Associazione

Sammarinese

Giochi Storici

Aprile 2019: I.A.F.

Mar 31, 2019

  

   

                     

 

 

 

PROVA SUL CAMPO

Prova sul campo rappresenta “la voce” dei soci A.S.G.S. in merito a vecchie e nuove simulazioni che il mercato dei board-wargames offre. Una serie di pagine dove poter trovare piccole recensioni e/o resoconti di partite sui board-wargames che vengono giocati dal gruppo.  Siamo sempre alla ricerca anche di collaboratori; se volete inviare articoli su giochi che amate e conoscete, contattate l’Amministratore.

A partire dal gennaio 2018 si pubblicheranno 2 titpi di recensione sul Mensile: PLAYTEST  EFFETTIVO e POTENZIALE DINAMICO

Il PE è una recensione basata su partite giocate; sarà quindi approfondita e potrà avvalersi di valutazioni anche da parte di altri giocatori/collboratori.

Il PD è una recensione basata sulla “percezione del potenziale dinamico” del gioco. Piazzamento di mappe e pedine, verifca dell’ambientazione e ricostruzione storica, lettura delle regole; in pratica si “legge il gioco” invece che giocarlo. E’ l’approccio tipico del collezionista di board-wargame…………..

 

GiCi58

 

 

 

 

 

 



   PLAYTEST  EFFETTIVO

I.A.F.

LEADER

 

DVG

 

  

 

Da Wikipedia:

The Israeli Air Force (IAFHebrew: זְרוֹעַ הָאֲוִיר וְהֶחָלָל, Zroa HaAvir VeHahalal, “Air and Space Arm”, commonly known as חֵיל הָאֲוִיר, Kheil HaAvir, “Air Corps”) operates as the aerial warfare branch of the Israel Defense Forces. It was founded on May 28, 1948, shortly after the Israeli Declaration of Independence. As of August 2017 Aluf Amikam Norkinserves as the Air Force Commander.

The Israeli Air Force was established using commandeered or donated civilian aircraft and obsolete and surplus World War II combat aircraft. Eventually, more aircraft were procured, including Boeing B-17sBristol Beaufightersde Havilland Mosquitoes and P-51D Mustangs. The Israeli Air Force played an important part in Operation Kadesh, Israel’s part in the 1956 Suez Crisis, dropping paratroopers at the Mitla Pass. On June 5, 1967, the first day of the Six-Day War, the Israeli Air Force performed Operation Focus, debilitating the opposing Arab air forces and attaining air supremacy for the remainder of the war. Shortly after the end of the Six-Day War, Egypt initiated the War of Attrition, and the Israeli Air Force performed repeated bombings of strategic targets deep within enemy territory. When the Yom Kippur War broke out on October 6, 1973, Egyptian and Syrian advances forced the IAF to abandon detailed plans for the destruction of enemy air defences. Forced to operate under the missile and anti-aircraft artillery threats, the close air support it provided allowed Israeli troops on the ground to stem the tide and eventually go on the offensive.

Since that war most of Israel’s military aircraft have been obtained from the United States. Among these are the F-4 Phantom IIA-4 SkyhawkF-15 Eagle and F-16 Fighting Falcon. The Israeli Air Force has also operated a number of domestically produced types such as the IAI Nesher, and later, the more advanced IAI Kfir. On June 7, 1981, eight IAF F-16A fighters covered by six F-15A jets carried out Operation Opera to destroy the Iraqi nuclear facilities at Osiraq. On June 9, 1982, the Israeli Air Force carried out Operation Mole Cricket 19, crippling the Syrian air defence array. The IAF continued to mount attacks on Hezbollah and PLO positions in south Lebanon. On October 1, 1985, In response to a PLO terrorist attack which murdered three Israeli civilians in Cyprus, the Israeli air force carried out Operation Wooden Leg. The strike involved the bombing of PLO Headquarters in Tunis, by F-15 Eagles. In 1991, the IAF carried out Operation Solomon which brought Ethiopian Jews to Israel. In 1993 and 1996, the IAF participated in Operation Accountability and Operation Grapes of Wrath, respectively. It took part in many missions since, including during the 2006 Lebanon WarOperation Cast LeadOperation Pillar of Cloud and Operation Protective Edge. On September 6, 2007, the Israeli Air Force successfully bombed an alleged Syrian nuclear reactor in Operation Orchard.[4]

  

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I materiali di gioco; una partita in corso nella mia war room…

 

La scatola

Scatola di grandi dimensioni, atta a contenere la dotazione notevole di materiale del gioco. In copertina alcune foto di mezzi aerei israeliani con un Kfir che occupa gran parte dell’immagine. Sul retro, le classiche informazioni generali.

