Associazione

Sammarinese

Giochi Storici

Agosto 2017: Gorizia

Ott 31, 2016

 

   

   

Intervista all’autore!

 

Aggiornato al 26/08/2017 

 

 

 

 La battaglia di Gorizia, 1916

 

 

 

 

PROVA SUL CAMPO

Prova sul campo rappresenta “la voce” dei soci A.S.G.S. in merito a vecchie e nuove simulazioni che il mercato dei board-wargames offre. Una serie di pagine dove poter trovare piccole recensioni e/o resoconti di partite sui board-wargames che vengono giocati dal gruppo.  Siamo sempre alla ricerca anche di collaboratori; se volete inviare articoli su giochi che amate e conoscete, contattate l’Amministratore.

 

GiCi58

Un interessante sito con recensioni: http://www.armchairgeneral.com/category/boardgame-reviews


 

Da Wikipedia:

La Sesta battaglia dell’Isonzo, chiamata anche battaglia di Gorizia[1] fu combattuta dal 4 agosto al 17 agosto 1916 tra gli eserciti italiano e austroungarico, nel corso della prima guerra mondiale.

Il 6 agosto 1916, alle ore 7, ebbe inizio il tiro delle artiglierie italiane da Tolmino al mare. Sul Sabotino una colonna comandata dal colonnello Badoglio (cinque battaglioni), grazie a un dedalo di gallerie scavate nella roccia quasi a contatto delle posizioni nemiche, riuscì ad espugnarne la vetta[18] e a sorpassarla scendendo sulla sponda destra dell’Isonzo sul costone/forcella di San Mauro (Šmaver, mt 507).

Sul basso Sabotino, invece, gli austroungarici resistettero agli sforzi di un’altra colonna italiana, comandata dal generale Gagliani, il quale rimase ferito e dovette cedere il comando al generale De Bono; la quota 188 (presso Lenzuolo Bianco) e la sommità del vicino Podgora rimasero in mano austroungarici. Oslavia e la sommità del Calvario (q. 184) invece vennero raggiunte e sorpassate dagli italiani. Nella notte gli austroungarici contrattaccarono violentemente ottenendo qualche vantaggio ad Oslavia e al Graffemberg (Contado) per poi venir respinti sia sul Sabotino sia sul Calvario.

Il mattino del 7 agosto rivampò la battaglia, grazie anche a rinforzi sopraggiunti in aiuto agli austroungarici. L’esercito italiano conquistò la Quota 188 e il Dosso del Bosniaco (collocate tra Oslavia e Lenzuolo Bianco) e le trincee della Valle Piumizza (alle pendici a sud del Sabotino). In serata si registrarono resistenze austroungariche ancora sul Podgora, ma la stessa notte il Comando austroungarico ordinò la ritirata sulla sponda sinistra dell’Isonzo.

 


 

Gorizia 1916

La sesta battaglia dell’Isonzo

 

Europa Simulazioni

 

 di Andrea Brusati

  

Introduzione

Dopo il succeso di Strafexpedition, primo titolo di questa probabile serie, ad opera di Andrea Brusati e pubblicato da Europa Simulazioni, era atteso da tempo questo secondo gioco.

Attesa lunga, ma gli appassionati del periodo e di simulazione “vera” saranno ben ripagati. Dal web ES: 

The Sixth Battle of the River Isonzo (August 1916) had been planned for a long time by the Italian High Command. They had learned from the bitter experiences of former fruitless and bloody offensives aimed at forcing a crossing of the Isonzo, and this time were able to achieve complete surprise.  
The start of the Battle was delayed by the Austro-Hungarian Spring Offensive (the Strafexpedition) which took place during May – June 1916. This had necessitated the diversion of Italian divisions from the Isonzo to the Province of Trentino. 
Ironically, this interruption to their plans worked to the Italians’ advantage. The Austro-Hungarian High Command underestimated the speed with which the Italians were able to re-deploy their troops and guns to the Isonzo theatre and so were unprepared for the carefully planned attack on Gorizia.

