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Sammarinese

Giochi Storici

Ottobre 2017: La guerra di Algeria (2)

Set 30, 2017

 

   

      

 La battaglia di Algeria,

1954-1962

 

 

 

 

 

 

PROVA SUL CAMPO

Prova sul campo rappresenta “la voce” dei soci A.S.G.S. in merito a vecchie e nuove simulazioni che il mercato dei board-wargames offre. Una serie di pagine dove poter trovare piccole recensioni e/o resoconti di partite sui board-wargames che vengono giocati dal gruppo.  Siamo sempre alla ricerca anche di collaboratori; se volete inviare articoli su giochi che amate e conoscete, contattate l’Amministratore.

 

GiCi58

Un interessante sito con recensioni: http://www.armchairgeneral.com/category/boardgame-reviews


 

Da Wikipedia:

La guerra d’Algeria, o meglio guerra franco-algerina o guerra d’indipendenza algerina (in Algeria anche Rivoluzione), è il conflitto che oppose tra il 1º novembre 1954 e il 19 marzo 1962 l’esercito francese e gli indipendentisti algerini guidati dal Fronte di Liberazione Nazionale (FLN, Front de Libération Nationale), che aveva rapidamente imposto la propria egemonia sulle altre formazioni politiche. Lo scontro si svolse principalmente in Algeria ma, a partire dal 1958, il FLN decise di aprire un secondo fronte in Francia, scatenando una serie di attentati.

Nel corso del conflitto, la minoranza europea d’Algeria – i pieds noirs, installati nelle tre grandi città di OranoAlgeri e Costantina – riuscì a imporre il ritorno di de Gaulle al potere, minacciando un colpo di Stato (maggio 1958). L’inedito successo di un movimento dagli evidenti tratti eversivi determinò il crollo della pericolante IV Repubblica e l’avvento della V Repubblica, caratterizzata da una nuova Costituzione che conferiva poteri molto estesi al Presidente.

La guerra – un «episodio chiave della decolonizzazione» – fu particolarmente cruenta, con un altissimo numero di vittime, soprattutto tra i civili algerini.

L’esercito francese, memore della recente sconfitta subita in Indocina (maggio 1954), mise a punto una nuova strategia: la “guerra contro-sovversiva”, caratterizzata da inedite tecniche di contro-guerriglia che facevano del controllo della popolazione la posta del conflitto.

Dopo sette anni e mezzo di uno scontro senza esclusione di colpi, da una parte come dall’altra (generalizzazione della tortura, attentati, terrorismo, rappresaglie, napalm…), gli algerini conquistarono l’indipendenza che fu proclamata il 5 luglio 1962.

 


 

COLONIAL TWILIGHT

GMT Games

 

  

Introduzione

Ho sempre apprezzato i COIN games, una serie di giochi che, nati sul titolo Andean Abyss, sembravano rivolti a situazioni contemporanee.

La serie ha visto, invece, la pubblicazione di titoli anche dedicati all’antichità e alla guerra di indipendenza americana; belli, ma personalmente credo meno adatti per il sistema COIN. Con Colonial Twilight si torna negli anni ’50-’60 in Algeria e oltre a questo il titolo presenta varie novità. L’autore è Brian Train, suo anche A distant plain, quindi una garanzia!

 

 

Componenti 

Mappa

Cartonata, come sempre, dimensioni standard (tipiche COIN quali A Distant Plain), completa di tabelle, schemi, ecc. Se possedete ADP vi sembrerà subito di avere una mappa che raffiguri una zona confinante all’Afganistan! Molto simile, sia per colorazioni, sia per tipologie dei terreni. In questo caso salta subito all’occhio di chi già conosce il sistema la presenza di “due sole fazioni” in gioco; questa è la vera novità che CT offre, dato che tutti i precedenti titoli erano dedicati a 1-4 giocatori. 

 

 

 

 

 Scenario Full set up

                                                  Set up scenario Full

 

Pedine/Counters/pezzi in legno

Solo un set di pedine e counters, le ormai classiche di un COIN game: segnalini di “supporto/opposizione” al Governo,  segnalini di capacità sia governative che forze degli insorti, ecc. Belle e chiare. 91 i “legnetti”, cioè i caratteristici pezzetti colorati che rappresentano unità militari, guerriglieri, risorse, basi. In CT sono presenti truppe, basi  e polizia francesi (blu e azzurri, rispettivamente); verdi e verde chiari per truppe e polizia algerine; neri per guerriglieri e basi del FNL.

