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Giochi Storici

Ottobre 2022: Bayonets a confronto!

Ott 24, 2022

Prova sul campo

Prova sul campo rappresenta “la voce” dei soci A.S.G.S. in merito a vecchie e nuove simulazioni che il mercato dei board-wargames offre. Una serie di pagine dove poter trovare piccole recensioni e/o resoconti di partite sui board-wargames che vengono giocati dal gruppo. Siamo sempre alla ricerca anche di collaboratori; se volete inviare articoli su giochi che amate e conoscete, contattate l’Amministratore.
A partire dal gennaio 2018 si pubblicheranno 2 titpi di recensione sul Mensile: PLAYTEST EFFETTIVO e POTENZIALE DINAMICO
Il PE è una recensione basata su partite giocate; sarà quindi approfondita e potrà avvalersi di valutazioni anche da parte di altri giocatori/collaboratori.
Il PD è una recensione basata sulla “percezione del potenziale dinamico” del gioco. Piazzamento di mappe e pedine, verifica dell’ambientazione e ricostruzione storica, lettura delle regole; in pratica si “legge il gioco” invece che giocarlo. E’ l’approccio tipico del collezionista di board-wargame…

L’operazione Silver Bayonets edizioni 1990 e 2016 GMT

Da Wikipedia:

La battaglia di Ia Drang (conosciuta anche come Operazione Silver Bayonet, e nella storiografia vietnamita conosciuta come Trận Ia Đrăng) fu una campagna operativa dello US Army nella guerra del Vietnam durata quasi un mese, iniziata con un attacco nordvietnamita il 19 ottobre 1965 nella provincia di Pleiku sugli Altipiani centrali del Vietnam del Sud.

Gli scontri terminarono, dopo alcune fasi particolarmente drammatiche e sanguinose (battaglie della Landing Zone X-Ray e della Landing Zone Albany), con il successo tattico americano e la ritirata delle forze nordvietnamite che subirono dure perdite; la battaglia dimostrò l’efficacia delle nuove tecniche di combattimento adottate dalla 1ª Divisione di Cavalleria aerea, basate principalmente sulla straordinaria mobilità aerea fornita dall’impiego in massa degli elicotteri, e l’utilità della cooperazione tattica fornita dalle potenti forze aeree americane; tuttavia gli scontri evidenziarono anche le capacità e il coraggio delle forze regolari nordvietnamite, in grado di sferrare attacchi a sorpresa e di impegnare a distanza ravvicinata le truppe nemiche, infliggendo notevoli perdite.[4] È considerata la prima battaglia campale della guerra del Vietnam tra l’Esercito statunitense e l’Esercito Popolare vietnamita, combattuta da unità militari di grandi dimensioni. Vedi: https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Ia_Drang

Edizione 1990 – Dal sito GMT Games:

Silver Bayonet recreates the pivotal November 1965 battle between a full North Vietnamese Army Division and the US 1st Air Cavalry Division in the Ia Drang Valley. NVA expertise in lure and ambush tactics resulted in significant US casualties. US mobility and the ability to bring massive amounts of firepower to bear quickly virtually destroyed the attacking NVA division and forced a change in NVA tactics. This re-issue of GMT Games’ 1990 CSR Award winning title that started it all keeps the original operational system, but streamlines to it to include innovative combat resolution integrating maneuver combat, close assault, artillery bombardment, and support from gunships and air sorties. Increased accessibility to primary and secondary source material has made it possible to make changes to more accurately represent both sides’ unique capabilities without significantly altering or breaking the base game system. The major changes involve patrols, ambushes, landing zones, and the 1st Cav Brigade HQ, while minor changes tweak movement, combat, and coordination game mechanics to showcase radically different strengths and weaknesses the FWA and NVA force brought to the battles in the Ia Drang Valley.

Units: Section, Company, and Battalion; Time: Each game turn = 1 day; Players: 1 (Scenarios) or 2 (Scenarios and Campaign); Map Scale: 1 mile per hex

Game Design: Gene Billingsley and Mitchell Land

Da BGG:

In October of 1965, General Vo Nguyen Giap launched a full North Vietnamese Army division in a sweeping offensive against the thinly guarded II Corps area west of Pleiku in South Vietnam’s Central Highlands. Two special forces camps, a handful of elite soldiers, and thirty miles of rugged, jungled terrain were all that stood between the onrushing NVA and their objective, the strategic town of Pleiku. The NVA quickly surrounded and besieged the camps, threatening a quick and easy victory over the outnumbered II Corps defenders. Desperate to hold back the tide of Communist soldiers, the South Vietnamese commander asked the U.S. for help.

