Associazione

Sammarinese

Giochi Storici

Agosto 2020: The Hunted

Lug 15, 2020

  

   

                     

 

 

 

 

 

 

 

 

PROVA SUL CAMPO

Prova sul campo rappresenta “la voce” dei soci A.S.G.S. in merito a vecchie e nuove simulazioni che il mercato dei board-wargames offre. Una serie di pagine dove poter trovare piccole recensioni e/o resoconti di partite sui board-wargames che vengono giocati dal gruppo.  Siamo sempre alla ricerca anche di collaboratori; se volete inviare articoli su giochi che amate e conoscete, contattate l’Amministratore.

A partire dal gennaio 2018 si pubblicheranno 2 titpi di recensione sul Mensile: PLAYTEST  EFFETTIVO e POTENZIALE DINAMICO

Il PE è una recensione basata su partite giocate; sarà quindi approfondita e potrà avvalersi di valutazioni anche da parte di altri giocatori/collboratori.

Il PD è una recensione basata sulla “percezione del potenziale dinamico” del gioco. Piazzamento di mappe e pedine, verifca dell’ambientazione e ricostruzione storica, lettura delle regole; in pratica si “legge il gioco” invece che giocarlo. E’ l’approccio tipico del collezionista di board-wargame…………..

 

GiCi58

 

 

 

 

 

 



   PLAYTEST  EFFETTIVO

 

  

di Gregory M. Smith 

 GMT Games

Da Wikipedia:

La battaglia dell’Atlantico, termine coniato nel 1941 dal primo ministro del Regno Unito Winston Churchill[4], fu la campagna militare navale e aerea che si protrasse più a lungo e con maggiore continuità di tutta la seconda guerra mondiale[5]. Cominciata contemporaneamente all’avvio delle ostilità, durò fino alla capitolazione della Germania, raggiungendo il suo apice, come tonnellaggio di naviglio affondato, nel periodo tra il 1940 e il 1943.

All’inizio della guerra la Kriegsmarine impiegò unità di superficie e sottomarine al fine di limitare il flusso di approvvigionamenti, provenienti dagli Stati Uniti, alla Gran Bretagna e successivamente all’Unione Sovietica attraverso i convogli che attraversavano l’Atlantico, scortati da navi britanniche, canadesi e dopo il 7 dicembre 1941 anche statunitensi; dopo l’entrata in guerra dell’Italia e fino all’8 settembre 1943 alle unità sottomarine tedesche si unirono anche alcuni sommergibili della Regia Marina.

Le parti in conflitto erano consapevoli dell’importanza della battaglia dell’Atlantico per le sorti della guerra in Europa; il Regno Unito, memore del ruolo giocato dalla guerra sottomarina indiscriminata condotta dalla marina tedesca nel corso della prima guerra mondiale, si impegnò al massimo per mantenere le sue vitali comunicazioni marittime e inoltre cercò un maggior coinvolgimento militare statunitense nel sistema dei convogli mentre, sul fronte opposto, Adolf Hitler, pur cosciente dell’importanza della lotta contro il naviglio mercantile del nemico, emanò disposizioni al fine di evitare qualsiasi ostilità verso il naviglio statunitense per non fornire pretesti alla potenza americana per entrare direttamente in guerra, disposizioni che in alcune occasioni furono tuttavia disattese.

La battaglia conobbe sensibili variazioni di intensità[5], ma, a partire dal 1943, la situazione volse a netto favore degli Alleati, che furono in grado di conquistare il predominio nella guerra di superficie grazie alla loro schiacciante superiorità di mezzi, e anche di contrastare efficacemente, grazie anche all’impiego di strumenti, come il radar e il sonar, e di tattiche nuove, come i pattugliatori navali, le portaerei di scorta e gli aerei a lungo raggio, i raggruppamenti di sommergibili della Kriegsmarine, che, dopo un inizio a loro favorevole e notevoli successi parziali, cominciarono progressivamente a subire grosse perdite fino alla definitiva sconfitta.

Continua………….

 

   

Il contenuto della scatola

 

La scatola

Scatola tipica dei giochi GMT; bella l’immagine di copertina, ormai tipica della serie inaugurata con il gioco The Hunters, che con la terza ristampa è ormai un classico fra i solitari. Sul retro le informazioni generiche sul gioco e sul sistema.

 

Pedine e counters

2 i set di pedine, molto chiare, semplici nella struttura. 