 

Carte

71 le carte in gioco; gli esperti dei COIN Games  noteranno subito l’assenza dei simboli delle “solite” quattro fazioni in alto sulle carte; in CT le due fazioni hanno “turni alternati” a seconda del tipo di Operazione/Attività speciale che la prima fazione eleggibile eseguirà. Alcuni Eventi, poi, indicano chi sarà la fazione eleggibile (cioè la prima….) ad operare per la prossima carta.

Le carte, naturalmente, prevedono eventi per entrambe le fazioni.

 

  

Tabelle

Tabelle; tre le principali tabelle del gioco. La prima presenta la sequenza di gioco, con un approfondimento sull’utilizzo dei “Pivotal Event” e sull’importante fase delle carte “Propaganda”. Sul retro, le caratteristiche di popolazione e la suddivisione in “Willaya” (zone geografiche algerine….). La seconda è la classica tabella, cuore del gioco, che riporta le Operazioni e le relative Attività Speciali per il Governo e per FLN. Una terza tabella, formato A, è dedicata al gioco in solitario; CT prevede unicamente un giocatore FLN “Non –Player”. Tutte le tabelle sono in cartoncino, coloratissime, chiare.

 

Regolamento

 

Le regole sono ormai le classiche dei COIN Games con le dovute eccezioni legate alla situazione storica. Con CT si torna a regole più semplici rispetto a titoli precedenti quali FitL o LoD; molto simili a ADP, fra l’altro dello stesso autore. Chiare, complete, a colori con esempi.

 

 

Scenario book

 

Il libretto presenta: un tutorial per la partita a due giocatori; un esempio di gioco in solitario molto approfondito; note del disegnatore con un approfondimento sul manuale di David Gaula, un ufficiale US che pubblicò tale testo sui metodi contro-insurrezione, ancora oggi utilizzato dopo modifiche ed aggiornamenti; il testo esteso delle carte in gioco ed infine un’ottima bibliografia e filmografia sulla guerra ricreata. Ottimo, come sempre.

 

A proposito del manuale di Gaula, consiglio di scaricare il file indicato come FM 3-24, facilmente rintracciabile on-line; i Capitoli 9 e 10 sono assolutamente utili non solo per capire le modalità di combattimento di CT ma anche di COIN precedenti, specie quelli su temi contemporanei!

  

Dadi

2d6

 

 

Il sistema di gioco

 

Su queste pagine i COIN games sono stati tutti presentati e recensiti; Vedi: https://exasgs.sanmarinogame.com/copia/mensile/537-agosto-2016 , https://exasgs.sanmarinogame.com/copia/mensile/511-aprile-2016 , https://exasgs.sanmarinogame.com/copia/mensile/351-ottobre-2014 , https://exasgs.sanmarinogame.com/copia/mensile/106-il-sistema-della-vento-nuovo-games-il-periodico-mmp , https://exasgs.sanmarinogame.com/copia/mensile/183-novembre-2013-cuba-libre , https://exasgs.sanmarinogame.com/copia/mensile/218-novembre-2012-i-giochi-di-volko-runke 

Per AA, siamo riusciti anche ad avere una intervista con Volko Runke, che ha ideato il sistema COIN, inutile quindi evidenziare la validità del sistema di gioco, ormai consolidata. Il sistema ha visto, per ogni titolo, modifiche lievi o sostanziali a conferma del potenziale che le regole “base” esprimono; Runke ha letteralmente creato una serie di giochi innovativi.

 

Colonial Twilight ha in realtà un regolamento che “torna un po’ indietro” rispetto a titoli quali Falling Sky, gioco che ha proposto un sistema dei combattimenti più wargamistico, ma, al contrario, presenta una novità assoluta nel sistema: due giocatori invece dei “soliti quattro” dei COIN! Novità che, a detta dello stesso autore Brian Train, ha suscitato più curiosità fra i playtesters e giocatori USA dello stesso argomento del titolo, cioè la guerra di Algeria 1954-62. Le motivazioni dell’autore, in merito alla “sole” due fazioni rappresentate, cioè il Governo algerino e il FLN (fronte nazionale di liberazione), sono legate alle poche decisive attività che altri potenziali gruppi effettuarono nel conflitto.

