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E ……., l’angolo di Marco Ferrari |
PROVA SUL CAMPO
Prova sul campo rappresenta “la voce” dei soci A.S.G.S. in merito a vecchie e nuove simulazioni che il mercato dei board-wargames offre. Una serie di pagine dove poter trovare piccole recensioni e/o resoconti di partite sui board-wargames che vengono giocati dal gruppo. Siamo sempre alla ricerca anche di collaboratori; se volete inviare articoli su giochi che amate e conoscete, contattate l’Amministratore.
Un interessante sito con recensioni: http://www.armchairgeneral.com/category/boardgame-reviews
Da Wikipedia:
La battaglia di Dresda fu combattuta tra il 26 e il 27 agosto 1813 dal Primo Impero francese di Napoleone Bonaparte e le forze della sesta coalizione, formata dall’Impero austriaco, Russia e Prussia, sotto la guida del feldmaresciallo Schwarzenberg. La battaglia terminò con la vittoria dell’esercito francese, ma questo risultato non portò sostanziali vantaggi a Napoleone. Tre giorni dopo, infatti, il primo corpo d’armata dell’esercito francese, comandato dal generale Vandamme, avanzando troppo rapidamente durante l’inseguimento degli alleati, venne circondato ed in gran parte obbligato alla resa nella battaglia di Kulm.
Continua……………..
La bataille de DRESDE – 1813
FANTASTICO ……e’ l’unico aggettivo adatto a questo ultimo titolo della CoA!
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La serie Le batailles, da BGG: The La Bataille game series are games simulating grand tactical Napoleonic combat. The games are based on historical battles, have detailed Orders of Battles, and can range from small (the space of a coffee table) to “monster game” size (4 or more full maps.) They use the battalion as the primary unit size and 125 yards per hexagon. Units are measured in steps, each step being 100 infantry, 50 cavalry or 1 gun. Famed game designer Richard H. Berg credits Laurence A. Groves‘ La Bataille de la Moscowa as being the first “monster game.” This large 4 map game made its debut at the 1975 Origins game convention. From the Clash of Arms Games‘ website: “In 1975 Larry Groves and what was then known as Martial Enterprises won the Charles Roberts award, Best Amateur Game, for their release of La Bataille de la Moscowa. Next, in 1977, a rechristened Marshal Enterprises released La Bataille D’ Auerstoedt refining the rules. Then in 1984 Clash of Arms Games acquired the series; polishing the rules yet again with a third edition in 1990.” Dresda August 1813, Austria ends its neutrality and enters the VIth Coalition against France. After joining contingents of the Russian and Prussian armies this new army marches north out of Bohemia nearly 200 thousand strong. They march along the west bank of the Elbe into Saxony, its large lumbering columns stretched across the Erz mountains. From where he has been pursuing enemy forces to the east Napoleon sees this new threat aimed at his line of communications and the city of Dresden, the main supply depot for his army. Only a single French Corps stands in its way. Outnumbered nearly ten-to-one it cannot hold.In a flurry of orders Napoleon redirects his guard and several corps to march to its rescue. La Bataille de Dresde details the titanic battle that ensued on August 25th and raged through the 27th. Up to 4 players control the Prussian, Austrian and Russian forces commanded by Feldmarschall Carl zu Schwarzenberg, while up to a further four command such French personages as Marshals Ney, Marmont, Mortier, Victor, St. Cyr… or Napoleon, himself. Every battalion of infantry, squadron of cavalry or battery of artillery that was present at the battle is included… and are at their command. |
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ComponentiLa scatola è di formato identico a quello di “La Moscowa”, capiente; bellissima l’immagine di copertina per questo XIII titolo della serie. |
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Mappa Si parte con il botto! Le quattro mappe che raffigurano la città di Dresda e dintorni sono assolutamente fantastiche e da sole giusitifcano l’acquisto…………, in particolare le due della zona “nord”. Un vero “stato dell’arte” nel mondo dei board-wargames! Gli appassionati della serie noteranno mappe più colorate del solito, una caratteristica già presente anche nella Moscowa. La città di Dresda divisa dall’Elba e i grandi giardini Gros Garten a sud-est sono impressionanti, un vero piccolo dipinto da collezione!
