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Febbraio 2008: l’Europa sotto le bombe (1942-44)

Feb 2, 2008

PATRICELLI MARCO

L’ITALIA SOTTO LE BOMBE.
GUERRA AEREA E VITA CIVILE 1940-1945

Editore: LATERZA

Il 19 luglio 1943 Roma viene bombardata, risucchiata anch’essa come stazione altamente simbolica della via crucis della guerra. ? la perdita dell’illusione e dell’innocenza. L’allarme era risuonato attorno alle 10 e le sirene si erano sovrapposte nella lacerante cacofonia dell’appello a cercare un rifugio. I romani si rintanano negli scantinati quando gi? l’eco sordo degli scoppi taglia l’aria, le strutture degli edifici non centrati dai proiettili sembrano scricchiolare per effetto dello spostamento d’aria, nel buio c’? chi prega per sperare, chi chiude gli occhi per non vedere, chi aspetta che la morte passi senza ghermire anche quel luogo, chi piange e chi soffoca ogni sentimento, ogni emozione. Quando il rumore delle ondate d’assalto si perde verso l’orizzonte, i quartieri bombardati sono avvolti da un fumo giallastro, il tanfo dell’esplosivo e delle case che bruciano rende l’aria secca, irrespirabile…

 

Jorg Friedrich Germania bombardata?
Mondadori – Collana: Le Scie

Il bombardamento delle citt? tedesche da parte degli aerei alleati dal 1940 al 1945 costituisce una delle tragedie pi? terribili della seconda guerra mondiale. Circa un milione di tonnellate di bombe fu sganciato sul territorio della Germania nel corso di una campagna di annientamento, sistematicamente pianificata dall’aviazione inglese e statunitense al fine di fiaccare la resistenza della popolazione cittadina e di provocare dall’interno il crollo e la resa del regime hitleriano. Al tragico bilancio dell’oltre mezzo milione di vittime civili, coinvolte loro malgrado in una guerra dalle dimensioni totali, si somm? la perdita irrimediabile del paesaggio urbano tedesco, cos? come si era configurato nel corso di secoli di storia. Se a tutti ? nota la tremenda distruzione subita da Dresda e Amburgo, meno conosciuta ? la sorte di Pforzheim, Dortmund, Darmstadt, Krefeld, Kassel e di moltissime altre citt?, rase al suolo o irreparabilmente sfigurate da cinque anni di bombardamenti aerei e di devastanti incendi. “La Germania bombardata” di Jorg Friedrich colma una lacuna non soltanto nell’ambito della memoria nazionale tedesca, ma anche della storiografia contemporanea. Utilizzando ampie fonti storiche e documentarie, lo studioso berlinese raccoglie in una serrata narrazione di grande imparzialit? ed equilibrio una imponente quantit? di dati, informazioni, testimonianze di sopravvissuti. Gli strumenti e le tecniche del bombardamento, il duello tra i bombardieri alleati e i caccia e le batterie contraeree dei tedeschi, lo scontro fra Gran Bretagna e Germania per il controllo dei cieli tramite gli strumenti di intercettazione radar definiscono le modalit? di una guerra aerea trasformatasi, gi? a partire dal 1940, in una scelta essenzialmente strategica. La dottrina del moral bombing contemplava oltre all’annientamento di obiettivi militari anche la distruzione a tappeto di intere citt? (compresi i quartieri residenziali, gli edifici pubblici, le chiese e i monumenti architettonici). L’autore traccia una minuziosa mappa dei bombardamenti e delle perdite subite dai principali centri tedeschi, descrive con partecipazione la coraggiosa resistenza dei civili asserragliati nei rifugi e interiormente provati dal continuo stato di all’erta, dagli orrori vissuti, dalla perdita dei propri cari e dei propri beni e ricostruisce il disperato tentativo di salvataggio di monumenti, opere d’arte, archivi, raccolte, biblioteche, custodi della storia nazionale e del patrimonio culturale della Germania. Il quadro di una catastrofe militare e civile viene finalmente offerto al lettore in una sintesi storica di coraggiosa lucidit? e completezza.

“Incendi, distruzione, saccheggi e massacri sono le vie crucis della storia e delle citt?. Ogni citt? tedesca era stata distrutta almeno una volta, ma tutte contempotraneamente. Ecco quel che accadde tra il 1940 e il 1945: croll? il ponte che conduceva nel pasaggio del passato, ora per sempre perduto.”

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