L’Assedio – Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
L’assedio ? una situazione bellica in cui un esercito circonda e controlla gli accessi ad una localit?, di solito fortificata, allo scopo di costringere i difensori alla resa o di conquistarla con la forza. Chi mette in atto un assedio si pone lo scopo di isolare chi lo subisce in modo che questi non possa pi? avere comunicazioni con l’esterno e che non sia in grado di ricevere rifornimenti di cibo o di mezzi. Ci? avviene, solitamente, circondando l’obiettivo col proprio esercito. Le prime notizie di assedi arrivano da fonti antichissime. Scavi archeologici in Medio Oriente hanno confermato che anche le citt? pi? antiche erano dotate di cinte murarie. L’arte dell’assedio viene detta poliorcetica.
Per consultare tutto l’articolo, vedi: http://it.wikipedia.org/wiki/Assedio#Arieti?
La guerra d’assedio nell’antichit?
Fino a dopo la sconfitta di Annibale nel 202 a.C., da parte degli eserciti romani l’assedio era?una manovra poco amata e in ogni caso intesa come un assaltop furioso verso una posizione pi? o meno fortificata. Probabilmente f? Sulpicio Galba che vide e ne rimase impressionato, le varie macchine da guerra utilizzata in un assedio durante l’assedio di Echinus da parte del greco Filippo V. Venti anni pi? tardi un altro generale romano, Acilio Glabro costruiva e utilizzava in pratica le stesse macchine per assediare Eraclea.
Da quel momento diversi furono le guerre che videro, durante un assedio, la messa in pratica delle tecniche specifiche per tale tipo di combattimento.
Diversi furono anche gli assedi di questo periodo (146 a.C. – 378 d.C.), fra i quali:?Numantia, 133 a.C.; Cirta, 111-105 a.C.; Heraclea, 71 a.C.;? Gergovia, 52 a. C.; Alesia 52 a.C.; Durazzo, 49 a.C.; Gerusalemme, 70 a.C,; Masada, 74 a.C., solo per citare i pi? famosi.
L’artiglieria romana, utilizzata negli assedi,?comprendeva baliste, cio? delle enormi balestre montate su ruote, che grazie alla torsione delle loro corde riuscivano a scaraventare anche a molti metri di distanza enormi dardi, che potevano essere anche incendiati, in grado di trafiggere senza alcun problema pi? uomini insieme; pi? avanti col tempo riuscirono a costruire anche baliste automatiche, grazie ad un geniale marchingegno: una volta tirato un dardo, la corda veniva ritesa, e da uno speciale “caricatore” posizionato sotto la balista ne rispuntava un altro pronto per il lancio (purtroppo in questo tipo di arma i suoi proiettili non potevano essere incendiati apposta perch? la macchina era diventata automatica, e gli addetti non avrebbero avuto il tempo di incendiare i proiettili).
Insieme alle baliste c’erano anche gli scorpioni, molto simili alle precedenti ma molto pi? piccoli e maneggevoli; a differenza delle baliste, non potevano avere proiettili incendiari, non erano automatici, usavano dardi pi? piccoli, e di conseguenza erano anche meno potenti, ma utilizzavano lo stesso meccanismo di torsione. Essi erano utilizzati avvolte nelle imboscate o come supporto per gli arcieri, date le loro piccole misure.
Insieme alle baliste avevano anche degli onagri (catapulte chiamate cosi per il rinculo che producevano durante il lancio dei massi); essi erano usati contro le truppe nemiche, utilizzando massi ricoperti di olio, a cui davano fuoco cos? da aumentare i danni, oppure caricati con dei vasi pieni di olio a cui davano fuoco, creando una enorme bomba incendiaria; quando il vaso toccava il suolo, si rompeva rilasciando non solo una pioggia di fuoco, ma anche pezzi di vetro o sassi, che venivano posti al suo interno prima del lancio trasformandola in una enorme granata a frammentazione. Gli onagri talvolta venivano usati per abbattere le difese nemiche, distruggendo mura ed edifici.
Per una panoramica dettagliata su tali armi, vedi?Wikipedia.?
Nel “mondo” dei board-wargames gli assedi hanno avuto sempre un fascino particolare, almeno per il sottoscritto.