Pedine/Counters 6 i fogli di pedine di cui 4 dedicati alle unità dei vari eserciti e 2 a markers e vari per oltre 1.400 pezzi! Anche in questo caso bellissime e precise, un classico della serie. In realtà i due set di markers, nello specifico quelli numerati per la registrazione delle perdite, mi sembrano un pò scarsi, perlomeno se pensati per lo scenario campagna e le centinaia di unità in gioco……..
Tabelle 3 le grandi tabelle, tutte a colori, che raffigurano gli eserciti e le linee di comando; lontani ormai i tempi in cui tali tabelle, fondamentali per il riconoscimento delle unità e la loro appartenenza a divisioni/corpi/armate, erano in B/N e a volte poco leggibili! Ora sono un’altra chicca del sistema di gioco. 8 le tabelle dedicate a turno di gioco, terreni, costo in punti movimento dei terreni, effetto del fuoco di armi da tiro, raggruppamenti, realizzazione dei quadrati, risultati dei combattimenti a fuoco e delle mischie, traccia del morale delle due armate contrapposte. Tutte chiarissime e complete; in realtà gli esperti del sistema noteranno un numero di tabelle inferiore alle ultime pubblicazioni ma questo è dovuto al regolamento utilizzato per Dresda, vedi sotto.
Regulations de Dresde L’introduzione del regolamento è assolutamente importante e cita: ………..esso è un amalgama della 3a edizione della serie + il cosiddetto Marie-Louise. Gli autori, Ed Wimble, Monte Mattson, Dennis Spors e Rory Nicked di fatto “hanno creato” un ennesimo nuovo regolamento di gioco. Nulla di molto diverso da quello degli ultimi titoli, ma NON lo stesso. E, soprattutto, non si cita come utilizzabile il Reglements de l’An XXX. La sequenza di gioco è ormai la classica degli ultimi titoli: La Fase di comando, durante la quale si determinano i punti comando disponibili, CP, e si controlla la catena del comando; poi si assegnano le unità di manovra, MU, decidendo di fatto quali unità potranno muovere (solitamente a livello di Corpo, Divisione o Brigata); determinate le MU, i relativi segnalini, insieme agli Action Chits, vengono posti in apposita tazza di pesca; inizia quindi la Fase di manovra, con i giocatori che si alternano quindi nella pesca delle MU muovendo le relative unità oppure si eseguono le manovre legate agli Action Chits; se viene pescato un segnalino di MU il giocatore “attivo” può anche decidere di eseguire cariche di cavalleria; segue la Fase di fuoco, difensivo ed offensivo; poi seguono l’importante Fase di assalto ed infine la Fase di reorganizzazione. Gli esperti del sistema non tarderanno a notare alcuni importanti effetti che il “nuovo” regolamento causa, perlomeno rispetto ai regolamenti ML e XXX. Fra le varie sfaccettature, evidenzio: sparisce il roll to close “in corsa”, cioè sparisce la tabella del tiro di dado necessario per eseguire un attacco di assalto, legato al numero di esagoni percorsi da una unità prima di arrivare adiacente al nemico; le cariche di cavalleria possono essere esguite prima di ogni attivazione di unità amiche, quindi è possibile obbligare fanteria nemica a disporsi in quadrato e poi essere attaccata da fanterie e/o essere colpite da armi da fuoco con effetti più devastanti.
Exclusive Rules Fantastico il libretto delle Exclusive Rules, tutto a colori e suddiviso in sostanza in tre parti: regole speciali, scenari e commento storico. Le regole speciali sono dedicate agli effetti delle varie strutture/edifici sparsi sulla mappa, alla Guardia e, molto interessante, alla formazione di Battalion Masse degli austriaci. Quattro gli scenari: due introduttivi e su una sola mappa, lo scenario campagna n. 3 e infine uno scenario 4 che tiene conto del precedente. Lo scenario n. 3 sara’ chiaramente quello più interessante ma impegnativo …….., ma di certo quello più intrigante! Completano il volumetto ottime note storiche e le fonti, sempre utili per opportune letture!
