CAVALLI DI FERRO E FACCE DI BRONZO
50 ANNI DI STRADE FERRATE SU CARTA
50 anni fa, veniva infatti pubblicato il primo gioco ferroviario/finanziario che avrebbe dato origine alla serie 18XX: si trattava di 1829 di Francis Tresham ed era stato stampato dalla Hartland Trefoil Ltd (una piccola casa editrice che Francis aveva appositamente creato con il fratello e che aveva già prodotto Civilization, poi acquisito da Avalon Hill)).
Il gioco (poi ribattezzato 1829 Southern Board quando uscì il fratello 1829 Northen Board nel 1981) ebbe una certa risonanza nel mondo dei boardgames, tant’è vero che la Avalon Hill contattò Francis per crearne una versione “americana”. Lo sviluppo di quel gioco fu lungo e molto contrastato, con qualche litigio fra Tresham e il team della AH, ma alla fine venne pubblicato con il nome 1830 e fu un successo “mondiale” che si rinnova di anno in anno con la creazione di nuove espansioni.
Molta acqua è passata sotto i ponti, e quel primo titolo ha dato origine a tutta una serie che conta, ad oggi, alcune centinaia di giochi! Vedi https://boardgamegeek.com/boardgamefamily/19/series-18xx
Come Associazione abbiamo deciso di “celebrare” la serie, organizzando una giornata ludica a tema, domenica 15 Dicembre.
L’evento è interamente dedicato al sistema 18XX. Possiamo prepararci dunque ad indossare una tuta da lavoro per sbadilare carbone nelle nostre locomotive a vapore oppure mettiamoci giacca, cravatta e cilindro per giocare in Borsa con azioni delle compagnie internazionali che fecero grandi le strade ferrate mondiali!
La minicon si svolgerà:
DOMENICA 15 DICEMBRE
dalle ore 9:00 alle 18:00 circa, in una sala dell’Hotel Welcome di Dogana (https://www.welcomehotel.sm/it)
Sono previsti almeno 5/6 tavoli a tema, ognuno con un titolo diverso della serie. Previsto anche 1 tavolo “inesperti”.
Saranno presenti, come Ospiti d’Onore, alcuni autori che hanno prodotto titoli pubblicati sul sistema: Federico Vellani, Manlio Manzini, Sergio Spaggiari e Alessandro Lala!!!
Con l’occasione Lala presenterà, in anteprima, un suo prossimo progetto:
Da non perdere!
Ingresso libero. Pranzo presso ristorante Hotel Welcome; si richiede prenotazione (€ 20,00). Inviare conferma a asgs@omniway.sm
Preghiamo i partecipanti di portare le proprie scatole sui titoli 18XX!!
Vedi https://asgs.sm/sminicon-ii-2024/ per tutte le informazioni necessarie!
I titoli in Associazione
VI ASPETTIAMO!
Da BGG:
1829 was the first of the 18xx series. First published in the mid-’70s it was way ahead of its time. The game works by alternating stock dealing rounds and operating rounds. Stock dealing rounds allow players to buy shares in the available railway companies. Operating rounds allow the presidents of those companies to build track, run trains & generate revenue for shareholders.
This basic system has been much copied and is an integral part of all 18xx games.
The original board covered the southern half of Britain, from the south coast to Darlington. In 1981 a northern board was published covering northern Britain & Scotland.
Where 1829 differs from most others in the 18xx series is the means by which track is laid. Companies each have a token on the board called a Survey Party. Track is laid by moving the company’s Survey token and placing a track tile in the area just vacated… if it is still vacant. This mechanism was discarded in the later 18xx titles, and creates much more of a tactical tile-laying game. It also slows down the game, and 1829 is one of the longer 18xx titles. A typical game can take anything from 4 to 10 hours to play.
In 1994 Francis Tresham published 1825, which is largely a modular version of 1829 with simpler rules and a few other enhancements. It plays quite differently from 1829, though, as 1829 was always about competition for routes.
The board gaming hobby has in its history a few landmark games, which redefine a part of board games in general, or even spawn an entire genre. 1829 is just such a landmark.
Expanded By:
- MSK 1 Extension Kit for 1829 (Northern & Southern Boards)
- MSK 2 Extension Kit for 1829 (Southern & Northern boards)
- MSK 3 Extension Kit for 1829 (Northern & Southern Boards)
- MSK 5 Extension Kit for 1829 (Northern & Southern Boards)
- MSK 6 Extension Kit for 1829 (Northern & Southern Boards)
- 1829 Conversion Kit
- 1829 Northern Board
Pubblico anche un estratto del mio libro “La simulazione storica” – 2006, dedicato ai giochi ferroviari, di Manlio Manzini. Un articolo ancora oggi ottimo!
Il sistema 18xx
LA NOVITÀ DI 1829
Una rivoluzione copernicana nel mondo dei boardgames ferroviari si ebbe negli anni ’80, con l’uscita, in Inghilterra, del gioco 1829 di Francis Tresham.