Fra i pi? gettonati, dalle ditte produttrici, gli assedi del periodo medievale, periodo tipico di tale attivit? militare e quelli del periodo antico, oggetto di questo articolo.
Un assedio vede i giocatori coinvolti su “campi” letteralmente opposti e con diversi problemi da risolvere: chi attacca avr? a che fare con movimenti allo scoperto, piazzamento di macchine da assedio quali scale, torri, catapulte, ecc. Egli dovr? sempre cercare il punto debole delle “mura” avversarie e/o cercare di creare una breccia nelle stesse; compito spesso non facile!
Il difensore avr? solitamente problemi di logistica, numero esiguo di forze a disposizione, ma difese statiche molto forti.
Insomma una serie di problematiche completamente diverse dalla tipica battaglia campale! Un vera sfida alle proprie capacit? wargamistiche!
In questo modesto articolo cercher? di evidenziare gli assedi pi? famosi del periodo antico e, affiancate, le simulazioni che sono state pubblicate su tali battaglie.
L’assedio di Tiro -?332 a.C.
Tiro
http://en.wikipedia.org/wiki/Siege_of_Tyre
Introduzione storica
Nel 332 BC Alessandro il Grande pose l’assedio alla citt? di Tiro, una base strategica costiera fra i territori persiani e quelli greci.
Incapace nel prendere di slancio la citt?, l’assedio dur? per sette mesi; Alessandr? dovette ricorrere a vari stratagemmi per conquistare Tiro, fra cui anche quello di costruire un molo che riuscisse a collegare la terraferma alla citt? stessa! In questa maniera con le torri e le sue macchine da assedio riusci a colpire ripetutamente le mura della citt? fino a produrre una breccia. Oltre a questo, l’assalto anche da parte del suo esercito tramite la flotta navale decret? la caduta di Tiro; i circa 30.000 abitanti furono massacrati o venduti come schiavi.
La simulazione storica
Alexander at Tyre? (Thunderhaven Game Company, 1993)
Pubblicato ben 15 anni f? da una piccola ditta che aveva anche ottime intenzioni (un titolo sulle battaglie navali antiche, uno su Okinawa, ecc.), ? rimasto invece un singol, anche se ottimo.
Contenuto della busta:
1?mappa; molto bella, specie pensando ai suoi 15 anni di et?! Raffigura la costa della Palestina, il molo costruito da Alessandro e l’isola di Tiro. La parte “mare” ? contraddistinta da grandi esagoni, mentre l’isola presenta i contorni, poi suddivisa nelle varie zone della citt? in piccoli esagoni, piramidi, linee di movimento. In evidenza le mura di Tiro, la difesa principale dell’isola. Il tutto molto ben riuscito su carta patinata.
1 regolamento di gioco, scenari, tabelle di gioco, note del progettista e storiche; in unico corpo, naturalmente, era tutto compreso! Il libretto ? strutturato molto bene; regole chiare, esempi, disegni esplicativi. Suddiviso in Operazioni Navali, di Terra, di Assedio e infine il Gioco Campagna, rappresenta un vero “state of art” dell’epoca. Tre gli scenari previsti: Battaglie Navali, L’assedio, il Gioco Campagna che riassume i precedenti.
Scala: turni non specificati; 250 piedi per ogni pollice sulla mappa (circa 50 metri/cm); una pedina di navi = 3 navi; una pedina di esercito = 300-600 uomini;? n? di giocatori 2.
Impressioni di gioco
Simulazione interessante, anche se presenta un meccanismo di combattimento terrestre troppo legato alle linee di moviemnto e alla caratteristica della zona in cui esso avviene. Meglio i combattimenti navali, che permettono di ricreare tutte le manovre dell’epoca.
Sar? difficile trovare sul mercato tali titolo, ma sarebbe, a mio avviso,?un bel colpo per la propria collezione!
L’assedio di?Alesia -?52 a.C.
Alesia
http://it.wikipedia.org/wiki/Alesia
Introduzione storica
La battaglia di Alesia ? una delle pi? famose in assoluto, oltre ad essere forse la pi? importante fra quelle dell’antica Roma.