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Prime impressioni Ho giocato, in solitario, i primi due scenari relativamente piccoli e che permettono di apprezzare e gustarsi il gioco. Il primo scenario, giocato su una sola mappa vede una divisione a testa per i giocatori, nello specifico la 43 francese che cerca di contrastare l’Avanguardia russa verso la zona di Striesen, un paesino a nord ovest di Dresda. Ho trovato interessante lo scenario anche se credo sia difficile per i russi conquistare le batterie di cannoni, come da condizioni di vittoria, piazzate nei pressi di Dresda! Il secondo, giocato nella versione con due mappe, diventa più intrigante e obbliga anche ad usare regole quali marcia su strada. Inizialmente scontro fra un paio di divisioni, francesi e austriache, vede poi una serie di rinforzi che creano una situazione ben più complessa. Bellissime le mappe, come già detto…..
Scenario n. 2, partita di prova dell’autore A mio parere, il gioco è ottimo; chiaro, le regole non sono sempre chiarissime e spesso sono ricorso al regolamento XXX che, secondo me, riesce a “coprire” sempre tutto. Il sistema, nato nel 1975 con la prima edizione de La Moscowa, ha visto in 41 anni questa evoluzione: 1975, regolamento della Moscowa; 1977 regolamento inserito in Auerstadt; 1991 regolamento 3a edizione; 1999 regolamento de l’An XXII; 1999 regolamento specifico inserito in Lutzen, poi ripetuto nel 2000 per Orthez; 2005 regolamento de l’An XXX; 2011 regolamento Marie-Louise, indicato come “semplice” ed utilizzabile per tutti i titoli del sistema; 2015 regolamento inserito in Dresda. Se consideriamo anche le diverse errata, indicazioni e regole opzionali apparse nel corso degli anni su riviste o webs,il sistema non è solo ricco e completo ma per certi versi anche un pò “confuso” nella sua applicazione. Io credo che ad oggi ogni possesore di questi titoli debba giocarli in maniera specifica con il regolamento indicato per ogni scatola, in particolare i titoli Lutzen e Orthez che già presentavano un regolamento particolare e successivo al XXII! Oppure usare il XXX o il Marie-Louise che si prestano praticamente ad ogni titolo. Ricordo poi che sul sito http://labataille.us/ si possono trovare tutte le versioni degli ultimi regolamenti, le errata e le tabelle di ogni titolo pubblicato. Come già detto, non sono un grande esperto del sistema ma credo di poter affermare che con Dresda ci sia un ritorno ad un regolamento “più descrittivo”, cioè meno schematico di quello presente sia in ML che nel XXX. Qualche esempio? Nei regolamenti appena citati la pesca dei chits per attivare le MU vede eventuali cariche di cavalleria seguite se sono parte di quella MU. In Dresda le cariche possono avvenire dopo ogni pesca di chits! Ancora, in ML e XXX il fuoco e gli assalti sono risolti dopo la pesca di tutti i chits MU, mentre in Dresda fuoco e assalto sono la parte finale di ogni manovra. In pratica anche gli esperti dovranno studiare le regole della scatola per assaporare le potenzialità dei vari scenari! In realta’ quello che manca, secondo me, sono alcune tabelle che obbligano a consultare spesso gli articoli per trovare i vari modificatori applicabili. Se nella vostra collezione avete un titolo come la Moscowa noterete un numero notevole di tabelle e anche il regolamento anno XXII ne aveva diverse. Proprio queste ultime, a mio parere, sono utilizzabili anche con Dresda; in particolare ritengo assenti importanti tabelle quali la Fire modifier value tables, la General Morale Check dice roll modifiers, la Melee value modier table. Credo che la CoA, visto anche il costo elevato della simulazione, dovrà almeno pubblicare le tabelle sul loro web……………… Giocare con il regolamento di Dresda rappresenterà, per gli appassionati del sistema, una sorta di tuffo nel passato, ai tempi del regolamento 3a edizione. Difficile pensare a giocare la partita “campagna”, vuoi per le dimensioni della mappa, vuoi per numero di pezzi e ore di gioco necessarie ma con altri scenari varrà la pena cimentarsi. Grafica, tabelle e pedine lasciano di stucco e invitano ad affrontare le difficoltà del gioco…………….