The newly formed 1st Cavalry Division, fresh in country and bivouacked at nearby An Khe, rushed to the aid of the beleaguered garrisons. With its complement of over 400 combat helicopters, the 1st Cav was completely airmobile. While the helicopter’s mobility guaranteed quick movement and ready resupply, it did not guarantee victory. The soldiers that the unblooded Americans faced were tough, well trained veterans. Victory would not come easily for the Americans.

Between October 23 and November 25, 1965, a desperate struggle between a full North Vietnamese Army Division and the U.S. 1st Cavalry Division took place west of Pleiku in Vietnam’s Central Highlands. Silver Bayonet is a company-level game which focuses on this conflict.
–from box back description

– 1990 Charles S. Roberts Best Post-World War II Board Game Winner
– 1990 Charles S. Roberts Best Post-World War II Board Game Nominee

Piazzare dopo molti anni l’edizione originale, uno dei primi titoli pubblicati dalla GMT, è stato intrigante; non lo avevo giocato se non in solitario e, allora, pur essendo descritto come un prodotto “più gioco che simulazione”, non mi era sembrato subito semplice. In effetti il sistema presentava varie novità al di fuori dei classici IGYG.
Ora, a oltre a 40 anni, mappa, pedine, libretto regole ecc. dimostrano chiaramente l’età ma il gioco è ancora, a mio parere, godibile. Personalmente, pur avendo l’edizione 2016, vedi sotto, non lo venderò di certo!

Edizione 2016 – Da BGG:

Silver Bayonet recreates the pivotal November 1965 battle between a full North Vietnamese Army Division and the US 1st Air Cavalry Division in the Ia Drang Valley. NVA expertise in lure and ambush tactics resulted in significant US casualties. US mobility and the ability to bring massive amounts of firepower to bear quickly virtually destroyed the attacking NVA division and forced a change in NVA tactics.

This re-issue of GMT Games’ 1990 CSR Award winning title that started it all keeps the original operational system, but streamlines to it to include innovative combat resolution integrating maneuver combat, close assault, artillery bombardment, and support from gunships and air sorties.

Increased accessibility to primary and secondary source material has made it possible to make changes to more accurately represent both sides’ unique capabilities without significantly altering or breaking the base game system. The major changes involve patrols, ambushes, landing zones, and the 1st Cav Brigade HQ, while minor changes tweak movement, combat, and coordination game mechanics to showcase radically different strengths and weaknesses the FWA and NVA force brought to the battles in the Ia Drang Valley.

L’edizione 2016 è naturalmente altra cosa rispetto alla precedente. Pedine e markers più grandi, più colorati e ben definiti come suddivisione di reparti; tante le tabelle di gioco e quelle relative agli scenari, fra i quali alcuni giocabili proprio SOLO su tabelle singole senza usare la mappa; mappa molto, molto bella completamente riveduta nella grafica e in molte caratteristiche del terreno. In pratica un gioco ridisegnato.

Ho provato in solitario tutti “i micro scenari” su singola mappetta e credo di poter affermare che il migliore sia quello dedicato proprio ai combattimenti nella LZ X-Ray, il n. 4.
Provato anche uno scenario medio, il n. 1, molto intrigante, anche se riguarda episodi precedenti aal “X-Ray”.
Il sistema è molto interessante. Due le sequenze di gioco da seguire, una standard e una avanzata, per le campagne; vediamo la standard.
– Dopo una breve fase comune, durante la quale si registrano i punti aerei e si aggiornano le artiglierie, è possibile recuperare dalla fatica e rimpiazzare HQ.
– Il primo giocatore, cioè quello che lo scenario definisce con iniziativa, esegue varie sottofasi: rinforzi, movimento delle unità, dichiarazione dei tipi di combattimento in mappa. Qui si arriva ad un punto centrale del sistema di gioco, cioè la scelta di quale attacco sarà portato dalle proprie unità verso il nemico: manovra o assalto. Il primo, meno efficace ma più sicuro per l’attaccante; il secondo più sanguinoso ma pericoloso per entrambi. Precede entrambi i combattimenti un tiro di dado che stabilisce se gli attacchi sono coordinati o meno; la presenza di HQ aiuta, ma fondamentale è il grado di efficacia dei pezzi e spesso la coordinazione fallisce, generando DRM negativi in entranbi gli attacchi. Un ingrediente “random” che simula, credo bene, il sempre presente imponderabile in qualunque piano di guerra.
– ognuno dei due diversi tipi di combattimento, manovra e assalto, ha una sua specifica sequenza di risoluzione. La manovra può essere supportata da artiglierie e aerei per entrambi, e viene risolta su tabella dedicata. In questo caso i rapporti di forza sono importanti e vari sono i DRM possibili. I risulktati sono Fatica, perdite e ritirate. L’assalto è più brutale, entrambi tirano su apposita tabella e possono causare perdite all’avversario. La scelta del tipo di attacco dipenderà da vari fattori ma con le mie prove in solitario credo di poter affermare che l’assalto è necessario per conquistare esagoni specifici o eliminare unità nemiche in inferioritò di forza combattimento. La manovra serve per attacchi anche alla pari e se si possiede grande forza di artiglierie. In realtà la manovra simula la creazione di una “Base di fuoco”, mentre l’assalto simula la classiva operazione “cerca e dsitruggi” perseguita ad inizio guerra da US.
Le artiglierie e la forza aerea US sono fondamentali. Il giocatode US avrà in tale arma la soluzione ai numerosi problemi della campagna; in molti casi sarà decisiva, come lo fù in realta! Consiglio di leggere attentamente anche le tabelle di gioco, specie le parti dedicate ai combattimenti perchè possono sfuggire modificatori importanti!
– Il secondo giocatore esegue poi le stesse sottofasi sopra, per finire poi con la fase di reset di fine turno.
Una nota sui terreni, chiaramente importanti in una campagna come questa in Vietnam. Molte le diverse tipologie degli stessi e l’enfasi è naturalmente rivolta alla giungla e foresta; belli e storici i luoghi delle famose LZ (landing zone) stampate in mappa, oltre a segnalini per diverse altre.