 

Tabelle

Sono 4 le tabelle che si utilizzano effettivamente per giocare, stampate fronte/retro e con una miriade di informazioni. Si parte dalle zone di assegnamento del proprio sottomarino, alle varie possibilità di incontri con aerei, convogli, scorte, sottomarini nemici. Seguono poi le tabelle per risolvere gli incontri con le scorte dei convogli, i possibili danni da attacchi, ecc. Molto belle.

Una tabella è dedicata interamente al posizionamento delle navi convoglio avvistate e tutta la sequenza di attacco, risposta, fuga dei sottomarini.

7 le tabelle, anche queste fronte/retro, che raffigurano ben 14 tipi di sottomarini tedeschi. Si và dal celebre tipo VII ai più moderni tipo XXI. Ogni tabella permette la registrazione dei danni, suddivisi in dettaglio e riferiti anche alle ferite dell’equipaggio, oltre alla traccia della missione suddivisa in zone di partenza, transito e aree di mare specifiche quali Mediterraneo, Atlantico, Artico, ecc. 

Infine 3 sono le tabelle strategiche, le “mappette” del gioco, sulle quali è possibile tenere traccia della posizione effettiva del proprio sottomarino in missione: la mappa Nord Atlantico, quella America e west Africa e quella India e Australia. 

 

Log Sheet

Una trentina i fogli dedicati al log sheet, che permette di tenere tutte le registrazione delle varie missioni che verranno svolte.

 

Carte

7 carte raffigurano i comandanti più famosi del periodo con alcune informazioni storiche e particolari capacità.

 

Regolamento

Una quarantina le pagine del regolamento. Molto ben scritto, devo dire e, aggiungo, si sente nelle regole “la mano” del defunto Chad Jensen che le ha curate. 

 

2 d6, 1d20 e 2d10 completano la dotazione della scatola.

 

 Il moello VII C

Impressioni di gioco

Per esprimere le mie impressioni di gioco porto ad esempio la mia 4a partita.

Si inizia con la scelta del mese/anno della missione e con la relativa scelta della classe di sottomarino a disposizione. Decido per un classico VII C, l’U-98 al comando di Robert Gysae (Morto nel 1989!! lo sapevate??). Si completa la dotazione a bordo, con viveri, equipaggio e i preziosi siluri, fra i quali 9 G7aFAT e 5 G7eFAT più le munizioni del cannone esterno e flack.

Si esegue poi il DR per l’assegnamento che risulta in un 7; si và nell’Atlantico, con base in Germania. Si parte per la prima missione, con rotta a nord per circunnavigare l’Inghilterra e poi scendere a sud alla ricerca di convogli.

I casella di transito: nulla; II casella di transito: nulla. Prima casella Atlantico: attacco di un aereo nemico! Si consulta la tabella A1 e con risultato DR 4 si subisce 1 attacco sulla tabella E3 che stabilisce ben 3 Hits!! Si parte male……………..

Si và sulla E4 e si tirano DR di 32, 36, 54. Quindi i danni subiti sono allo Schnorchel (non registrato in quanto non in dotazione nel 1943….), 1 al Deck Gun e 2 al Flooding!

Al contrario i miei colpi di flack non infastidiscono l’aereo., che però, per fortuna, si allontana………

II casella Atlantico: nulla; III casella Atlantico: nulla anche qui, nessun convoglio; IV casella Atlantico: Capital ship! Si tira sulla T5 e il D20 registra l’avvistamento della nave USS Bouge da 7.800 ton. con unità minori di scorta. Decido di tentare l’attacco, dato che sono quasi a fine crociera. L’attacco inizia di giorno e decido di non tirare per un ritardo notturno perchè rischio di perdere il contatto con le navi avvistate. Inizia la caccia…………

Mi posiziono a lunga distanza, per evitare di essere immediatamente individuato dalla scorta (automatico a short range) e comunque guadagnare qualche bonus nel possibile succesivo attacco della stessa. Quattro G7aFLAT sono già nei tubi, pronti al lancio più uno di poppa. Tubi 1-4, 2-3….fuori! Metto mano al cronometro per calcolare il tempo di impatto e della esplosione (bersaglio, la Bouge). 45 sec, 35, 25, 15, …..impatto. Vado sulla tabella U1: 10+2 long range, miss; 10, miss; 8+2, miss; 11, miss………un disastro!

E ora, l’attacco della scorta! Tiro sulla E3, Escort detection chart, che con i modificatori necessari mi dice…3! Non sono stato individuato! L’incontro in questa zona, però, è terminato; senza danni ma anche senza bottino!