 

Mappa

In realtà non si utilizza una vera e propria mappa di gioco. Un piccolo tabellone permette di posizionare alcuni mazzi di carte fra cui “Target Deck”, Event Deck” e “Escalation Deck”. Al centro del tabellone si piazza una carta “Target” con attorno una serie di zone astratte che portano all’obiettivo della missione. A fianco di tale tabellone si dovrà poi posizionare una delle carte missione, dedicate alle varie guerre che dal 1948 Israele ha dovuto affrontare.

 

Pedine, counters, blocks

Ben 8 i counter sheet, per oltre 700 pedine. Pedine che comprendono le unità aeree israeliane con nomi specifici, e ogni tipo di arma in dotazione a tali aerei dal 1948 ad oggi. Numerose le unità “nemiche”, suddivise in basi, cioè unità di terra quali cannoni antiaerei, nidi di mitragliatrici, ecc. e “banditi”, cioè unità aeree appartenenti a forze nemiche di volta in volta presenti nelle varie guerre oggetto della simulazione. Seguono poi tutta una serie di pedine per varie registrazioni durante il gioco.

 

Tabelle

3 le tabelle, dedicate ad un elenco dei termini utilizzati nel gioco, capacità dei piloti ed una sintesi di azioni effettuate in un turno di gioco. 

 

Carte

Ben 336 le carte nella scatola!! Caratteristica della serie “Leader” di Dan Versen, anche in questo titolo esse appaiono veramente belle, complete e coloratissime. 

 

Regolamento

Il libretto delle regole è di 36 pagine di cui solo una decina (!!) quelle che servono per giocare! Direi un record di semplicità, in riferimento ad un gioco in solitario. In effetti molto spazio è dedicato alla presentazione delle varie unità e le loro caratteristiche, la spiegazione delle carte e delle tabelle “Campaign”, carte obiettivo e log per la registrazione di vari aspetti legati ad ogni pilota/aereo utilizzato nelle missioni.

Le informazioni di cui sopra, in realtà, sono poi consultate spesso durante la partita ma, ripeto, il cuore del regolamento tratta dal “Campaign set up” fino ad alcune “Optional rules”.

Tutto stampato in carta patinata, coloratissimo, con numerosi esempi di gioco; un ottimo prodotto.

 

Impressioni di gioco

Come scrivevo in una precedente recensione su simulazioni in solitario, la caratteristica che più interessa il sottoscritto per tali titoli è il numero di decisioni da prendere ad ogni partita. Tali simulazioni devono necessariamente seguire schemi rigidi che governano il sistema di gioco, ma devono anche, secondo me, lasciare spazio a opzioni del giocatore. La recensione terrà conto, anche in questo caso, di tale possibilità offerta o meno da IAF.

La prima importante scelta sarà quella della campagna simulata, con possibilità di giocare teatri dal 1948 al 2022 (scenario chiaramente ipotetico e riferito alla Siria…..). Israele è stato coinvolto in guerre locali ma importanti e con conseguenze a livello mondiale; tra le più famose la guerra dello Yom Kippur del 1973 e la riconquista del Kuwait con a seguire l’attacco all’Iraq di Saddam Hussein. Episodi di storia recente, di certo interessanti.

La scelta della campagna determinerà anche:

–          il tipo di aerei e relative armi a disposizione della IAF e quindi del giocatore,

–          Il numero e la tipologia di obiettivi previsti per le missioni,

–          Il numero e la tipologia di “Siti”, cioè sistemi d’arma a difesa degli obiettivi nemici e il tipo/numero di “Bandits”, cioè le forze aeree nemiche,

–          La possibilità di giocare campagne brevi, medie o lunghe,

–          Tutta una serie di altre registrazioni specifiche.

 

Seguiamo poi la Sequenza di gioco

Pre-Flight; in questa fase vengono pescate n. 3 carte obiettivo, ed il giocatore dovrà sceglierne una sola per la missione. Ogni carta prevede uno specifico numero di nemici, punti vittoria e altro. Scelto l’obiettivo, si dovranno determinare e piazzare “i siti”; in pratica pescare a random il numero previsto sulla carta obiettivo di tali markers che andranno posti sugli spazi denominati “Approach” del tabellone. Se un “site” presenta anche un raggio maggiore di 1 spazio, si dovranno pescare anche i segnalini “Angle of attack”. Questi segnalini, novità per il sottoscritto, sono una vera chicca della simulazione; essi rappresentano, in astratto, il terreno che contiene il “site”  e i suoi dintorni, in pratica colline, edifici o altro che possono impedire o limitare l’avvicinamento di aerei all’obiettivo, oltre a creare problemi anche per il fuoco degli stessi site. Un sistema geniale per rappresentare il terreno!

