Mosca 1941
Una citt? contro le armate di Hitler: la pi? grande battaglia della storia
?Rodric Braithwaite
La battaglia di Mosca, tra l’ottobre 1941 e l’aprile del 1942, fu il punto di svolta nella Seconda guerra mondiale, la prima sconfitta strategica della Germania.
Nel giugno del 1941 Hitler ha conquistato quasi tutta l’Europa continentale: l’unica potenza in grado di contrastarlo, con l’Inghilterra sottoposta a un bombardamento martellante, ? l’Unione Sovietica, con cui ? stato stipulato un trattato di non aggressione. Per eliminare ogni minaccia alla sua supremazia, il Fuhrer prende la decisione fatale: occupare i territori sovietici.
In pochi mesi la Wehrmacht arriva alle porte di Mosca, in una campagna fulminea e vittoriosa, ma quello che sembra il culmine della gloria si trasformer? nell’inizio della sconfitta. In una lotta dove sette milioni di uomini e donne si trovarono impegnati a combattere, e in cui morirono circa novecentomila soldati russi, l’esercito sovietico e il popolo di Mosca riuscirono in quella che sembrava un’impresa impossibile: fermare l’esercito di Hitler.
Il diplomatico inglese Rodric Braithwaite, ambasciatore in Russia dal 1988 al 1992, ricostruisce i fatti di quei mesi dal punto di vista dei sovietici, raccontando le storie di soldati e intellettuali, contadini e politici, e offrendo il ritratto di Stalin e dei suoi generali mentre gettano le basi per la vittoria finale, che arriver? solo dopo altri quattro anni di guerra.
LO SFASCIO DELL’IMPERO
GLI ITALIANI IN ETIOPIA 1936-1941
DOMINIONI MATTEO
“Tra il 9 e l’11 aprile avvenne una delle stragi pi? efferate di tutta l’occupazione dell’Etiopia.
Un gruppo di ribelli, inseguito da una colonna italiana, si asserragli? all’interno di una grande grotta. Si trovava nella regione del Gaia Zeret-Lalomedir. L’assedio dur? diversi giorni. Per avere la meglio sui ribelli si chiese l’intervento di un plotone del reparto chimico. Quando i superstiti decisero di arrendersi gli italiani divisero gli uomini e i ragazzini dalle donne e dai bambini. I primi vennero mitragliati a gruppi di cinquanta sul ciglio del burrone. I bambini e le donne non sopravvissero a lungo a causa dell’iprite.”
Stragi sconcertanti, deportazioni, lager: ecco l’Italia fascista in Etiopia. Dominioni ricostruisce le operazioni belliche della “pi? grande campagna coloniale della storia” e la mattanza che port? allo sfascio l’effimero, inutile impero voluto da Mussolini, conquistato male e governato peggio.