This is World War I at its most pitiless and savage…

 

 

Componenti 

La scatola del gioco è di dimensioni standard, leggermente più bassa delle tipiche scatole GMT, per intenderci. Sfondo azzurro, con una bella immagine dell’entrata di truppe italiane a Gorizia nel 1916. Sul retro, tutte le necessarie informazioni che presentano il gioco ai potenziali acquirenti.

 

Mappa

Se vi sono piaciute le mappe di Strafexpedition, non sarete delusi di fronte a quella di Gorizia!! Unica mappa ma bellissima, che raffigura tutta la zona attorno alla città contesa e con due importanti novità rispetto al primo titolo: diverse linee di trincea a più livelli stampati in mappa ed esagoni più grandi! Sono due caratteristiche che saranno utilissime ai fini del gioco; la prima permette di avere meno counters in mappa, la seconda offre una comodità impagabile nel gestire le centinaia di pedine che saranno utilizzate negli scenari!  Il fiume Isonzo, infine, taglia praticamente tutta la mappa di gioco.

  

 

 

 

 

                                          Il contenuto della scatola                                                          La mappa

 

Pedine/Counters

Le pedine appaiono più chiare rispetto al precedente titolo; le artiglierie, in particolare, sono ora suddivise in leggere, campali e pesanti e riportano, in angolo, i rispettivi colori delle divisioni/brigate a cui appartengono. Anche i counters utilizzati per il morale sono ora suddivisi nei vari valori e non più in unica pedina con i 4 valori “da girare” a seguito di necessità. Le varie Brigate che costituiscono Divisioni e/o Reggimenti hanno riferimenti/colori molto chiari e rendono facile il riconoscimento e l’utilizzo di tali unità. Un ottimo lavoro da parte ES e dell’autore!

  

Tabelle

Sono presenti tabelle per i terreni e i combattimenti, oltre a quelle dove piazzare i punti logistici suddivisi per le varie brigate attivate e quella con unità eliminate o arrese. Molto chiare, colorate, complete ed in versione italiana e inglese!

 

Regolamento

In 24 pagine sono racchiuse le regole di gioco, gli scenari e le note storiche e del disegnatore. In realtà sono solo 16 le pagine di regolamento e sono chiare, aggiornate e presentate in lingua inglese oltre che italiana! In realtà il regolamento non è di difficoltà elevata ma lo è il sistema nel complesso, vedi sotto “impressioni di gioco”.

 

Dadi

2D6

 

Il sistema di gioco

Chi possiede Strafeexpedition e lo ha giocato non avrà difficoltà ad affrontare Gorizia, anzi, con una sola mappa il gioco sarà anche più abbordabile! Ogni turno di gioco vede lo svolgersi di ben 12 Fasi.

La prima è la fase dei rinforzi durante la quale i giocatori possono, a seconda dello scenario, ricevere ulteriori forze. Segue subito una fase molto importante, quella del Comando; in questa fase i giocatori, di nascosto dall’avversario, decidono quanto e come spendere i cosiddetti punti logistici, cioè tutto quanto rappresenta munizioni, viveri, organizzazione dei comandi, ecc. Ogni Brigata, se attivata, costa almeno 1 punto; se si attivano anche le artiglierie delle Divisioni di appartenenza altri punti saranno necessari, nell’ordine di 5 ogni 5 artiglierie! Lo sforzo principale dovrà, quindi, essere ben organizzato dai giocatori, in particolare la parte attaccante. In effetti il sistema di gioco caratterizza subito chi è l’attaccante, dato che tale fazione avrà sicuramente molti più punti logistici da gestire!

Le fasi 3,4,5, 6 sono veloci; si decide chi avrà l’iniziativa nel turno con un tiro di dado, sommando i punti logistici spesi; chiaro che il giocatore in attacco avrà quasi sempre un chiaro vantaggio……, direi quasi un tiro inutile! Le condizioni meteo, a seguire, sono sempre “storiche”, quindi si consulta la tabella del turno di gioco dove esse sono riportate. Nel caso di Gorizia, il tempo sarà sempre clear……. La quarta fase è relativa al controllo delle linee di rifornimento che vede, nel caso di linee interrotte, una disorganizzazione delle unità. La sesta fase permette ai giocatori di piazzare in batteria o in modalità di marcia le unità di artiglieria; scelta fondamentale, perche’ sono indispensabili in attacco e in difesa!

