Loris Betti e parte della sua collezione
Il Dott. Loris Betti, collezionista, giocatore, Socio ASGS e, naturalmente, grande amico del sottoscritto.
Questo mese dedico Il Mensile non ad una recensione ma al report che riguarda una fantastica collezione di giochi da tavolo; non boardwargames, ma boardgames o meglio ancora giochi da tavolo, vecchi, alcuni molto vecchi, introvabili e quasi tutti di produzione italiana! Entreremo nel dettaglio grazie alle note dello stesso proprietario di questa incredibile collezione, Loris Betti, ma prima qualche nota “storica” che riguarda il sottoscritto, Loris e altri amici che da anni coltivano, come me, l’hobby della simulazione storica o del gioco in genere.
Conosco Loris da almeno 35 anni, grazie ad un annuncio visto su una sorta di rivista pubblicitaria dell’epoca, Il FO, che riportava vari annunci fra i quali anche quello di un negoziante di Rimini che vendeva “strani giochi” e che cercava di creare un gruppo di giocatori. Grazie a questo fortunato incontro io e Loris, insieme ad alcuni amici di Rimini (mai più visti, fra l’altro….) iniziammo a frequentarci; ricordo ancora un incontro presenti le nostre rispettive ragazze (ora …le rispettive mogli che ci sopportano da tempo….) durante il quale tentammo qualche mossa su gioco “Caesar – the epic battle of Alesia”, della AH! Qualche tempo dopo conoscemmo anche l’altro grande nostro amico Enrico Granata ed iniziammo, credo nei primi anni ’80, a muovere seriamente i primi timidi passi fra mappe esagonate, pedine e dadi. E ricordo pure i primi acquisti fatti insieme presso il mitico negozio di Verona, IGDG, che puntualmente a Natale, grazie agli sconti, inviava “il paccone” che conteneva quasi sempre n. 3 (!!!!) copie degli stessi titoli, perchè tutti e tre avevamo gli stessi gusti! Sui nostri tavoli, spesso quelli della mitica cantinetta di Enrico, si piazzavano titoli quali Pea Ridge – SPI, Canne – IES, Alesia – AH, Austerlitz – IT, Terrible sweet sword – TSR, e altri che non ricordo……..; gran bei tempi, soprattutto perchè eravamo tanto giovani!!!!!
Poi Loris, per motivi di lavoro, abbandonò un pò i boardwargames; io creai il Club Sammarinese Giochi Storici poi divenuto l’Associazione Sammarinese Giochi Storici (ASGS), il gruppo trovò una sede, i Soci aumentarono (oltre 30 amici), nacquero i primi raduni per poi approdare alla San Marino Game Convention, con la sua 23a edizione prevista per il 2022. Una lunga storia ormai, durante la quale io e Loris non ci perdemmo mai “di vista”, anche se per gioco non si incrociano i dadi da tempo, purtroppo.
E da tempo sono a conoscenza di questa sua “nuova” passione: collezionare giochi da tavolo dal primo ventennio del ‘900 fino al 1980 circa. Avevo anche visto alcuni titoli che mi avevano subito incuriosito vuoi per i tremi trattati, fra i più diversi, ai materiali incredibili rispetto a quelli odierni (carte, cartonicni, miniature in piombo o lamierino, ecc.), ma non credevo assolutamente che la collezione di Loris fosse così grande e variegata!! Qualche giorno fà, infatti, mi sono recato presso la sua abitazione e qui ho trovato quello che ludicamente posso di certo definire un tesoro; centinania di scatole, alcune rarissime, coloratissime, interessanti, bellissime. Io credo che sia una delle collezioni, forse “La collezione”, più grande a livello italiano, perlomeno dedicata a vecchi titoli. Attenzione: come si evince dalle foto non si tratta di una collezione di boardwargames, che solitamente tratto su queste pagine, ma di giochi che oggigiorno definiremmo “german” o “eurogames”.
A questo punto lascio “la parola” a Loris, che meglio di chiunque altro potrà raccontarci qualcosa di più dettagliato su questo tesoro! Lo farò con una sorta di intervista da parte mia. Iniziamo…………
GC: Allora Loris, ho scritto una breve introduzione sul come ci siamo conosciuti, forse 35 anni fà e se hai altri ricordi, aggiungi pure; come dicevo “è storia” nostra ma anche parte e all’origine del gruppo a cui questo web è dedicato.
LB: Puoi togliere il “forse”! Ci siamo conosciuti 35 anni fa, complice l’annuncio che ci ha fatto incontrare e iniziare, insieme, il cammino di “wargamisti”, con le nostre iniziali difficoltà di fronte alla lettura di regolamenti di gioco che ci sembravano tomi di difficilissima comprensione. Poi abbiamo conosciuto Enrico e abbiamo formato un trio di amici, che oggi possono definirsi veramente i veterani “nostrani” del gioco della simulazione storica.