Casella di Transito, prima della Baia di Biscaglia:2, attacco aereo! Questi sono incontri pericolosi perchè gli aerei attaccano immediatamente e possono causare danni notevoli. Tiro un 7 sulla tabella specifica che significa che dovrò subire un unico attacco ma con un danno automatico a qualche membro dell’equipaggio. Poi i colpi subiti risultano essere 2; il primo sullo scafo, il secondo alle batterie! La mia flak cerca di colpire l’aereo, lo danneggia, ma nient’altro. Per fortuna l’aereo si allontana, forse a corto di carburante; è andata bene.

Dopo l’attacco ordino di riparare il riparabile………..: batterie, flooding, scafo. Si riesce in tutto, a parte i danni allo scafo che necessitano di lavori in porto.

Si prosegue poi verso Brest, attrraversando la Baia di Biscaglia, dove per fortuna non facciamo altri brutti incontri. Finalmente, ma senza bottino, entramo nella base, dove l’U-98 viene controllato a fondo, riarmato e curate anche le ferite dell’equipaggio. I lavori sono risolti probabilmente entro un mese; saremo quindi operativi di nuovo a Settembre  1943.

 

Seconda missione, settembre; veniamo assegnati nelle zone di traffico mercantile del Nord Ameerica!  Si transita nella Baia: nessun incontro. secondo Transito: nulla; I zona NA: avvistiamo in lontananza due navi e relativa scorta. Ci avviciniamo lentamente e il possibile obiettivo si rivela essere un piccolo cargo da 1.100 ton e una petroliera da 9.900 ton.

Decido di tentare l’attacco anche se ancora giorno; ci posizioniamo a medio raggio e…… tubi 1-3 fuori, bersaglio la petroliera; tubo 4 fuori, bersaglio il cargo!  I secondi passano lentamente poi avvertiamo distintamente gli scoppi; il cargo e anche la petroliera sono affondati. Ma ora la scorta si lancia verso di noi per individuarci e vomitarci addosso le micidiali cariche di profondità. Tabella E2, modificatori , ma……..9! Ci hanno scoperto. Si và sulla tabella E3 per i danni subiti: 1 hit che danneggia il Dive Planes (danno grave perchè poi significa un modificatore a nostro svantaggio per le successive individuazioni). Si continua sulla Escort detection chart, sperando di sfuggire al “ping – ping” dei sonar nemici ma …………, tiro 9 e di nuovo individuati! Tento una manovra evasiva, riesco (-1 hit ), ma il successivo tiro DR è 1, che addiritttura significa attacco speciale! Un disastro……………….

Si tira sulla E3a per il tipo di attacco: 1, cioè FIDO, poi si tira sulla tabellina del FIDO e…..1, sunk!!!!!! Il sottoscritto, Capitano di Corvetta Robert Gysae e i circa 50 uomini di equipaggio dell’U-98 sono fra le vittime della WWII. Onore a questi eroi…………………..

 

Conclusioni

Come ho più volte scritto su queste pagine a proposito dei giochi in solitario, il mio metro di misura sono il numero di decisioni che ad ogni turno il giocatore deve prendere. The Hunted deriva, con le dovute eccezioni e la freschezza di un regolamento anni 2000……….., dal mitico B17 della Avalon Hill; un titolo che non ho mai amato molto perchè le decisioni sono veramente poche. Ora, vuoi l’ambientazione che si presta molto, vuoi regole più coinvolgenti, vuoi l’enorme carattere “descrittivo” che il sistema offre, devo dire che sono rimasto molto sodisfatto dell’acquisto di tale gioco. Fra l’atro, il sistema si relaizza, a mio parere, soprattutto nella fase di riparazione in mare dei danni e poi ancora di più durante il refit nella base di appartenenza (sempre che si venga colpiti ed affondati in missione……………….). 

The HUnted, insieme al capostipite The Hunters, a Silent Victory e al prossimo Beneath the Med (dedicato alla situazione che più ci riguarda, appunto il Mediterraneo) rappresenta oramai un validissimo sistema di gioco in solitario che permette di immedesimarsi nella vita di bordo di un sottomarino della WWII. Provatene almeno uno; sarete soddisfatti! 

 

   

Una nota, doverosa, a qualche altro titolo che permette, in solitario o non, di simulare la guerra combattuta dai sommergibili sia tedeschi sia di altre nazioni coinvolte nella WWII. Fra i solitari, in collezione, possiedo Silent War e U-Boot Leader. SW è stato una vera sorpresa quando uscì e rimane un ottimo titolo che ricrea a livello strategico la situazione nel Pacifico. UBL appartiene alla “serie leader” della DVG che presenta titoli soprattutto su aerei veramente validi; lo gioco sempre volentieri. Infine non posso non citare Submarine della mitica Avalon Hill; ormai introvabile, pubblicato oltre 40 anni fà, possiede tuttora un enorme potenziale a livello di simulazione e di gioco. A mio parere, ancora oggi uno dei migliori titoli sull’argomento.