La battaglia di Alesia si svolse nell’anno 52 a.C. nella terra dei Mandubi (nel “cuore” della Gallia transalpina), tra l’esercito romano guidato da Gaio Giulio Cesare e le trib? galliche guidate da Vercingetorige, capo degli Arverni, nell’ambito della conquista della Gallia. L’esito finale della battaglia fu favorevole ai Romani che, al termine dello scontro, poterono annettere i nuovi territori alla provincia della Gallia Narbonense (nel 50 a.C.). Il cuore dei domini dei Celti, come in precedenza era stato per gli Etruschi ed i popoli italici, i Greci della Magna Grecia, i Cartaginesi ed altri ancora, era cos? annesso alla Repubblica romana, che diventava di fatto erede dell’intera cultura mediterranea e, soprattutto, matrice di quello che oggi giorno viene chiamato mondo occidentale.
Alesia fu l’ultimo fra i grandi scontri tra Galli e Romani e segn? il punto di svolta delle guerre galliche in favore di Roma. Dopo di essa, quelle poche popolazioni indigene che osarono ribellarsi al volere del proconsole romano furono schiacciate in modo crudele, spietato e definitivo, l’anno seguente (51 a.C.).
Nel 52 B.C:, Cesare si trov? ad affrontare una delle battaglie pi? importanti della sua carriera, sicuramente quella decisiva in Gallia; inseguendo una grossa formazione gallica, guidata da Vercingetorige, egli arriv? sotto le mura della cittadella (oppidum) di Alesia, capitale dei Mandubii. Il capo dei galli decise di chiudersi nella cittadella, in attesa dei rinforzi provenienti da tutta la nazione.
Cesare, venuto a conoscenza del probabile arrivo di rinforzi nemici, predispose una incredibile serie di fortificazioni intorno ad Alesia: una prima linea, verso la cittadella, di circa 16 Km. (!), e una seconda, di circa 22 Km. (!!!) verso l’esterno. Entrambe le linee avevano diversi torri e fortini, oltre ai numerosi campi per la fanteria e la cavalleria romana. Oltre alle linee fortificate, erano predisposti, per circa 30 metri, sia verso la cittadella che verso l’esterno, i “giardini della morte”, una sorta di campo minato dell’epoca: buche con spuntoni in legno, fossato con acqua, ecc. Lo scontro decisivo avvenne lungo una parte della linea che Cesare non era riuscito a “chiudere” completamente, sul Monte Rea; il grosso delle forze nemiche di soccorso mise in difficolt? le Coorti romane, che dovevano pensare anche alle truppe uscite da Alesia. Cesare riusc? comunque a respingere i galli e Vercingetorige si arrese; la Gallia era praticamente in mano romana!
La simulazione storica
Caesar: the epic battle of Alesia (Avalon Hill, 1974)
Questa simulazione rappresenta uno dei titoli mitici del periodo d’oro della AH; personalmente lo ritengo ancora un’ottima simulazione che meriterebbe una ristampa con grafica aggiornata. I componenti del gioco risentono infatti degli oltre 30 anni (!!!) dalla pubblicazione.?
Contenuto della scatola
1 ?mappa, grande, cartonata, ma con le fortificazioni e le caratteristiche dei vari terreni quasi stilizzate.
2 set di?pedine, che ?presentano solo il simbolo di fanterie e cavallerie, mentre oggi siamo abituati ad immagini precise delle varie unit?.
1 regolamento, note storiche ed esempi grafici. Il regolamento ??semplice, chiaro; frutto anche delle centinaia di partite sul gioco e delle varie errata apparse all’epoca sulla rivista General, organo ufficiale della AH.
2 tabelle di gioco, una per i combattimenti e una per il movimento fuori mappa dei Galli.
Impressioni di gioco
Una delle caratteristiche della simulazione ? la gestione delle unit? dei Galli “fuori mappa”, che devono soccorrere Vercingetorige assediato; un’apposita tabella, suddivisa nei vari settori che contraddistinguono le fortificazioni romane, permette di suddividere le truppe galliche nascondendo la loro reale ubicazione al giocatore romano. L’entrata pi? o meno a sorpresa di tali unit? contraddistingue sempre le partite e le rende sempre molto intriganti. Adattto, anzi consigliato, per 4 giocatori, rappresenta sempre una bella sfida per entrambe le fazioni.
Consigliato, ma chiaramente fuori produzione; se siete fortunati potrete aggiudicarvelo su qualche asta on-line!
