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Sammarinese

Giochi Storici

Luglio 2016: The U.S. Civil War

Lug 1, 2016

 

 

   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PROVA SUL CAMPO

Prova sul campo rappresenta “la voce” dei soci A.S.G.S. in merito a vecchie e nuove simulazioni che il mercato dei board-wargames offre. Una serie di pagine dove poter trovare piccole recensioni e/o resoconti di partite sui board-wargames che vengono giocati dal gruppo.  Siamo sempre alla ricerca anche di collaboratori; se volete inviare articoli su giochi che amate e conoscete, contattate l’Amministratore.

 

GiCi58

Un interessante sito con recensioni: http://www.armchairgeneral.com/category/boardgame-reviews


Guerra di secessione americana

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
 

La guerra di secessione americana, nota negli Stati Uniti come la guerra civile americana, fu combattuta dal 12 aprile 1861 al 9 aprile 1865 fra gli Stati Uniti d’America e gli Stati Confederati d’America (CSA), entità politica sorta dalla riunione confederale di Stati secessionisti dall’Unione.

Nelle elezioni presidenziali del 1860, i Repubblicani, guidati da Abraham Lincoln, sostennero l’interdizione della schiavitù in tutti i territori degli Stati Uniti, una proposta che gli Stati del Sud accolsero come una violazione dei loro diritti costituzionali. Il partito Repubblicano, dominante nel Nord, si assicurò la maggioranza dei voti elettorali e Lincoln divenne il primo presidente degli Stati Uniti repubblicano, ma prima del suo insediamento, sette stati del Sud la cui economia si basava sulle piantagioni di cotone e sugli schiavi che vi ci lavoravano, formano la “Confederazione”. Nei sei mesi antecedenti alla secessione questi stati avevano la più alta percentuale di schiavi tra la loro popolazione, per un totale di 48,8%.[4] I rimanenti otto stati schiavisti continuarono a rifiutare la proposta di aderire alla secessione. Il Presidente democratico uscente James Buchanan e i nuovi Repubblicani rifiutarono la secessione considerandola illegale. Il 4 Marzo 1861 Lincoln nel discorso inaugurale dichiarò che la sua amministrazione non avrebbe iniziato una guerra civile. Parlando direttamente agli “Stati del Sud”, egli ribadì: “Io non ho intenzione, direttamente o indirettamente, di interferire con l’istituzione della schiavitù negli Stati Uniti, dove esiste. Credo di avere il diritto legale di farlo e non ho volontà di farlo.”[5] Le forze confederate presero numerosi forti federali all’interno del territorio da loro reclamati. Gli sforzi per trovare un compromesso fallirono, ed entrambe le parti si prepararono alla guerra. I Confederati presumevano che i paesi europei fossero così dipendenti dal cotone da loro esportato, che sarebbero intervenute; nessuno lo fece e nessuno riconobbe i nuovi Stati Confederati d’America.

Le ostilità iniziarono il 12 aprile 1861, quando le forze confederate attaccarono Fort Sumter. Mentre nel teatro occidentale l’Unione faceva importanti conquiste permanenti, nel teatro orientale le battaglie dei primi anni si dimostrarono inconcludenti. Le campagne confederate dell’autunno 1862 nel Maryland e nel Kentuckyfallirono. Lincoln promosse il Proclama di Emancipazione che fece divenire la schiavitù un obiettivo della guerra.[6] A ovest, nell’estate del 1862, l’Unione distrusse la marina fluviale della Confederazione, bloccando quindi gran parte dei loro eserciti occidentali e conquistando New Orleans. Nello stesso anno, l’assedio di Vicksburgdivise i confederati in due parti separate dal fiume Mississippi e un’incursione del generale confederato Robert Edward Lee a nord si concluse con la battaglia di Gettysburg. I successi occidentali portarono, nel 1864, Ulysses Grant al comando di tutti gli eserciti dell’Unione. Le ultime battaglie significative della guerra vennero combattute nel contesto dell’assedio di Petersburg. Il tentativo di fuga di Lee si concluse con la sua resa ad Appomattox, il 9 aprile 1865. Mentre le azioni militari volgevano al termine, iniziò l’Era della ricostruzione in cui si tentò di recuperare l’integrazione nazionale.