GC: Quando hai iniziato a trovare, acquistare e poi appassionarti a questo tipo di giochi? E soprattutto come hai fatto a trovarne tanti?
LB: Spinto dalla mia passione per la storia e per la storia militare, ho incominciato a trascorrere le mie domeniche mattine in giro per i mercatini di antiquariato e “robe” vecchie in cerca, tra i banchi degli espositori, di libri e testi di militaria per arricchire la mia collezione di libri antichi storici.
Nelle mie incursioni domenicali, mi imbattevo in scatole di giochi di società relativamente datati, degli anni 70 e oltre, ma con un atteggiamento indubbiamente “snob” (“io gioco la storia!”), non gli prestavo particolare attenzione, se non una rapida occhiata incuriosita, non considerandoli all’altezza dell’empireo livello dei nostri board – wargames. Finchè una domenica mattina di qualche anno fa…
Una domenica mattina delle tante passate a gironzolare tra i banchi dei mercatini, mi sono imbattuto in una scatola blu, con una bellissima immagine, sul coperchio della scatola, di un aereo Macchi in picchiata su un tratto di mare in cui navigava una nave che spara fuoco di contra – area. Sulla testata dell’immagine, a firma G. Galbiati, campeggiava la scritta “Guerra aereo navale”.
Potevo restare indifferente? Ovviamente no! Incuriosito e solleticato dall’immagine e dal titolo, ho aperto la scatola e … ho scoperto il fascino del gioco antico.
La scatola, prodotta nel periodo prebellico dalla casa editrice Carroccio, storica produttrice italiana di giochi, conteneva miniature in legno di mezzi militari, navi, aerei, batterie costiere, cannoni contra aerei, camion di trasporto truppe, edifici rappresentanti fabbriche, bandiere di colore blu e rosso dei due campi avversari.
E, naturalmente, la mappa di gioco, un piccolo gioiello della grafica editoriale del tempo con una fattura di tipo, passami il termine, “artigianale” in confronto alle grafiche moderne realizzate al computer: la mappa riporta due tratti di terra ferma contrapposti e divisi da uno specchio di mare, sormontata da una griglia quadrettata, tipo Tactics della Avalon Hill.
In quel momento, con la scoperta del “piccolo mondo antico” ludico, è scattata la mia passione della collezione dei giochi antichi, con il mio immaginario della piccola bottega di giocattoli o della cartoleria che vendevano queste scatole con bellissime illustrazioni (a proposito, Galbiati era un pittore monzese, famoso nel periodo, e illustratore di giochi e libricini per bambini, prevalentemente della ditta Carroccio).
Abbandonando quel presuntuoso atteggiamento snobbistico, ho incominciato la ricerca e la mia collezione di giochi vecchi – antichi.
Come ben dice il proverbio, l’appetito viene mangiando, soprattutto perché ho scoperto anche la “bellezza” di questi giochi, soprattutto della loro grafica e delle loro scatole, e mi si è aperto veramente un mondo, che non pensavo così affascinante, non solo dei giochi di simulazione bellica, ma anche quelli di società e di ambientazione!
Come tanti, mi sono messo a frequentare ebay, per aumentare le mie conoscenze ludiche del passato e, quando possibile, arricchire la mia personale collezione.
Ma la vera svolta di crescita della quantità di giochi di cui oggi dispongo, è avvenuta quando un espositore di un mercatino, di fronte al mio interesse e alle mie richieste di acquisto di giochi, mi ha chiesto i miei recapiti (in pratica gli ho dato un mio biglietto da visita, dietro al quale ha scritto i miei interessi), con la promessa di contattarmi quando avrebbe trovato oggetti (giochi e libri) di mio interesse, cosa che ha fatto in brevissimo tempo.
Capito il messaggio, ho incominciato a distribuire i miei biglietti da visita, con i miei interessi di collezionista, a tutti i commercianti che si sono mostrati disponibili e capaci di soddisfare le mie richieste; così sono riuscito a costruirmi, nel tempo, una mia rete di commercianti ben contenti di cercare e vendermi giochi, che trovano durante la loro attività di “svuota” scantinati e soffitte o facendo mercatini nelle altre regioni, facendo così anche un utile passa parola.
Grazie a questa mia rete, estesa in più regioni e da cui sono contattato immancabilmente, pezzo dopo pezzo sono riuscito a costruire la mia collezione di giochi, che oggi posso dire una delle maggiori collezioni di giochi antichi in scatola e su carta, e non soltanto di simulazioni militari.
Continuo naturalmente a frequentare i mercatini domenicali: vuoi mettere il piacere della ricerca e della scoperta personale di giochi antichi e rari, che soddisfino la mia “bulimica” passione collezionistica!
GC: Ad oggi la tua collezione è sparsa nelle stanze di un appartamento; hai intenzione di organizzarla, catalogarla? E…..quante sono queste magnifiche scatole?