La fase 7 rappresenta l’alea nel sistema; viene tirato un D6 su apposita tabella che può originare eventi casuali per entrambe le fazioni.

Le  fasi 8 e 9, praticamente identiche (cambia solo il giocatore……), sono il cuore del sistema di gioco. La 8 riguarda il giocatore con l’iniziativa e consiste in ben 9 sottofasi che permettono:

– il movimento tattico e la dichiarazione di assalto, in pratica il comando di attaccare le postazioni nemiche. Dopo aver dichiarato l’assalto il giocatore può utilizzare le artiglierie permesse, come da spesa dei punti logistici, ed eseguire il fuoco offensivo.

– Segue il fuoco difensivo del giocatore senza iniziativa. Entrambi i fuochi delle artiglierie vengono risolti su apposita tabella, che determina perdite di morale e/o di step.

– Si risolvono quindi gli assalti, solitamente sanguinosi (siamo nella prima guerra mondiale……..) che possono casusare perdite di step alle unità (ogni unità ha solitamente due step, con valori ridotti sul retro della pedina…… ) e/o disorganizzazione che poi inciderà sul valore del morale, molto importante nei calcoli sui modificatori degli assalti. Gli assalti vengono risolti su altra tabella e anche in questo caso si deve tener conto di vari modificatori per lo spostamento di colonne nei rapporti a favore o a sfavore dell’attaccante fra cui il livello difensivo delle trincee, la salita dei livelli, il morale delle unità. Nel caso degli assalti i risultati sono relativi sia all’attaccante sia al difensore.

– Dopo l’assalto è possibile che il difensore esegua un controattacco! Di nuovo si calcolano le possibili artiglierie, poi si risolvono tali assalti.

– Infine, si segnala il completamento dell’azione, girando la pedina dell’HQ . A questo punto è anche possibile che il giocatore non attivo possa decidere di tentare l’attivazione di una propria Brigata per la quale, in ogni caso, aveva speso punti logistici; un ulteriore fattore di interattività nel sistema!

– Al termine di quest’estate sottofasi, il giocatore attivo può decidere di attivare un’altra Brigata oppure passare; l’iniziativa passa quindi all’avversario che potrà effettuare le stesse sottofasi per attacchi ecc. 

Credo sia chiaro che il sistema di gioco, con tali attivazione, cerca di ricreare al meglio le tattiche del periodo 196-18; chiaro, allo stesso modo, che ogni turno sarà lungo, molto lungo………

 

La fase 10 permette di muovere, con varie restrizioni, le Brigate non attivate con spesa di punti logistici e anche con movimento strategico.

La fase 11 consiste nella possibilità di rimpiazzi e recupero delle unità con perdite di step o di morale.

Infine, l’ultima fase vede il controllo delle condizioni di vittoria.

 

Alcune nuove regole e/o modifiche al regolamento di Strafexpedition:

– avvicendamento delle Brigate; se due diverse Brigate vengono attivate con la spesa di punti logistici, è possibile che le unità di tali organizzazioni possano “scambiarsi” la posizione! Esse non potranno attaccare o bombardare ma questo da la possibilità di avere truppe fresche in prima linea!

– le unità di artiglierie vengono contate in maniera autonoma per lo stacking, quindi è possibile raggruppare 2 unità di fanteria + 2 unità di artiglieria nello stesso esagono; le nuove unità di MG, lanciafiamme e autoblindo non contano ai fini dello stacking.