Il gioco, ispirato alla nascita (appunto nel 1829) delle ferrovie britanniche, introduceva degli aspetti completamente nuovi: la semplificazione del gioco di percorso, l’eliminazione degli elementi aleatori e l’introduzione di una fase finanziaria.
Durante la fase finanziaria i giocatori acquistano o vendono le azioni delle compagnie in gioco, ognuna con un prezzo prefissato (“par”), al fine di acquisirne (o perderne) il controllo, di fornire i capitali necessari per le spese di gestione o, semplicemente di procurarsi le compagnie più redditizie.
Durante la fase operativa, che si alterna a quella finanziaria, i giocatori presidenti delle compagnie costruiscono i loro percorsi semplicemente collegando le città presenti su una mappa a griglia esagonale con apposite pedine-binario. Ogni città ha un valore stabilito, ed il valore del percorso dipende da quante città si riescono a percorrere con i treni in possesso della compagnia. Naturalmente i treni che permettono i percorsi più lunghi (quindi più redditizi) sono i più costosi, ma la corsa a procurarseli porta nel contempo all’eliminazione dei treni più economici, costringendo le compagnie a nuove spese. Il presidente della compagnia può poi scegliere se ripartire i proventi tra gli azionisti, con ciò incrementando il valore delle azioni, o se destinarli alle casse della compagnia, per affrontare le spese di gestione (treni più potenti, binari, ecc.), con l’effetto di far scendere il valore azionario.
Il gioco non termina in un momento stabilito, ma con l’esaurimento dei soldi in gioco, o con la bancarotta di un giocatore che non riesce ad affrontare le spese di una sua compagnia, ed il vincitore è stabilito in base al denaro in possesso ed al valore delle azioni.
Come si può capire, tutto questo crea un mix tra gioco operativo ed azionario veramente avvincente, accresciuto dal fatto che la mancanza di elementi casuali porta alla vittoria il giocatore che gioca meglio (o a volte, meno peggio) la partita.
IL SUCCESSO DI 1830
La portata innovativa di 1829 sarebbe però probabilmente rimasta limitata se il gioco non avesse attirato l’interesse della Avalon Hill che, dopo un lungo e laborioso lavoro di adattamento, diede vita (nel 1985) ad un vero capolavoro: 1830.
Il gioco non si limita ad ambientare nell’Est degli Stati Uniti il sistema di gioco di 1829 ma porta a completamento la sua evoluzione, come da una crisalide alla farfalla.
Il miglioramento si ha soprattutto nella fase azionaria che (considerata un po’ secondaria in 1829) acquisisce un’importanza fondamentale.
In primo luogo il valore delle azioni viene influenzato non solo dalla decisione dei presidenti in merito alla destinazione degli utili, ma anche dalla compravendita di azioni da parte di tutti i giocatori, con la possibilità di assistere ad autentici tracolli. Sono introdotte poi regole particolari per le azioni di basso valore, mediante apposite zone colorate sul tabellone del valore azionario, per agevolarne l’acquisto ed il possesso (e dando vita quindi ad ulteriori speculazioni), si elimina la “zona morta” in cui potevano finire compagnie in cattive condizioni al fine di evitare la bancarotta. Viene inoltre lasciata più libertà nella scelta del “par” delle azioni delle compagnie: questo permette di far entrare in gioco più velocemente compagnie sottocapitalizzate, aggravando il rischio di bancarotta.
Dal punto di vista operativo il gioco è reso più veloce, immediato e, potremmo dire, più “cattivo”: grazie ad alcune “compagnie private”, che i giocatori si disputano all’asta all’inizio del gioco, sono possibili dei bonus particolari e (soprattutto) la possibilità di dirottare denari della compagnia nelle proprie casse personali; ogni compagnia può costruire il suo percorso partendo da una sua stazione (scompaiono così le pedine “Survey”, sorta di prenotazione di binario, con scopi spesso ostruzionistici), ed è solo attraversando una propria stazione che si può effettuare un collegamento valido: questo dà vita a spietate guerre di posizione tra le compagnie per conquistare con le proprie stazioni le posizioni strategiche sulla mappa, vivacizzando ulteriormente la partita.
Con le innovazioni inserite nel sistema di gioco, si crea un meccanismo perfettamente equilibrato: un giocatore che trascuri la fase azionaria non ha praticamente possibilità di vincere e poche di più ne ha, viceversa, un giocatore che si limiti alla speculazione finanziaria senza possedere una qualche compagnia da utilizzare nella fase operativa (per la cronaca, una tale strategia esiste ed è soprannominata la “partita del coniglio”: rarissime le vittorie).
Il nuovo gioco ebbe un immediato successo di critica e di pubblico (anche se non raggiunse i livelli di vendita che avrebbe meritato) e, come si può immaginare, diede vita ad una sterminata serie di derivazioni, imitazioni ed evoluzioni. Non è certo possibile qui esaminarle tutte, ma ci soffermeremo su alcuni “filoni” sviluppatisi.
Link interessanti:
https://www.gmtgames.com/p-864-1833ne.aspx
https://www.westpark-gamers.de/en/index.html?/en/1830.html. , Un insieme di files interessantissimi su regole e strategie di gioco