Consigliato, assolutamente. Gian Carlo Ceccoli
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Links utilihttps://boardgamegeek.com/geeklist/23387/all-games-la-bataille-series/page/1?
In particolare, i links seguenti sono riferiti a domande a cui ha risposto Ed Wimble:
Per linee estese, costo e roll to close da esa adiacente: http://boardgamegeek.com/thread/1490720/extended-line-and-roll-close-question Per sequenza di gioco, MU e decisione di “nuovo” regolamento in Dresda: http://boardgamegeek.com/thread/1525459/sequence-play Per alcuni chiarimenti sul controllo morale: http://boardgamegeek.com/thread/1488765/unit-loss-morale-checks Per chiarimenti sul fuoco difensivo durante Assalto: http://boardgamegeek.com/thread/1498617/tirailleurs-and-retreating-assault-combat-dresde-r Il Forum di Comsimworld, sempre utilisimo: http://talk.consimworld.com/WebX/.ee6c73b Infine, il web dedicato al sistema: http://labataille.us/ e http://labataille.us/titles/dresde.shtml
Sotto una recensione del gioco da parte dell’amico Marco Ferrari, wargamer di rango e molto esperto nel sistema delle Batailles. Marco è stato, fra l’altro, playtester della Moscowa!
La bataille de Dresda, ultimo uscito della serie la Bataille, che dire? Mappe e counters superlativi come sempre, ma questo è quello che uno si aspetta, l’ordine di battaglia colorato e completo, tabelle a profusione e qui finiscono le buone notizie. Il gioco era atteso da un paio d’anni, quando prolunghi l’attesa ti crei un’aspettativa che spesso può andare delusa, ma non bisogna scoraggiarsi, questa serie ha uno zoccolo di appassionati che non si lascia abbattere da nulla, ormai lo sanno anche i produttori. Un minimo di genesi storica, che aiuta sempre a ricordare: Napoleone dopo le vittorie di Lutzen e Bautzen accetta un cessate il fuoco, vuoi perché proposto dall’Austria, vuoi perché aveva bisogno di riorganizzare le sue truppe, ma se la Grand Armé era esausta non stavano certo meglio i russo-prussiani, cosa si aspettasse non si sa, sta di fatto che con il rifiuto delle proposte di pace dell’Austria quando riprendono i combattimenti un nuovo nemico si schiera contro la Grand Armeé, l’esercito austriaco, fresco e numeroso e, cosa non secondaria con un nuovo fronte da aprire sul già lungo schieramento. Il primo obiettivo che avevano da prendere era Dresda, la capitale della Sassonia, alleata della Francia e deposito principale delle truppe di Napoleone, così marciano sulla bella città sull’Elba da sud, austriaci, prussiani e russi, Napoleone non può stare a guardare, la città è difesa dalla guarnigione e dal XIV corpo di St.Cyr, le forze sono soverchiate dal nemico, ma Napoleone dirotta verso la città la Guardia, il I corpo di cavalleria, seguiti dal II e dal VI corpo rispettivamente di Victor e di Marmont, Gli alleati esitano il primo giorno dando così il tempo ai soldati di Francia di arrivare, il giorno dopo; sotto un temporale i francesi sbaragliano l’ala sinistra della coalizione e questo porta alla ritirata delle pur numerose truppe alleate. Ma vediamo le cose nel dettaglio, partendo dalle cose belle. 4 mappe fanno la loro scena, riprodotti molto bene i particolari della zona, il Gross Garten, la città Vecchia di Dresda con i monumenti riprodotti uno per uno; i counters rappresentano bene le varie unità presenti, continuando con la scelta fatta ogni formazione ha la cintura di un diverso colore che aiuta, all’atta della definizione delle MU di sapere quali sono le unità che possono muovere, l’ordine di battaglia a colori aiutata nelle cose non chiare. La scatola, abbandonato il formato schiacciato riprende il formato della Moskowa. Il libretto delle regole specifiche si presenta bene, ricco di colore con una buon articolo storico, ci sono anche 6 scenari, 1 da 1 mappa, 1 da 2 mappe, 1 da 1 o 2 mappe, a scelta, e 3 con tutte e 