La guerra civile americana è stata una delle prime guerre industriali. Le ferrovie, il telegrafo, le navi a vapore e le armi prodotte in serie, sono stati elementi impiegati ampiamente. La mobilitazione delle fabbriche civili, delle miniere, dei cantieri navali, delle banche, dei trasporti e dei fornitori di alimenti ha dimostrato l’impatto dell’industrializzazione nella guerra, tutti elementi che poi si riscontreranno nella prima guerra mondiale. Tradizionalemnte si stima che, tra il 1861 e il 1865, vi siano stati almeno 620.000 morti, ma studi recenti sostengono che 750.000 soldati siano caduti,[7][8] con un numero imprecisato di civili. Secondo una stima, la guerra causò la morte del 10% di tutti i maschi degli stati del nord tra i 20 e i 45 anni e il 30% di tutti i maschi del Sud tra i 18 e i 40 anni.[9]


 

The U.S. Civil War

GMT Games

 

 

  

Introduzione/Componenti 

Da BGG: The U.S. Civil War is a 2-player strategic-level war game of the American Civil War. The game covers the entire war from 1861-65 on a large 30” x 44” map area (2 mounted maps) of the Southeastern United States. Turns represent 3 months during the winter and 2 months during the summer, with four Action Phases to each turn. 

Military forces are represented by generals and strength-points (SPs). Each SP represents approximately 5,000 soldiers. Game mechanics stress strategy, maneuver and leadership but details like ironclads, naval battles, leader promotions, forts, and commerce raiders are included. Shorter scenarios are included that cover just 1861, 1862 and 1863. 

Players of Eric Lee Smith’s The Civil War (VG) and Mark Herman’s For the People (AH and GMT) will see many similarities between this game and those two benchmark games. Those two wonderful games inspired many of the rules and concepts used in this game.

 

La scatola ha l’ormai “classico” formato a cui la GMT ci ha abituato, specie per i COIN: grande scatola, robusta, coloratissima. Ottimi i componenti, come 

descritto poi sotto.

Mappa

Due le mappe offerte dal gioco; cartonate, bellissime, con grandi esagoni e tante tabelle sparse per la superficie! Uno stato dell’arte che testimonia l’interesse della GMT sul tema e direi anche sull’auotore!

Una volta unite, le due mappe raffigurano tutti gli Stati Uniti fin oltre il fiume Mississipi ai confini con l’allora territorio indiano. Veramente belle le zone lungo il Mississipi e delle Smoke Mountains. Salta subito all’occhio l’assenza di esagoni nelle zone di mare, ma le regole per tali possibili movimenti non mancano, anzi, sono anche estese con regole avanzate!

 

 

 

                   La mappa                  I materiali

 

Pedine/Counters

“Solo” tre i set di pedine/markers utilizzati per il gioco, dei quali due quasi interamente dedicati ai leaders e markers. Anche in questo caso ottimi nella grafica e di dimensioni leggermente più grandi delle “classica” misura a cui siamo abituati.

 

Tabelle

Le tabelle sono 6, fra cui 2 dedicate ai combattimenti, le azioni speciali, l’attrito, la sequenza di gioco e le caratteristiche dei terreni. Altre 2 raffigurano le unità disponibili per i vari scenari ed infine, le ultime due, piccole, sono utilizzate per contenere le unità raggruppate delle varie Armate.

 

Carte

Il gioco offre anche 30 piccole carte azione.

 

Regolamento e Playbook

Il regolamento è, come già le mappe, allo stato dell’arte. Tutto a colori, carta lucida, innumerevoli esempi di gioco, note dell’autore e, interessantissime, note sulle specifiche zone della mappa, esagoni e spazi!

 

Dadi

I dadi in dotazione sono 6, rossi e blu.

 

Prime impressioni

Per questo articolo ho piazzato il primo scenario, corrispondente all’inizio della guerra, 1861.

Intanto, il colpo d’occhio che offrono le due mappe e’ fantastico, al top fra i titoli del settore. Devo ammettere, però, che non tutte “le informazioni” della mappa sono chiare; in particolare non sono subito chiari gli esagoni che danno punti vittoria, dato che presentano una debole linea grigia più spessa degli esagoni generici ma non sempre percepibile. Più chiara la situazione di tali esagoni per gli Stati del sud, dato che presentano anche un valore numerico, il Building Point (punti costruzione, indisoensabili per costruire nuove unità). Anche i confini dei vari stati non è chiara e per lo stesso motivo, cioè una linea tratteggiata grigia non sempre ben visibile fra i colori della mappa. Peccato, perché graficamente mi sembrano le uniche pecche anche se le due grandi mappe. Rimane più chiara la suddiviisone dei “tre fronti” di geurra: est, west e transMississipi. I primi due separati da una linea tratteggiata rossa mentre il terzo è delimitato dal famoso fioume.

Le mappe hanno esagoni più grandi del solito e dato le poche pedine iniziali del piazzamento 1861, danno un po’ la sensazione di “campo di calcio” con pochi giocatori………., ma credo che la situazione sarà molto diversa con il proseguire dei turni……. Ad ogni modo, dopo uno studio più preciso, ci si rende conto che gli Stati di confine, Missouri, West Virginia e Kentucky, hanno ben 20 esagoni BP, cioè esa fonte di punti vittoria.