Fatto questo, si dovranno assegnare i piloti al relativo tipo di aereo. Anche in questo caso decisioni importanti, perche ogni campagna e in riferimento alla sua durata (breve, medio, lunga) avrà un numero preciso di piloti e con qualità diverse che vanno da Newbie, Green, Average, Skilled, Veteran. Assegnare un veterano ad un bombardiere invece che ad un caccia avrà la sua importanza………

Infine si armano gli aerei e anche in questo caso la tabella campaign permette la scelta fra le armi disponibili in quel periodo.

Target-Bound Flight

Per prima cosa si pesca una carta evento; tali carte sono suddivise in tre parti ed iniziando dall’alto recano un testo riferito appunto a Target bound, Over target, Home bound. In questa fase si dovrà applicare quanto stabilito dal testo relativo a target bound.

A seguire, poi, il piazzamento dei “bandits”, cioè aerei nemici nelle zone di approccio all’obiettivo.

Over Target resolution (5 times)

Questa fase rappresenta non solo il cuore della sequenza ma anche il cuore della simulazione stessa!

In breve i piloti definiti “fast” attaccano per primi, poi si dovranno subire gli attacchi di sites e bandits a cui seguiranno i possibili movimenti dei propri aerei e poi di quelli nemici. Ed il tutto, ripetuto per 5 volte!

Vediamo in dettaglio le sottofasi:

–          Fast pilot attack; ogni carta specifica di aereo registra anche la capacità del pilota di regaire velocemente o meno. Se trattasi di un “pilota veloce” (probabilmente il sistema di gioco tiene conto anche delle capacità tecnologiche dell’aereo….), lo stesso potrà effettuare un attacco prima delle forze nemiche e quindi avere la possibilità di eliminare sia “sites”, cioè armi antiaeree, sia bandits, cioè caccia nemici. La scelta è importante, perché è possibile effettuare un attacco a turno. L’attacco in generale è un’altra chicca del sistema; con poche regole e numerosi valori numerici specifici su unità aeree, armi in dotazione, banditi o sites, un unico tiro di D10 permette la risoluzione con le relative perdite. Inutile dire che dietro a tali valori numerici la ricerca storica deve essere stata notevole……

–          Site and bandist attack; i siti con armi antiaeree sono veramente pericolosi e lo stesso, naturalmente, i caccia nemici. E’ possibile tentare la “soppressione” di tali armi, con specifici qualità/segnalini stabiliti da scenario e carte aereo ma in qualche modo si dovrà subire il fuoco nemico! E tale fuoco potrà causare “stress” del pilota, danni o anche distruzione di un aereo IAF!

–          Slow pilots attack; gli attacchi di aerei slow seguono le stesse regole fast sopra.

–          Aircraft move and adjust altitude; in questa sotto fase gli aeri amici possono muovere in zone adiacenti e cambiare anche la quota, che viene registrata o Low o High. La decisione del dove muovere è importante, perché si deciderà cosa poter attaccare in seguito e anche …..che potenziale fuoco subire dal nemico!

–          Bandits move; il movimento dei banditi è quasi automatico. Se ci sono già aerei IAF nella zona, non muovono; se entro il raggio delle armi muovono verso il caccia IAF più vicino ed in caso di parità in modo random. Semplice ed efficace!

–          Advance turn marker.

 

Home bound flight

Altra pesca di carta evento, risoluzione del testo. In questa fase si pesca anche una carta “escalation” che spesso causa la risoluzione di eventi politici ed altro……

 

Debriefing

Questa è la fase finale della missione appena conclusa; si registrano quindi i punteggi ottenuti, le perdite di aerei e “lo stress” dei piloti.

 

 

Conclusioni

Sistema ormai testato, sicuro, coinvolgente e con varie possibilità di espansioni. Spesso, durante le prime missioni, sarà necessario cercare la regola giusta che può “nascondersi” non solo nelle poche pagine del libretto ma nahce nei valori sulle carte e sui numerosi markers che raffigurano aerei, siti armati, armi varie, ma se amate i giochi in solitario, consigliatissimo. E consigliato anche a coloro che sono interessati al teatro medio orientale, dato che offre una visione di conflitto aereo/terrestre molto interessante.

 


Links utili

 


 LIBRO DEL MESE

 

   

Fra i titoli Osprey, alcuni dedicati al periodo trattato dal gioco sopra: https://ospreypublishing.com/arab-israeli-air-wars-1947-82-pb

 


 

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