4 le mappe presenti. L’ultimo scenario, il sesto, dovrebbe essere quello che permette di giocare tutta la battaglia dal pomeriggio del 25 agosto 1813 al 28 agosto, con le regole per recuperare gli sbandati a fine giornata, ma qui cominciano i difetti; manca un arrivo dei rinforzi che sia chiaro, al secondo giorno appaiono, teletrasportati, il II e IV corpo, sarebbe stato meglio lasciare ai giocatori sviluppare lo svolgimento della battaglia, soprattutto perché le unità che appaiono prevedono che le zone siano libere da unità nemiche, per cui se l’Alleato dovesse riuscire ad avere risultati migliori dovrà cedere posizioni. Vero che basta mettersi d’accordo, ma, per un gioco atteso ed elaborato a lungo, chiedere questo non è un capriccio, può essere un valido aiuto avere il libro di Nafziger (Napoleon at Dresden – the Battles of august 1813 edizioni Emperor Press 1994) sulla battaglia per far entrare i rinforzi, ma la COA fa sapere di non aver preso in considerazione questo libro, prezioso per meglio conoscere i singoli aspetti, non capisco perché. Nel dettaglio, il primo scenario copre il primo scontro tra l’Advant Garde di Roth del Corpo di Wittgenstein e un paio di brigate del XIV corpo francese, veloce, pochi pezzi. Il secondo scenario, che si può giocare su una o due mappe, vedo la III divisione leggera austriaca di Mesko attaccare il villaggio di Lobta, a cui è opposta una brigata francese e la brigata di cavalleria del XIV corpo; se si gioca sulle due mappe la battaglia continua il pomeriggio con l’arrivo della II divisione di fanteria, di una brigata di cavalleria leggera e di una divisione di cavalleria pesante per l’austriaco mentre per il francese arriva Murat, la III divisione di cavalleria leggera e un distaccamento della Giovane Guardia di guarnigione in città, mentre per lo scenario ad una mappa l’austriaco deve conquistare 3 paesi, in quello a due mappe lo scontro è solo per uno di questi, Lobta. Il terzo scenario copre il primo giorno della battaglia, su quattro mappe, l’occasione persa dagli alleati. Il quarto scenario copre il secondo giorno della battaglia, la costruzione francese della vittoria mentre il quinto, su due mappe, vede l’attacco francese contro l’ala sinistra alleata con il Weisseritz che fa da confine per le azioni. Il sesto ed ultimo scenario è quello che copre i quattro giorni di battaglia con i limiti già detti prima. Il vero limite Il sistema de la Bataille, recentemente arricchito anche dai giochi della rinata Marshall Enterprise, offre ormai una scelta eccessiva di regolamenti; regolamenti che sono fatti da appassionati che apportano, ciascuno per i suoi meriti, delle qualità che mancano poi di una sintesi. Bisognerebbe trovare uno che abbia l’autorità, la voglia e la competenza per farne una buona sintesi, ma questo, ob torto collo, vuol dire fare un nuovo regolamento con tutti i rischi del caso. Inutile nascondersi dietro un dito, se è vero che due amici possono arricchire un regolamento di ciò che ritengono più valido, se si va a giocare con persone nuove non si può proporre di giocare con il regolamento x più la regola 4.3.1 del regolamento Y, più la regola 17 della Z con l’aggiunta della regola 8.2 meno il paragrafo 3d del regolamento X; si rischierebbe di giocare poco e discutere molto, ma veniamo alle disamine e allo spirito dei regolamenti, premesso che il gioco è offerto con un regolamento specifico per la battaglia, ma di cui dirò poi. La prima edizione del regolamento era un classico Igo-Yougo, le regole erano spartane, la seconda edizione ha introdotto i leader di particolare abilità per l’artiglieria, ha meglio precisato le cariche di cavalleria ma il sistema non cambia e non cambia neanche con la terza edizione dove si raccomanda di usare il tempo, un quarto d’ora per muovere le unità spostando i fuochi fuori dalla