Conseguenza di avere due fazioni è poi la nuova “Initiative track”, cioè la tabella che indica quale azione viene eseguita e quale azione e/o evento possa poi eseguire l’avversario. La tabella è stata quindi modificata; al primo impatto sembrerà un po’ strana ma dopo qualche mano di carte tutto risulterà chiaro! In pratica si avrà una fazione “1st eligible” che deciderà quale azione eseguire: Eventi, Operazioni + Attività Speciali, Operazioni limitate, Solo Operazioni, Passare. La fazione “2nd eligible” potrà unicamente eseguire azioni che sono elencate adiacenti sulla tabella a quella eseguita dal 1st elegible. Molto importante, se la prima fazione esegue un’azione stampata in grigietto, diventerà automaticamente la 2nd eligible per la carta successiva.

Altra importante novità, rispetto ai precedenti titoli, si scopre solo la carta da giocare, non si ha cioè una visione anche sulla carta successiva! In questo modo, fra l’altro una regola già apparsa come opzionale su alcuni COIN games, si crea maggior tensione!

La mappa, come anticipato, è molto simile a quella di ADP; al contrario di questa, però, non sono presenti linee di comunicazione e centri economici (come in ADP o CL……); i motivi, a detta di Brian, sono legati all’economia povera e al livello sociale dell’Algeria di quei tempi, economia fra l’altro che dipendeva in gran parte dagli interscambi con la Francia. Pochi i potenziali obiettivi di sabotaggio per la FLN, quindi.

L’utilizzo dei segnalini di supporto/opposizione e terrore in questo titolo permette di evidenziare le potenzialità del sistema COIN e della sua adattabilità alle varie situazioni, specie se contemporanee. Il supporto/opposizione ha solo due “valori” in CT; non si deve “passare” per supporto/opposizione passiva. Perché? Perché la situazione politica in Algeria era, da una parte e dall’altra, moderata; inutile, quindi, simulare la difficoltà di passare da un controllo ad un altro.

Il terrore, allo stesso modo, viene usato in maniera diversa da altri titoli. La fazione FLN può eseguire azioni terroristiche per eliminare supporto al Governo ma non può, con tale azione, anche “costruire” l’opposizione. Perché? Perché secondo l’autore il terrore può essere utile ad intimidire e rendere silenziosi le persone, non a istigarle a fare terrorismo a loro volta.

Come si nota, particolare piccoli nell’uso delle stesse regole COIN, permettono di ricreare in dettaglio situazioni storiche effettive; spesso tali dettagli sfuggono ai giocatori ma in realtà sono il valore del sistema!

Altre particolare situazioni storiche sono ricreate in maniera specifica dalle carte “pivotal”. Apparse per la prima volta nel titolo Fire in the lake (uno dei migliori COIN, a mio parere, opera di Mark Herman), in CT esso sono in numero di tre per ogni giocatore. Giocabili quando si realizzano certe condizioni, sono uno strumento molto flessibile a disposizione dei giocatori.

Le condizioni di vittoria, infine, tengono conto di vari fattori storici, sia politici che militari:

–          – Per il Governo, è necessario ottenere supporto dalla popolazione (controllo politico) in parallelo ad un coinvolgimento militare adeguato ma non eccessivo. La Francia vedeva l’Algeria come “un’estensione” del proprio territorio nazionale e quindi rischiare di perderlo minava il prestigio internazionale.

–          – Per il FNL le condizioni di vittoria sono quelle tipiche di una fazione che insorge: ottenere opposizione verso il Governo da parte della popolazione ed avere molte basi di insorti sparse per il paese.

 

Una nota negativa e una positiva:

–          – Appena pubblicato, la GMT Games ha dovuto ammettere che 4 carte presentavano errori. Le carte corrette sono state fornite ed inserite nelle scatole (la mia perlomeno le comprendeva….) ma gli acquirenti di P500 non saranno di certo stati felici della cosa…………

–         – Così come in ADP, l’autore fornisce un elenco molto completo di testi consultati, riviste e files sull’argomento. Una conferma dell’ottima ricerca storica e quindi della validità del prodotto!