– la 13.1.4 è un altro modifica notevole! Ora è possibile dichiarare un assalto anche con più di due unità; se le prime due falliscono l’assalto, le seconde due possono ora attaccare! Dopo il primo attacco, però, il difensore può decidere di ritirarsi. Questa regola modificherà parecchio le possibili tattiche………

– bombardamento di interdizione; ora è possibile bombardare esagoni anche vuoti e creare un costo di movimento e possibile danno alle unità che transitano in tali esagoni. 

– oltre a questo le modifiche che riguardano lo spostamento massimo di tre colonne nel caso di bombardamento offensivo e assalti; stranamente tale limite non è previsto per il fuoco difensivo che, alla fine, presenta gli stessi possibili modificatori nelle tabelle. Forse una svista nelle regole, che personalmente ho già segnalato.

  

Impressioni di gioco

Gorizia 1916, come già Strafexpedition, è una vera, classica simulazione storica e di conseguenza rivolta ad appassionati. Il regolamento non è assolutamente difficile, ma il numero elevato di unità in mappa, specie per lo scenario campagna, i vari tipi di terreno, l’integrazione fra i giocatori, le varie fasi  e sottofasi obbligano i giocatori a lunghe ore di gioco e concentrazione! Una manna per i vecchi “grognards”, in ogni caso!

Ho giocato lo scenario “Drive on Pasubio” di Strafexpedition e quello campagna di Gorizia, perlomeno i primi tre turni con l’amico Giuseppe. In merito al Pasubio le scelte del giocatore austro-ungarico sono veramente poche, se non cercare di resistere……..; per il campagna di Gorizia ci aspettavamo più scelte per entrambi i giocatori ma la situazione appare subito la stessa: una fazione in attacco potente e con logistica adeguata contro un difensore più debole e poco rifornito! Anche in questo caso la ricostruzione storica da parte dell’autore sarà di certo perfetta ma la situazione risulta chiaramente sbilanciata; l’austro-ungarico dovrà cercare di resistere meglio di quello che avvenne storicamente…….., con notevoli difficoltà! Diciannove le Brigate austro-ungariche disponibili tra quelle in set up e di rinforzo, contro le trentanove italiane. Per entrambi gli eserciti numerose sono le artiglierie, anche in questo caso in netto vantaggio per gli italiani; sommate a questo i 250 punti logistici contro i 98, sempre a vantaggio degli italiani e avrete il quadro della situazione………

Molto importante, e non solo per il difensore, il set up iniziale. Le Brigate di riserva itliane devono essere piazzate su strada e pronte ad occupare le poszioni di quelle già in prima linea. Per queste ultime è necessario piazzare bene, con tutte le varie unità che si possono “aupportare”, specie grazie alla nuova regola sugli avvicendamenti.

Ad ogni modo le nuove regole che Brusati ha inserito in questo titolo modificano parecchio i risultati di combattimento e quindi le tattiche e la possibilità che il difensore, l’austro-ungarico, resista a lungo. Mi riferisco agli spostamenti massimi di tre colonne nei bombardamenti e negli assalti; questo limite limita, appunto, risultati devastanti specie sulle sparute forze che si possono opporre all’armata italiana. Una simulazione di pregio che penso si potrà vedere spesso sui tavoli da gioco; complimenti all’autore e ad ES!

  

 Gorizia set up  Gorizia settore centrale
Il set up, veramente impressionante!                                   Il settore di fronte a Gorizia

 

Giudizio personale: un boardwargame assolutamente consigliato, ma solo a vecchi grognards…………………..

 Gian Carlo Ceccoli

 


  

Links utili

http://italianwars.net/games/gorizia_1916, il sito della ES,

http://talk.consimworld.com/WebX/.1ddc7ee4/240, la discussione su CSW; negli ultimi post ho inviato alcune richieste di chiarimento sulle regole!

http://www.esercito.difesa.it/en/History/pagine/g6-9-agosto-1916-la-presa-di-gorizia.aspx, un bell’articolo da parte del Ministero della Difesa,

 

 

 


 

Sono riuscito a contattare l’autore del gioco Andrea Brusati che ha gentilmente accettato di rispondere a qualche domanda, sia generica che rivolta a specifici aspetti del sistema di gioco.