 

     

Links utili

https://gmtwebsiteassets.s3-us-west-2.amazonaws.com/thehunted/TheHuntedOfficialErrata.pdf

https://boardgamegeek.com/thread/1814755/german-submarine-commanders-handbook, un manuale del ’44

https://boardgamegeek.com/thread/1814755/german-submarine-commanders-handbook

https://paxsims.files.wordpress.com/2017/12/2017-12-10-watu-mors.pdfWargaming the Atlantic War: Captain Gilbert Roberts and the Wrens of the Western Approaches Tactical Unit 

by Paul Edward Strong

 

http://www.professionalwargaming.co.uk/17-WATU.pdf?LMCL=v5St44&LMCL=UrMJzx, Wargaming the Atlantic War

 


 

 LIBRO DEL MESE

Nel 1941 gli Alleati stanno perdendo la guerra, almeno nell’Atlantico. Migliaia di navi partono dal Nord America cariche di rifornimenti per il Regno Unito, ma viveri e munizioni non arrivano a destinazione: i convogli vengono sistematicamente intercettati e distrutti dagli U-Boot, i temibili sottomarini dei nazisti. La Gran Bretagna è ormai allo stremo, ma il primo ministro Winston Churchill non vuole che la popolazione ne sia informata. I vertici politici e militari mentono sul numero di imbarcazioni affondate e su quello dei morti, pur sapendo che manca poco alla resa. Questione di mesi; di settimane, forse. Poi, agli inizi dell’anno successivo, qualcosa cambia. Dieci giovani donne – la più piccola ha solo diciassette anni – agli ordini di un capitano in congedo della Marina danno vita alla Western Approaches Tactical Unit: un’unità segreta incaricata di arginare gli attacchi dei sommergibilisti tedeschi. Come? Attraverso simulazioni e giochi di guerra. A Liverpool, quelle eroine dimenticate passano giorni e notti a studiare le tattiche degli U-Boot assieme al loro ufficiale per scoprire come ribaltare le sorti del conflitto nell’oceano, e forse nel mondo intero.Attraverso una narrazione che non ha nulla da invidiare a un romanzo, Simon Parkin ricostruisce una delle vicende meno note della Seconda guerra mondiale, mai raccontata con così tanta attenzione e cura. La resa vivida di protagonisti e situazioni trascina il lettore nel mezzo dell’azione, trasportandolo su una scialuppa fra le onde, dentro lo scafo di un sommergibile in immersione o al tavolo coperto di mappe su cui fu combattuta la più imponente e importante partita a battaglia navale della storia: l’Operazione Raspberry.

Il destino ha voluto che proprio in questo periodo, affascinato dai titoli che trattano guerra sottomarina, abbia trovato, fresco di stampa, il libro di cui sopra. Un libro che consiglio in ogni caso agli appassionati di boardwargames perchè illumina su aspetti poco conosciuti, dietro le quinte, di fasi della guerra veramente interessanti come gli scontri per la cosiddetta “battaglia dell’Atlantico”. I capitoli che trattano nel dettaglio le regole e lo svolgimento del “gioco di guerra” ideato da un Capitano in congedo, con l’ausilio di giovani donne inquadrate nel WRNS inglese, sono affascinanti. Peccato fossero regole sviluppate per essere gestite da personale esterno ai giocatori, quindi poco “traslabili” in uno dei nostri amati boardwargame; in caso contrario sarebbe stato interessante pensare ad un prototipo da tavolo! E pensate al possibile titolo: Operazione Pernacchia (traduzione di Raspberry)!!!

Assolutamente consigliato per ogni grognard!

 

Sotto, immagini di altri consigliatissimi testi di riferimento. U-Boot di S. Valzania affronta alcune fasi della battaglia dell’Atlantico con particolare riferimento alle armi in dotazione ai sottomarini tedeschi e alle navi scorta inglesi/americane. Oltre a questo ottime le analisi su alcune specifiche battaglie, i sistema d’arma, tattiche e strategie; a livello italiano un testo fondamentale.

La Battaglia dell’Atlantico di Leonce Peillard è l’opera a livello generale che DEVE essere letta. Il datato, ma sempre bellissimo film U-Boot 96 rimane un must del genere.  

       
 

 

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