The siege of Alesia (GMT, 2004)
The siege of Alesia ? uno dei titoli che “nasce” dal sistema Great Battles of History; la simulazione abbandona in questo caso lo stile di guerra in linea dei legionari e le loro formazioni per ricreare un assedio dell’antichit?, con palizzate, fossati, ecc. Il regolamento trae origine dal “sistema semplice” SimpleGBoH ed ? anche simile al gioco “Caesar in Alexandria”. In effetti non esiste una versione del gioco “Simple”, dato che la simulazione risulta gi? fluida e non complessa. Tre gli scenari presentati: L’assalto finale, L’assedio storico, e il What if?.
Alesia f? un assedio epico: due grandi armate, comandate da due grandi capitani della storia, di fronte in una delle pi? intriganti situazione della storia; la simulazione permette di capire cosa avvenne e vi offre la possibilit? di modificare gli eventi…………..
Contenuto della scatola
la scatola; molto accattivanete, con una raffigurazione di Vercingetorige versione “grandi baffi”!
2 mappe; dire belle ? limitativo! Grafica perfetta, come da standard GMT………., che rende perfettamente le difficolt? offerte dal terreno della zona di battaglia; in particolare si apprezzano in pieno le colline intorno ad Alesia.
1 regolamento di gioco + note del progettista e storiche; in questo caso la GMT si ? superata! Regolamento a colori (!!!), organizzazione delle regole perfetta; un peccato sfogliare il libretto………..
varie tabelle di gioco; anche in questo caso chiarissime, e a colori. 1 dado a 10 facce.
Scala: turni non specificati; 100 yarde per esagono; 500 uomini per ogni Coorte Romana; 700 uomini per unit? dei Galli; 250 uomini per unit? di cavalleria; n? di giocatori 2.
Impressione di gioco
Innanzitutto una osservazione da vecchio “grognard”; chi ha acquistato il gioco ed ? in possesso del vecchio titolo “Caesar” della Avalon Hill (vedi sopra), non pu? non aver notato la stretta somiglianza dei due prodotti! D’accordo che c’? poco da inventare sull’assedio, ma personalmente ho avuto la netta impressione che la GMT abbia acquistato i diritti del vecchio gioco e li abbia trasferiti sul nuovo titolo. Niente da dire, comunque; si avverte la freschezza del progetto, come regolamento e come grafica, …………chiaramente………..!!
Dalle prime partite a cui ho partecipato ? emerso sicuramente un problema “tecnico”: lo stacking previsto (2 unit? in esa che non siano fortificazioni o unit? romane su fortificazioni), pi? la necessit? di utilizzare markers di “fascine” (per riempire i fossati……) origina diversi gruppi di pedine in mappa che rendono la simulazione un po’ difficile da gestire. In aggiunta il tempo di gioco necessario a concludere una partita ? pi? lungo di una battaglia “classica” della serie, dato i vari procedimenti di assedio, movimento, ecc.
La situazione strategica ? intrigante: i Romani combattono 1:4, disposti per? sulle fortificazioni; i combattimenti di cavalleria possono essere decisivi se lanciati al momento opportuno; tatticamente, le armi da getto,m specie le balliste, sono essenziali per la difesa romana; le forze assediate in Alesia, infine, sono chiaramente fondamentali per la vittoria dei galli!
Super consigliato!
Alesia (V&V n. 21, 1998)
Ennesima simulazione progettata da Frederick Bey, si presenta come il gioco contenuto nel n. 21 della rivista Vae & Victis. Grafica superba, come standard della rivista, pedine da montare, regolamento medio/semplice. Per chi conosce la lingua francese un’ottima alternativa ai prodotti di maggiore complessit?.
Personalmente non ho mai giocato con questo prodotto; i giudizi che ho trovato sul web sono comunque positivi.
L’assedio di?Gergovia -?52 a.C.
Gergovia
http://en.wikipedia.org/wiki/Battle_of_Gergovia
Introduzione storica
La battaglia di Gergovia fu un episodio della Conquista della Gallia da parte della Repubblica Romana: la battaglia si svolse nell’anno 52 a.C. tra l’esercito romano guidato da Gaio Giulio Cesare e l’esercito gallico di Vercingetorige, che inflisse una limitata sconfitta ai Romani.