LB: Devo trovare il tempo di catalogare la mia collezione, che ormai conta tra giochi in scatola e giochi su carta quasi più di 1000 titoli, sparsi, come hai potuto constatare, nelle stanze di un appartamento della mia casa e anche, confesso, in armadi a casa di mia madre.
GC: Durante la mia visita abbiamo scattato varie foto a scatole particolari; puoi dirci qualcosa di più su tali titoli?
LB: A mio parere, la vera particolarità di questi giochi è la loro veste grafica e i componenti, che ho definito “artigianali”. I meccanismi di gioco, cioè le regole, sono ovviamente, se paragonate ai manuali delle regole dei nostri wargames, molto semplici ed elementari; non possono soddisfare palati esigenti come, per esempio, i “fanatici” di Squad Leader.
Però queste scatole hanno delle rappresentazioni grafiche, tra l’altro firmate da importanti artisti dell’epoca come il già citato Galbiati, Rubino, Jacovitti, Sgrilli e altri che non cito per non tediarti, e una componentistica, che rispecchiano i gusti dei giocatori, grandi e piccoli, di quel determinato periodo o di quella determinata epoca storica, che non può lasciare indifferenti i cultori e gli appassionati della bellezza delle scatole e delle pedine e miniature che riguardano i vari temi, storici e non, del nostro hobby, come tu stesso hai potuto constatare.
GC: Quali sono i titoli più vecchi come anno di pubblicazione? Ci sono aziende/editori particolari a cui fare rieferimento? C’è qualche scatola che ami in particolare?
LB: 1- Ho una tombola del 1700, anche se non rientra nei nostri interessi hobbistici classici. In senso più stretto di gioco da tavolo di strategia “militare” ho un Assalto al Castello della seconda metà del 1800. 2- Le mie aziende editrici di giochi italiane di riferimento restano il Carroccio, per eccellenza, il Cartoccino, Giochi Stella, Helda (nel post bellico Elda), Giochi Cicogna. Per le ditte straniere cerco la tedesca Spear, che fece alcuni giochi in italiano, pochi ma … buoni. 3- Ci sono due giochi a cui sono particolarmente affezionato “La Battaglia” del 1950 e le “Grandi Manovre” del periodo prebellico, entrambi dei Tactics ante litteram, ma con una ricchezza di miniature in bachelite )la Battaglia) e in metallo (Grandi Manovre) veramente affascinanti
GC: La collezione meriterebbe un’esposizione, perlomeno con una serie di titoli a tema, in sedi opportune. Hai mai pensato ad un progetto simile?
LB: Allestire una mostra è un progetto che accarezzo da anni. Ho contattato istituzioni culturali e politiche del nostro territorio, facendo vedere la mia collezione. Tutti gli interpellati, incuriositi, che sono venuti di persona a vedere i miei giochi, sono rimasti affascinati dalla loro particolarità, bellezza e fascino storico, con proposte di collaborazione e ipotesi di realizzazione di mostre. Purtroppo, le difficoltà burocratiche classiche del percorso amministrativo del nostro paese e, da ultimo e non di poco conto, l’epidemia COVID, ha fatto saltare, non soltanto le idee che erano state ipotizzate, ma anche ipotesi concrete di percorsi di mostra istituzionali.
Ultimamente, attraverso l’interesse di un libraio antiquario di Rimini, sono entrato in contatto con il responsabile organizzatore degli eventi culturali del Comune di San Leo e stiamo organizzando, anche lui rimasto affascinato dai miei giochi, una mostra a temi, storici e di vario genere, al Castello di San Leo, che dovrebbe essere inaugurata (incrociamo le dita!) a maggio – giugno dell’anno prossimo e in cui ho coinvolto anche lo storico riminese Andrea Santangelo. Mi sembra superfluo, naturalmente, dire che te e gli amici della ASGS siete tutti invitati all’inaugurazione
Loris….. chiaro……….., non solo cercheremo di essere numerosi all’evento espositivo ma come discusso cercheremo anche di organizzare un momento di presentazione del nostro hobby, della sua evoluzione e della ASGS, magari piazzando tavoli con mappe e pedine accattivanti! E durante SMGC 2022, www.sanmarinogame.com, faremo pubblicità all’evento, probabilmente in contemporanea……
A questo punto lascio alle immagini il compito di “raccontare” la collezione; compito arduo, perchè ripeto, è un vero tesoro e merita di certo una sede, una presentazione e la possibilità che molti possano conoscere come si intendeva il gioco da tavolo tanti anni fà. Il tutto a dimnostrare che negli ultimi 30 anni il mondo del boardwargame non si è inventato poi così tanto!
Grazie Loris e complimenti ancora per la tua passione!
San Marino, dicembre 2021
Gian Carlo C.
Loris, a sinistra, e il sottoscritto.
Links interessanti
1- Per chi volesse contattare LB, la sua mail
2- Per qualche “traccia” degli Editori vintage citati nell’articolo: http://www.giochidelloca.it/scheda_autore.php?id=90, Editori a Milano 1900-1945.