sequenza. In questo periodo l’uscita da parte della GDW di Napoleon’s battle of Borodino crea un appendice con delle interessanti novità. Ma la svolta arriva con l’operazione commerciale della COA di far uscire il regolamento dell’anno XXII, con l’introduzione delle MU, con un primo tentativo di fare un regolamento che valga per tutte le battaglie precedenti, seguito poi dal regolamento per Quatre Bras che si distacca dall’anno XXII per andare un po’ oltre, e così ogni gioco che esce ha un regolamento che è un po’ suo un po’ un mix di altri regolamenti. Sono i tempi a chiedere cambiamenti; dopo 7 anni di regolamento l’avvento di internet ha cambiato anche le esigenze dei giocatori, la COA vorrebbe rifare l’operazione commerciale con l’anno XXX, ma il giocattolo sfugge dalle mani e viene messo in rete; con La bataille de la Moskowa la COA introduce il regolamento Marie Louise completando il marasma con l’aggiunta del regolamento della ME. Cosa hanno di diverso i regolamenti? Sostanzialmente le esigenze dei giocatori; c’è una parte di noi che vorrebbe regole semplici e quindi il M-L è il loro sistema e quelli che vogliono un regolamento che diminuisca le discussioni ricreando il pathos delle battaglie napoleoniche, ma ciascun regolamento ha un suo pregio, ma come tutti i pregi non c’è unanimità di vedute e ciò che è bello per me può essere brutto per il lettore. L’ultima edizione, quella specifica per Dresda, cerca di fare un M-L un po’ più complesso ma cade in alcuni buchi. Credo che l’idea di usare gli MU solo per essere usati tutti insieme quando viene pescato il primo MU di un giocatore toglie molto alla interattività del gioco; manca un riferimento ai costi se ti estendi, apparentemente non costa nulla estendersi su due esagoni, non costa nulla uscire dalla formazione di marcia su strada anche se sei allungato su 4 esagoni; il ritorno al rapporto numerico in base ai punti forza e non alle unità che partecipano può essere una buona semplificazione, ma aver tolto il roll to close, lasciandolo solo per le unità che partono adiacenti può essere una di quelle cose che trovano il partito dei giocatori diviso a metà sul giudizio. Il problema rimane aperto, troppi regolamenti; tutti con qualcosa che piace, tutti con qualcosa che non piace. La scelta di organizzare una partita campagna a San Marino, durante SMGC 2016, con il regolamento in versione prevista nel gioco e con aggiustamenti minimi, dirà a chi verrà a guardare cosa c’è di buono o cosa no. |
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IL LIBRO DEL MESE
Nel marzo 1807, lontano dalla Francia, Napoleone Bonaparte scriveva alla moglie Giuseppina: «So fare altre cose oltre a condurre guerre, ma il dovere viene per primo».
E nell’arco di vent’anni appena, dall’ottobre 1795, in cui era un giovane capitano di artiglieria mandato a sedare tumulti a Parigi, fino al giugno 1815 e alla sconfitta finale di Waterloo, Napoleone ebbe modo di mostrare in quante forme questo senso del dovere poteva manifestarsi: conquistato il potere con un colpo di stato, pose fine alla corruzione e all’incompetenza in cui si era arenata la Rivoluzione, e se da una parte reinventò l’arte della guerra in una serie di battaglie folgoranti, dall’altra ricreò dalle fondamenta l’apparato legislativo e amministrativo, modernizzò i sistemi di istruzione e promosse la fioritura dello “stile impero” nelle arti. Poi l’impossibilità di sconfiggere il suo nemico più ostinato, la Gran Bretagna, lo spinse verso campagne estenuanti e alla fine fatali in Spagna e Russia. L’epilogo in sordina della sua vita avventurosa, in esilio a Sant’Elena, per ironia della sorte e della Storia si salda con i suoi esordi, con quel quaderno di geografia dove da ragazzo annotava, a margine di un lungo elenco di possedimenti imperiali britannici: «Sainte-Hélène: petite île».