La battaglia
Cesare decise di assalire Gergovia dal campo minore. I legionari dovevano risalire di corsa un chilometro con un dislivello di circa trecento metri. Cesare precis? che scopo dell’operazione era l’occupazione di alcune posizioni pi? vicine alle mura e non la conquista di Gergovia, data la evidente inferiorit? della posizione di partenza dell’esercito romano. I legionari riuscirono a sorprendere i nemici e ad occupare alcune postazioni tra il muro e la citt?, ma trascinati dall’entusiasmo, non obbedirono al suono di tromba che ordinava la ritirata e cercarono di entrare in Gergovia. I Galli, dopo un iniziale cedimento, ripresero il controllo della situazione e respinsero l’attacco. Intanto sulla destra dello schieramento romano erano arrivati anche gli Haedui. I legionari li scambiarono per nemici e credettero di essere attaccati su due fronti. Cominciarono a cedere e ridiscesero il pendio inseguiti dai Galli. Cesare, che aveva disposto la decima legione di riserva, intervenne e riusc? a fermare gli Arverni. Anche il legato Titus Sextius riusc? a intervenire con le coorti che erano rimaste di guardia al campo minore. Giunti alla fine della discesa i legionari ripresero il normale schieramento di battaglia e fermarono i Galli, che furono costretti a ritornare nelle loro posizioni iniziali a protezione di Gergovia. Quel giorno morirono quarantasei centurioni. L’organico di una legione ne prevedeva sessanta. Morirono anche settecento legionari. L’organico di una legione era di circa cinquemila uomini. Le perdite furono gravi, ma ancora pi? grave fu il fatto che per la prima volta i Galli avevano battuto i Romani. L’effetto psicologico minacciava di minare il morale delle truppe. Inoltre la notizia della sconfitta di Cesare poteva innescare la rivolta in tutta la Gallia.
Cesare, il giorno dopo, per rinfrancare le sue truppe e far vedere ai Celti che l’insuccesso era stato solo un incidente, ricondusse i legionari davanti a Gergovia dando la possibilit? ai Galli di battersi in campo aperto, ma questi non accettarono il combattimento. La scena venne ripetuta anche il giorno dopo. Poi i Romani abbandonarono l’assedio e cominciarono ad allontanarsi da Gergovia. Cesare si diresse verso il paese degli Haedui. Dopo due giorni giunse al fiume Elaver, ricostru? il ponte e pass? dall’altra parte.
Vercingetorix decise di non porsi all’inseguimento dell’esercito romano.
La simulazione storica
Gergovia (GMT, 2007)
Quanto segue ? tratto da un precedente articolo apparso su queste pagine: https://exasgs.sanmarinogame.com/copia/readarticle.php?article_id=22 ?
Gergovia ? un modulo dedicato alla serie Great battles of History (GBoH), della GMT e viene venduto in busta.
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Contenuto della busta
1 manuale di 8 pagine con introduzione storica, regole speciali, regole per il Simple GBoH, le fonti.
1 Counter shet con le unit? dei Galli aggiuntive per lo scenario, alcuni markers speciali (muro, Allerta, non Allerta, ecc.) e diversi comandanti romani e dei Galli. Tutte le pedine sono belle, nel solito standard GMT.
1 mappa formato 8X22 pollici, molto, molto bella! In questo caso la grafica ricalca quella stupenda del gioco Alesia; colori sfumati in bianco-verde per i livelli, splendidi gli accampamenti romani e gallici con le varie fortificazioni. Uno spettacolo!
1 tabella di riferimento per i terreni e i costi di movimento.
Scenari presentati: Uno storico (perlomeno il pi? vicino alle fonti) e uno alternativo.
Impressioni di gioco
Questo modulo (che mi ha visto fra i playtesters), mi ha molto appassionato; il periodo storico mi piace in maniera particolare e la situazione ? molto, molto intrigante. A mio parere il modulo ? molto ben riuscito; il giocatore romano ha a disposizione, per l’attacco iniziale, poche Legioni ma con ottimo TQ e ….Cesare! In aggiunta le Legioni nel grande campo possono entrare in battaglia, anche se tardi; le unit? galliche alleate, gli Edui, rappresentano poi un elemento non facilmente gestibile…..
