Associazione

Sammarinese

Giochi Storici

Dicembre 2010: Napoleone

Nov 26, 2010

Solitamente gli appassionati di simulazione storica si possono dividere in due grandi categorie: quelli che giocano “per giocare”, cioè coloro che forse non sanno neppure cosa stanno ricreando ma utilizzano al meglio il gioco ( e sono i più temibili!) e quelli che sono “esperti” del periodo storico che il gioco riproduce, che sanno dirti …quella pedina rappresenta il 3° battaglione, 1a divisione,… ecc.
Per questi ultimi, il piacere di utilizzare giochi per ricreare al meglio la realtà storica và di pari passo con il piacere di acquistare un buon libro sull’argomento che interessa. 

In questa pagina cercheremo di segnalare alcuni titoli (vecchi e nuovi), molto interessanti per l’hobby della simulazione; allo stesso modo segnaleremo riviste specializzate nel settore delle simulazioni.

 

 

 

La tragedia di Napoleone in Russia

Dominic Lieven

Luglio 1807: Napoleone Bonaparte, imperatore dei francesi, e Alessandro I, zar di tutte le Russie, stipulano un trattato per dividere l’Europa in due sfere d’influenza. Ma l’accordo non è destinato a durare, sia per il fallimento del blocco continentale contro la Gran Bretagna sia per gli insanabili contrasti tra le due Corone sul destino da riservare al ducato di Varsavia e all’impero ottomano. E così, cinque anni dopo è la guerra: nel giugno 1812 Napoleone invade la Russia per piegare Alessandro I al proprio piano di egemonia continentale.
Al comando di un esercito ritenuto invincibile e convinto di dover affrontare truppe male armate e poco addestrate, guidate da un sovrano irresoluto, l’imperatore francese incontra invece una resistenza accanita, che prima lo inchioda nel gelo dell’inverno e poi lo costringe a una rovinosa ritirata, trasformando quella che doveva essere una marcia trionfale nell¿annientamento della Grande Armée e consentendo ad Alessandro I di entrare a Parigi, il 31 marzo 1814, come «liberatore dell’umanità». Sostenuto da un’eccezionale quantità di dati d’archivio inediti e sorprendenti, il racconto di Dominic Lieven rende finalmente giustizia alle doti militari e alla lungimiranza strategica del sovrano russo, dei suoi consiglieri e generali, nonché all’eroismo e al valore dei suoi fanti e cavalleggeri, e illumina ogni aspetto della guerra «totale» combattuta dalla Russia contro Napoleone: la sottile arte della diplomazia nei rapporti con gli alleati, l’uso spregiudicato e sapiente dello spionaggio, le singolari modalità di reclutamento e vettovagliamento dei soldati, l’immane sforzo produttivo compiuto per sette anni dalle manifatture tessili e dalle officine belliche, e, soprattutto, le atroci sofferenze e l’ineguagliabile coraggio del popolo russo. Senza tacere delle frequenti disfunzioni nella catena di comando delle forze armate antinapoleoniche, provocate dalle rivalità, dalle invidie e dai rancori che permeavano i rapporti tra i suscettibili generali dei vari stati maggiori.
I sette straordinari anni d’inizio Ottocento narrati magistralmente da Lieven cambiarono per sempre le prospettive e le sorti di tutti i paesi del Vecchio Continente e conferirono alla Russia quel ruolo di potenza al confine tra Occidente e Oriente, insieme minacciosa e protettrice, che sia pure in forme e modi diversi continua a esercitare anche ai nostri giorni.

 

Euro 30,00   Mondadori
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