 

GC: Ciao Andrea, benvenuto sulle nostre pagine e grazie per la Tua disponibilità a questa piccola intervista e/o domande atte a chiarire alcune regole di gioco! Ci siamo probabilmente incrociati a qualche manifestazione ludica; devo ammettere che il periodo WWI non era, fino a qualche tempo fa, fra i miei interessi principali per quanto riguarda il boardwargame, quindi probabilmente non ho avuto modo di conoscerti di persona.  I tuoi ultimi titoli, STRAFEXPEDITION e GORIZIA 1916 mi hanno al contrario incuriosito e coinvolto! Complimenti.

AB: Grazie mille Giancarlo,

sono felice che questi giochi ti abbiano portato ad approfondire questo argomento.

E’ proprio uno degli obbiettivi dei miei giochi; portare il più possibile interesse e curiosità su questa parte della nostra storia recente (sono solo 100 anni) molto spesso citata, ma poco conosciuta. Qualcuno la ha chiamata “La Guerra dei Nostri Nonni”, e mi piace ricordarla anche con questo nome.

 

GC: Dunque, la recensione del nostro Mensile riguarda GORIZIA 1916 ma le domande riguarderanno “il sistema”, dato che io penso che non ti fermerai a questi due primi titoli. Prima di tutto la mappa e le pedine; personalmente ho apprezzato tantissimo gli esagoni più grandi rispetto a STRAFEXPEDITION che permettono una gestione migliore delle numerose unità in gioco! Grafica al top per la mappa e direi ottima per le pedine, molto ben caratterizzate per la suddivisione in Brigate e Divisioni. NON ERA POSSIBILE PROGETTARE ANCHE IL PRECEDENTE TITOLO IN QUESTO MODO? Personalmente ho giocato lo scenario “Pasubio” e riconoscere i terreni, al di sotto degli stacking di pedine affiancate le une alle altre è stato difficile! Ottima anche l’idea di stampare direttamente sulla mappa le trincee al terzo e secondo livello; permettono di diminuire ulteriormente lo stacking!

AB:  Niente nasce subito al meglio, e molti dei cambiamenti introdotti in Gorizia sono figli dell’esperienza fatta con Strafexpedition. In Strafexpedition ci eravamo posti dei limiti di mappa da rispettare, anche come spazio che occupa su un tavolo. Probabilmente oggi la faremmo diversa, anche avvalendoci di un grafico come Daniele Marcolini, che ha maturato un’esperienza e una sensibilità nel disegnare le mappe veramente eccellente.

 

GC: Ho letto con interesse la nuova regola 8.7, _Avvicendamento delle Brigate_ e la ritengo molto interessante. Anticipo la domanda con tale affermazione perchè in merito all’attivazione delle singole Brigate avrei qualche dubbio:

–          Capisco la volontà di creare interazione fra I giocatori nel sistema, ma storicamente È CORRETTO POTER GESTIRE UNA SOLA BRIGATA ALLA VOLTA?

–          In realtà, poi, anche l’interazione viene a mancare quasi sempre perché il giocatore che ha risorse a sufficienza (PL…) quasi mai passerà la mano prima di finire le proprie attivazioni, quindi si avrà una sequenza classica (io gioco, tu giochi) suddivisa in micro attivazioni più qualche sporadica “Reazione Avversaria”. NON ERA PIÙ ESATTO E VELOCE PENSARE DI ATTIVARE UN’INTERA DIVISIONE? Tale possibilità si “sposerebbe” bene anche con la nuova regola 13.1.4, io credo (la regola permette ora di effettuare un assalto con due unità e, se non riuscisse, effettuarlo di nuovo, verso lo stesso esagono, con altre due unità!). Basterebbe mantenere la spesa di PL per Brigata, ma con l’obbligo/possibilità del giocatore di attivare TUTTA la Divisione. Anche per gli attacchi ci sarebbero dei vantaggi “storici”, cioè la possibilità di eseguire attacchi ad uno stesso esagono con unità di Brigate diverse ma stessa Divisione (con la nuova regola 13.1.4 ancora più efficace!)