 

    Impressioni di gioco

 Dopo le prime partite, in solitario e con avversario, alcune osservazioni:

–          La situazione storica è poco conosciuta; qualche difficoltà anche nel reperire testi sull’argomento, vedi sotto. Questo potrebbe “allontanare” possibili acquirenti; in realtà era successa la stessa cosa per il primo titolo, AA, ma poi il sistema innovativo ha di fatto superato tale difficoltà.

–          Il n. di fazioni; verà novità nel sistema COIN e credo che avrà “proseliti” per i prossimi titoli………………. I vantaggi sono innegabili: tempi più brevi per le partite, possibilità di approfondire subito le proprie capacità di fazione (Operazioni/Attività Speciali) e, soprattutto quelle dell’avversario! Studiare due tabelle invece di quattro……………., sarà un fattore molto positivo per diversi giocatori, specie quelli che si avvicinano ai COIN.

–          L’Autore, un vero esperto di storia contemporanea, quindi una garanzia per quanto riguarda la ricerca storica. A conferma di questo, molti Eventi descritti nelle carte sono non solo decisivi per il gioco ma anche coinvolgenti!

–          Un’ultima osservazione anche solo dopo alcune partite, riguarda “momenti di standby” da parte di entrambe le fazioni. In effetti con due soli giocatori mi sono trovato spesso di fronte a periodi in cui le risorse erano azzerate o comunque insufficienti a svolgere operazioni; si aspettava, in pratica, la carta Propaganda per ottenere punti risorsa………………

 

   

 

Gian Carlo Ceccoli


  

 Links utili

 https://boardgamegeek.com/thread/1844835/errata, by Brian Train, l’autore

 http://www.insidegmt.com/?p=10121, una serie di ottimi articoli introduttivi al gioco, sempre dell’autore

 

 

  


IL LIBRO DEL MESE

 

BENJAMIN STORA

La guerra d’Algeria

 

Primo novembre 1954: ad Algeri scoppia un’insurrezione contro il dominio francese. Prende avvio una delle maggiori guerre di decolonizzazione, otto anni di conflitto sanguinoso che termineranno nel 1962 con l’indipendenza dell’Algeria. Questa informata sintesi riesce a dire l’essenziale di ciò che occorre sapere sulla guerra d’Algeria: dalle cause scatenanti agli sviluppi politico-militari, fino alla gestione della memoria del conflitto, Stora affronta con coraggio e imparzialità la complessa questione, senza tralasciare di fare chiarezza anche sui suoi aspetti più torbidi, come le azioni terroristiche del Fronte di liberazione nazionale algerino e il ricorso alla tortura da parte francese. Una lettura utile che apre molteplici linee di riflessione, superando lo stereotipo coloniale basato sulla dinamica vittima/aggressore.

 

Benjamin Stora insegna Storia del Maghreb contemporaneo all’Institut National des Langues et Civilisations Orientales di Parigi. Tra i suoi libri: “Histoire de l’Algérie coloniale” (1991), “La guerre des mémoires. La France face à son passé colonial” (1992), “Histoire de l’Algérie depuis l’indépendance” (1994) e “La gangrène et l’oubli. La mémoire de la guerre d’Algérie” (1994).

 

 

 

Magnifica rievocazione di un momento storico, cruciale nel cammino della lotta per l’indipendenza algerina, e della figura di un capo rivoluzionario, Alì La Pointe.

Convertitosi alla causa nazionalista dopo un passato burrascoso, viene ucciso nel suo rifugio dalle truppe francesi. I disordini momentaneamente cessano: ricominciano nel ’60, e nel ’62 l’Algeria diventa una nazione libera. Il film ha vinto il Leone d’Oro alla Mostra di Venezia nel 1966.

È certamente l’opera di maggior rilievo del regista. Di grande rigore espressivo, tale da rasentare, in alcuni punti, il documentario. Un film che ha fatto molti proseliti. Un’opera d’arte che trascende il cinema.

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