Scenario 2, nella mia war room!

Pubblico un paio di links dove è possibile vedere altre foto del titolo e due ottimi AAR:
[AAR] Silver Bayonet, 25th Anniversary Edition – Scenario #1: breaking the siege (Duc Co)
[AAR] Silver Bayonet, 25th Anniversary Edition – Scenario #2: the lure and the ambush (Plei Me)
Titolo assolutamente consigliato, specie se amate il periodo contemporaneo.

4 ottobre, breve aggiornamento.
Sono riuscito anche a piazzare, in solitario, uno scenario campagna, il n. 9; tutta altra cosa dai micro………!! Veramente bello; le regole sulle unità Nord Vietnamite e Viet Cong nascoste rende il tutto completamente diverso e obbliga pianificazioni molto attente per entrambi i giocatori. La mappa viene utilizzata quasi completamente, e i terreni, specie per poter creare nuove LZ per gli US, diventano decisivi.

La potenza americana è fuori discussione, ma “lo svicolare” delle unità PAWN la rende spesso inutile. Credo di poter affermare che è uno dei migliori sistemi che permettono di simulare tali aspetti della guerra in Vietnam! Peccato sia rimasto un titolo unico.

LIBRO DEL MESE

“Questo è il racconto di cosa facemmo, vedemmo e patimmo durante una campagna nella valle del fiume Ia Drang, sugli altipiani centrali del Vietnam del Sud, nel novembre 1965. Eravamo i figli degli anni Cinquanta, giovani seguaci di John Kennedy, e andammo dove ci avevano mandato. Oggi, i nostri volti di giovani ormai vecchi, scavati dalle febbri e dalle notti insonni, ci fissano impietriti, come estranei sperduti e dannati, dalle foto ingiallite che abbiamo conservato in scatole di cartone. Noi sappiamo cos’è stato il Vietnam, e come sembravamo, e agivamo, e parlavamo, e odoravamo. In America pare che non lo sappia nessun altro. E allora per una volta, una volta sola, bisogna dire: è cominciato così, era così. Alla fine i morti non si sono rialzati. I feriti non si sono sciacquati le piaghe per riprendere a vivere come se niente fosse. Nessuno di noi ha lasciato il Vietnam uguale a prima. Questo racconto è il nostro testamento. È il nostro tributo ai ragazzi americani che ci sono morti accanto, e alle centinaia di ragazzi dell’Armata del popolo morti in quella giungla. Questa è la nostra storia e la loro. Perché un tempo siamo stati soldati, e giovani.”

È stata la guerra più fotogenica, più cinematografica, più letteraria del secolo scorso. Lo spauracchio di tutte le guerre che l’America ha combattuto in seguito. In “Eravamo giovani in Vietnam” e “Nessuno ha lasciato il Vietnam“, i due libri qui raccolti, rivive una pagina emblematica di quella guerra, la battaglia dello Ia Drang. A raccontarla sono il colonnello Harold Moore, protagonista di quei giorni, e il giornalista Joseph Galloway, uno dei pochi reporter a seguire la battaglia. Entrambi, pur essendo tornati, non hanno mai lasciato il Vietnam per davvero.

Gran bel libro, immancabile a fianco del gioco sopra presentato!

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