AB:  In quel periodo, e sul Fronte Italiano, a livello operativo la Brigata era l’unità di manovra, sia per gli Italiani che per gli Austroungarici.

 

Inoltre, fino alla riorganizzazione di Diaz, dopo Caporetto e la Battaglia d’Arresto, le Divisioni Italiane erano dei “contenitori” di Brigate, che venivano avvicendate al loro interno dopo essersi dissanguate. Questo era fatto anche per concentrare la disponibilità dell’artiglieria (rif. “Un Esercito Forgiato nelle Trincee”, Cappellano-Di Martino).

 

Per quanto riguarda l’interazione, dipende molto dal giocatore in difesa. Una reazione riuscita può salvare una situazione, o compromettere una posizione sbilanciata dell’attaccante. Certo che bisogna mettere in preventivo di attivare le proprie riserve durante la Fase di Comando, per averle disponibili per questo.

 

Per quanto riguarda la possibilità di fare attacchi successivi contro lo stesso esagono, niente impedisce di portarli con Brigate diverse (tranne forse lo stacking negli esagoni adiacenti), semplicemente lo faranno in Attivazioni successive.

Il sistema di Gorizia 1916 e Strafexpedition nasce per lasciare ai giocatori l’esperienza di trovare la tattica di gioco più efficacie. Se la tattica che risulterà più “conveniente” al giocatore si avvicinerà al modo di combattere del tempo, vuol dire che ci sarà riuscito.

 

GC: Le regole sul bombardamento offensivo e sull’assalto ora prevedono uno spostamento massimo di tre colonne, dovuto ai vari modificatori; lo trovo ottimo ma ho notato che nel caso del fuoco difensivo, che presenta poi gli stessi modificatori, tale modificatore massimo non è previsto.

Perché?

AB: Per un semplice errore di trascrizione su una delle tante versioni successive delle regole. Il limite vale anche per il Fuoco Difensivo, e verrà inserito nell’errata a cui stiamo lavorando.

 

GC: Sempre in merito al bombardamento offensive e difensivo, ho trovato, in alcuni testi tale nota:  _Erano state dispiegate anche le __bombarde_ [2]_, più efficaci dei cannoni contro trincee e reticolati, …………….. VISTO CHE TALI ARMI SONO ORA BEN DEFINITE IN GORIZIA, NON ERA IL CASO DI PENSARE AD UN ENNESIMO MODIFICATORE SULLA TABELLA DEI FUOCHI CONTRO ESAGONI DI TRINCEA?

AB: La loro efficacia è già considerata nel loro fattore di bombardamento. La loro portata limitata, poi, rende il loro impiego quasi esclusivamente contro posizioni statiche, come appunto zone trincerate o paesi.

 

GC: Veramente molto interessante la nuova regola 23.0, la disposizione su due esagoni. Per la parte che deve difendere, quindi l’austro-ungarico in Gorizia, credo sia una soluzione ottimale, perlomeno per riuscire a ritardare lo sfondamento delle truppe italiane.

In merito a tale regola e alle precedenti note, È POSSIBILE CHE ESSE VENGANO ESTESE ANCHE A STRAFEXPEDITION? Nell’usare tale regola ci siamo trovati di fronte a questo specifico caso: una unità austro-ungarica, posizionata su un solo esagono, è stata attaccata con successo e con risultato di ritirata; uno degli esagoni di possibile ritirata era quello di altra unità austro-ungarica estesa su due esagoni. E’ POSSIBILE RITIRARSI IN TALE ESAGONO? Noi abbiamo concordato che l’unità in formazione estesa si dovesse consolidare nell’esagono a fianco (variante della regola 23.4); ESATTO?

AB: Esatto. Avete dato la stessa interpretazione che avrei inteso io.

La 23.0 è una regola nuova per il sistema, e può comportare casi che non erano emersi in precedenza, come quello da te citato. Questo caso, come altri segnalati, saranno oggetto di chiarimenti. Stiamo anche provando a rendere le regole di Gorizia retroattive per Strafexpedition, in modo da avere delle regole uniche per la serie. I primi risultati sono molto incoraggianti.

