…….) l’utilizzo delle carte tattiche; otto possibili tipi di manovra sul campo di battaglia che entrambi i giocatori scelgono per cercare di aumentare i vantaggi dei modificatori. Deluso perchè, anche se a prima vista la scelta sembra “ragionata” e relativa alle proprie forze, al rapporto di forze del combattimento e ai primi modificatori, poi ci si accorge che il risultato degli effetti della propria carta “incastrata” con quella dell’avversario spesso è questione di fortuna. Io farei delle modifiche……

Le perdite sono importanti sia per i punti vittoria sia, soprattutto, per il morale delle armate in campo. In effetti una tabella registra tali perdite con un marker che stabilisce valori inferiori del morale di ogni unità. Se un’armata raggiunge lo 0 si arrende al nemico!

Ad ogni modo bel sistema, regole chiare e di media complessità, grafica al top, periodo poco giocato in genere fra grognards della penisola ma molto interessante. E una partita si può concludere in due serate.

Consigliati, TUTTI, anche come “entry level”!! 

       

Alcune immagini delle partite giocate in GC’s Warroom: https://www.facebook.com/groups/336903397108032/?ref=bookmarks

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