Il giocatore gallico ha una situazione che lo vede inizialmente colto di sorpresa (le unit? nei campi sotto Gergovia dormono!!….) ma poi sopraggiungono grandi forze a rinforzo che possono facilmente, se ben guidate, avere ragione di Cesare. Un’occasione ………unica!
Il playtesting del modulo mi ha visto molto coinvolto e sono stato soddisfatto che i progettisti abbiano accolto molte mie osservazioni poi tradotte e/o applicate in regole specifiche del modulo (vedi 6.8 Barbarian Impetuosit?, Alternate Deployment, 8.5 Barbarian Ferocity), ma personalmente avevo suggerito molto di pi? (vedi articolo precedente sul n. ….di D&P).
Giudizio finale: un must per ogni appassionato del sistema GBoH!!!
L’assedio di?Gerusalemme -70 d.C.
Gerusalemme
http://it.wikipedia.org/wiki/Assedio_di_Gerusalemme_%2870%29
Introduzione storica
L’assedio di Gerusalemme dell’anno 70 d. C. fu l’episodio decisivo della prima guerra giudaica, sebbene il conflitto termini con la caduta di Masada nel 73. L’esercito romano, guidato da Tito Flavio Vespasiano (il futuro imperatore Tito) assedi? e conquist? la citt? di Gerusalemme, occupata dai ribelli ebrei sin dall’inizio della rivolta, nel 66.
A seguito della vittoria romana, la citt? e il suo tempio furono distrutti; la distruzione del principale tempio ebraico ? ricordata ancora oggi nell’annuale festa ebraica della Tisha BeAv, mentre l’arco di Tito, eretto per celebrare il trionfo del generale romano, si trova tutt’oggi a Roma.
La simulazione storica
The siege of Jerusalem (Avalon Hill, 1994)
Contenuto della scatola
La scatola, molto bella, di grandi dimensioni, stile vecchie scatole AH, raffigura un reparto di legionari che affrontano le minacciose mura di Gerusalemme; sul retro varie informazioni generali sulla simulazione.
1 mappa, molto grande, non cartonata e bella, senza ombra di dubbio. Le mura della citt?, suddivise nei vari cerchi, sono la caratteristica principale, ma gli edifici, i rilievi e i nomi storici dei vari luoghi sono molto chiari. Lungo le mura sono evidenziati in colore diverso le torri, le porte, ecc.
1 regolamento, molto ben fatto, con tanto di indice e mappa B/N per i piazzamenti nascosti; un prodotto dei tempi migliori della Avalon. Non molto compleso, ma …..corposo.
1 tabella con gli effetti dei terreni, gli scontri corpo a corpo e i tiri con le armi da lancio.
1 tabella con due scenari, il primo introduttivo e la campagna.
3 set di pedine/counters. I colori sono utilizzati solo per suddividere i romani dai giudei, mentre le unit? sono raffigurate con figure, belle, ma B/N. Comunque il tutto molto piacevole e chiaro. Le macchine da assedio, i pentoloni di olio bollente, gli arieti e le brecce nelle mura completano la dotazione.
Impressioni di gioco
Questo vecchio gioco della mitica AH era ed ? ancora un ottima simulazione. Ben 4 le Legioni romane (V, Macedonica; X, Fretensis; XII, Fulminata; XV, Apollinaris) che sono a disposizione dei giocatori, complete poi di macchine da assedio quali balliste, onagri and catapulte, oltre agli Arieti per sbrecciare le mura e Torri per assaltare con le truppe.
Il giudeo possiede solo fanteria di tre tipi: Zeloti, regolari e Milizia. Poi le varie armi di difesa, fra cui anche pentoloni pieni di olio bollente!!
I componenti sono ottimi, specie pensando alle stampe di oltre 10 anni f?.
In definitiva un’ottima simulazione che consente di apprezzare l’epica di un assedio dell’antichit?. Ottimo soprattutto per un gruppo di 4 giocatori, che vedranno cos? dividersi le varie legioni e/o giudei.
Vi consiglio di cercare la simulazione su qualche sito on-line, se non la possedete. Fra l’altro visitando i siti dedicati troverete altri 3 interessanti scenari, le errata, vari commenti.