Ogni turno di gioco prevede, naturalmente, varie fasi: rinforzi, movimenti strategici, gestione dei leaders, la fase di azione e una fase finale.

La fase dei rinforzi stabilisce l’arrivo di nuove forze. Per l’Unione esse sono suddivise e collocabili negli esagoni obiettivo dei vari Stati sotto proprio controllo; in particolare essi sono numerosi per l’Est (6 SP ogni turno). La Confederazione dovrà invece fare i conti con il numero di esagoni obiettivo sotto suo controllo, le riserve del proprio arsenale e gli effetti del blocco ad opera della marina unionista. E’ chiaro che uno degli obiettivi dell’Unione sarà diminuire sempre di più gli esagoni obiettivo sotto controllo confederato e minare la sua capacità di costruire “nuova carne da cannone”…………

La fase strategica permette di effettuare movimenti ferroviari, stradali e navali da un fronte all’altro fino ad un massimo di punti forza diverso per le due fazioni.

Segue poi la fase di gestione dei leaders, cioè il portare in gioco nuovi generali, promuoverli e/o spostarli nei vari settori. Anche in questo caso una regola tratta dal citato Civil War e anche dal succesivo For the people – GMT.

Affrontando la fase Azione, per chi ha giocato come me il mitico titolo della Victory Games – Civil war, significherà essere catapultato immediatamente negli anni ’80! La prima cosa da fare infatti, è un tiro d6 da parte di entrambi gli avversari e registrare su apposita tabella la differenza fra i due valori; la differenza rappresenta un n. di azioni che si possono fare, con costi variabili, da parte del giocatore che ha tirato il d6 più alto, per poi passare la mossa all’avversario che potrà spendere lo stesso numero per le sue azioni. Un sistema che all’epoca era molto innovativo per stabilire che avesse l’iniziativa, unito ad una spesa massima di punti azione interessantissima e che rimane validissmo anche oggi, a distanza di oltre 20 anni…………

The US Civil war prevede che in caso di tiro dello stesso valore, differenza 0, il lancio venga ripetuto ma i giocatori guadagnano una nuova carta Azione. Tali carte sono una novità e permettono di ampliare le proprie azioni permesse ogni turno; una sorta di “alea” aggiuntiva atta a rendere ancora più imprevedibile ogni nuova partita.

Cuore del gioco, la fase Azione permette di svolgere tutto quanto è necessario per vincere ……….la guerra! Movimenti, intercettazione, evasione, attacchi, trasporti navali, recupero di unità demoralizzate, costruire trincee, addestrare truppe.

Infine si esegue la fase finale del turno, che prevede il controllare il possesso degli esa obiettivo e di conseguenza gli Stati, oltre alle condizioni di vittoria.

Il sistema mi è apparso molto interessante ed unisce alcuni classici sistemi ad alcune nuove idee; il tema è stato trattato più volte da aziende molto blasonate (Avalon Hill, GDW, Victory Games, Decision Games) ma credo che il titolo sarà ad ogni modo un must per ogni wargamers di rango. Ho letto, su alcune recensioni, che il gioco ha deluso perchè sbilanciato a favore dell’Unione e con poche “cromature” storiche/politiche. Bhè, in merito al bilanciamento, difficile poter creare una simulazione che non veda un confederato dover fare i conti, ogni turno, per contrastare il potere unionista. Allo stesso modo, se è pur facile inserire o perlomeno presentare, situazioni storiche e politiche tramite eventi contenute nelle carte di un carddriven, non è detto che poi esse siano determinanti ai fini del gioco stesso. 

Alla fine, una ennesima simulazione che mi sento di consigliare……………….!

 

 

Gian Carlo Ceccoli

 

 

Links utili 

 

 


  


IL LIBRO DEL MESE

 

 

 

La guerra civile o guerra di secessione che si combatté fra il Nord e il Sud degli Stati Uniti dal 1861 al 1865 fu un conflitto durissimo, che lasciò sul terreno oltre seicentomila morti ed ebbe conseguenze fondamentali sulla società e sull’economia del paese, a partire dall’emancipazione degli schiavi neri. Il libro ne ripercorre la storia, descrivendone l’andamento dal punto di vista militare e collocandola all’interno della politica dell’Unione e dei Confederati. Una particolare attenzione è dedicata agli aspetti sociali della guerra e alle differenti ricadute che essa ebbe su uomini e donne, sulla popolazione bianca e su quella nera.

 

Reid Mitchell ha insegnato nell’Università del Maryland ed è autore di vari volumi tra i quali «The Vacant Chair» (1993) e «Civil War Soldiers» (1998) sull’esperienza dei soldati nella guerra di secessione.

 

 

 

  

 

 

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