 

GC: Infine, una domanda irrinunciabile: cosa si devono aspettare gli appassionati del sistema e del periodo in futuro? CHE PROGETTI HAI IN CANTIERE?

AB: Intanto, come avrai capito, il sistema è in continua evoluzione, con continue limature, fatte di chiarimenti e piccole errata. Il prossimo titolo della serie non è stato ancora concordato con Europa Simulazioni. Personalmente mi piacerebbe affrontare un episodio molto delicato di questa guerra, e sarebbe una grossa sfida mettere a confronto due modi diversi di fare la stessa guerra. Avrai capito che sto parlando di Caporetto. Vedremo…

Intanto sono concentrato al massimo per terminare “Custoza, Field of Doom”, sulle battaglie di Custoza del ’48 e del ‘66, argomento poco trattato ma molto avvincente, ed è un impegno preso verso tutti coloro che hanno dimostrato interesse per l’argomento e il gioco.

Altri progetti nel cassetto:

–          Caporetto, 1917. Un gioco sulle campagne del Fronte Italiano nell’ultimo anno e mezzo di guerra, usando il sistema e la scala della serie di Michael Resch di 1914 Offensive a Outrance.

–          Altre tre battaglie della Grande Guerra con il sistema di Inferno sugli Altipiani.

 

GC: Bene, grazie Andrea e un invito ufficiale: a Maggio 2018, durante la nostra manifestazione SMGC, www.sanmarinogame.com [3], uno dei temi principali sarà proprio la Grande Guerra.  Saremmo lieti di averti con noi con tavoli dimostrativi/partite libere ecc. su Gorizia, Strafexpedition e altri progetti che stai sviluppando con ES. Ti aspettiamo!

AB: Grazie a te Gian Carlo, sarà un grande piacere partecipare alla Convention di San Marino, e trovarsi di persona davanti ai tavoli da gioco.

 

Ciao, a presto

   Andrea Brusati

  


IL LIBRO DEL MESE 

 

 

 

 

Storia della grande guerra sul fronte italiano
1915-1918
Gianni Pieropan 


 

«In un conflitto tra nazioni come fu la guerra mondiale, la vittoria è un risultato cumulativo, al quale contribuiscono tutte le armi, militari, economiche e psicologiche.» B. H. Liddell Hart

 

Il Primo conflitto mondiale, che vide la contrapposizione fra le forze dell’Intesa e quelle degli Imperi Centrali, scoppiò tra la fine di luglio e i primi d’agosto del 1914 e provocò una lunga serie di profondi mutamenti sul piano politico, sociale e territoriale. Le vicende belliche descritte in questo libro ebbero come protagonisti i soldati del Regio Esercito che combatterono dal 24 maggio 1915, giorno in cui l’Italia scese in guerra contro l’Austria-Ungheria, fino alla vittoria, sancita il 4 novembre 1918 con l’entrata in vigore dell’armistizio di Villa Giusti. Con uno stile di scrittura chiaro e semplice, l’autore delinea strategie e tattiche, passando dalle grandi offensive alle singole battaglie che si svolsero dallo Stelvio all’Adriatico.
La ricostruzione precisa, esauriente, e al contempo imparziale, mira anche a fare giustizia sia dei trionfalismi sia delle denigrazioni riguardanti i vertici governativi e militari dell”epoca. Le numerose cartine permettono di seguire lo sviluppo delle complesse operazioni belliche che videro il sacrificio di 650.000 soldati italiani.

  

L’autore 

Gianni Pieropan (1914-2000), vicentino, è tra le firme più apprezzate della letteratura alpinistica. Ha scritto vari saggi sulla Prima guerra mondiale. Con Mursia ha pubblicato: 1916; le montagne scottano, 1915: obiettivo Trento, Ortigara 1917. Dalla parte degli austriaci, Ortigara 1917. Il sacrificio della 6a armata.

 

 

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