Andrew Roberts ha attinto al corpus completo delle 33000 lettere napoleoniche, tuttora in corso di pubblicazione, e ha visitato quasi tutti i campi di battaglia e i luoghi della sua vita, mostrandoci per la prima volta “l’imperatore dei francesi” così com’era davvero: incredibilmente versatile, ironico, ambizioso, ferocemente determinato ma anche disposto al perdono, ossessionato dalla discendenza e scostante in amore. Perché Napoleone il Grande non fu una sorta di antieroe destinato alla nemesi, un moderno personaggio da tragedia greca o un’altra delle immagini che gli hanno ritagliato addosso dozzine di ricostruzioni storiche. Come scrisse nelle sue memorie George Home, guardiamarina a bordo della nave inglese che lo prese in consegna, sconfitto e prigioniero, dopo Waterloo, Napoleone «ci ha mostrato che cosa può fare una semplice creatura umana, come noi, in un arco di tempo così breve».
Vincitore del Prix du Jury des Grand Prix de la Fondation Napoléon 2014
C3i n. 29
GMT Games
https://boardgamegeek.com/geeklist/203174/c3i-nr-29-filled-incredible-gaming-value
In in un precedente articolo ho già affermato che ogni numero della celebre rivista pubblicata da RBM è dedicata alla produzione GMT GAMES, e’ un vero e proprio evento. Decine gli articoli, nuovi scenari, approfondimenti su giochi, grafica e materiali eccellenti. Il n. 29, se possibile, supera tutti i precedenti …………..!
C3i Magazine n. 29 “apre” con un interessantissimo articolo di Volko Runke, autore degli ormai celeberrimi COIN Games. Volko esamina in maniera dettagliata i cinque titoli ad oggi pubblicati in riferimento alla loro complessità , estrapolata da considerazioni personali e un sistema di calcolo apparso su BGG.
A seguire un’intervista a Brian Train, co-autore di A Distant Plain e i suoi progetti.
Mark Herman ci delizia con il suo Clio’s Corner, sesto capitolo, dedicato al gioco Churchill. Ricordo ai lettori di questo sito che a maggio, durante SMGC 2016, www.sanmarinogame.com, Herman sarà ospite d’onore, quindi ci sarà la possibilità di discutere con l’autore di questo titolo e di altri!!!
Ottimo l’articolo dedicato alle carte evento del gioco Mr. Madison War, gioco poco visto, perlomeno nelle manifestazioni italiane, ma sicuramente valido.
Tanti altri pezzi, dedicati a scenari per Hoplite, anteprime di giochi e varianti, come quella molto attesa si Labyrinth e ben tre interviste. Fra queste, permettetemi di segnalare quella dedicata al sottoscritto!!!
Ma la parte del leone, spetta al gioco contenuto nella rivista: Plan Orange!
Il gioco è una variante del celebre Empire of the Sun, di Mark Herman. I materia comprendono il regolamento, varie pedine 48 carte (!) ed infine……la mappa, in parte riveduta, di Empire!!!! La variante, da sola, vale la spesa di acquisto.
In definitiva, il magazine C3i rappresenta un vero punto di riferimento nel settore boardwargames. Unico neo, e la notizia è giunta proprio durante la spedizione del n. 29 agli appassionati, la rivista non sarà più sotto gestione della GMT. Ma direttamente di Rodger Mc Gowan e la sua RBM. Le spedizioni saranno soddisfatte tramite Amazon e per parecchi, come il sottoscritto, non sarà semplicissimo……….