PROVA SUL CAMPO
Prova sul campo rappresenta “la voce” dei soci A.S.G.S. in merito a vecchie e nuove simulazioni che il mercato dei board-wargames offre. Una serie di pagine dove poter trovare piccole recensioni e/o resoconti di partite sui board-wargames che vengono giocati dal gruppo. Siamo sempre alla ricerca anche di collaboratori; se volete inviare articoli su giochi che amate e conoscete, contattate l’Amministratore. A partire dal gennaio 2018 si pubblicheranno 2 tipi di recensione sul Mensile: PLAYTEST EFFETTIVO e POTENZIALE DINAMICO.
Il PE è una recensione basata su partite giocate; sarà quindi approfondita e potrà avvalersi di valutazioni anche da parte di altri giocatori/collaboratori.
Il PD è una recensione basata sulla “percezione del potenziale dinamico” del gioco. Piazzamento di mappe e pedine, verifica dell’ambientazione e ricostruzione storica, lettura delle regole; in pratica si “legge il gioco” invece che giocarlo. E’ l’approccio tipico del collezionista di board-wargame…
POTENZIALE DINAMICO
Da Wikipedia:
Il Congresso di Vienna fu una conferenza tenutasi presso il castello di Schönbrunn(in tedesco Schloss Schönbrunn) nell’omonima città, allora capitale dell’Impero austriaco, dal 1º novembre 1814 al 9 giugno 1815 (benché diverse datazioni riportino l’inizio e la fine del Congresso al 18 settembre 1814 e al 9 giugno 1815[1]). Vi parteciparono le principali potenze europee allo scopo di ridisegnare la carta dell’Europa e ripristinare l’Ancien régimedopo gli sconvolgimenti apportati dalla rivoluzione francese e dalle guerre napoleoniche. Con il Congresso di Vienna si apre infatti quella che viene definita come l’età della Restaurazione in Europa che può considerarsi conclusa con i moti del 1848.[2]
Per la prima volta gli Stati europei decisero che il modo giusto di mettere fine a una guerra fosse riunire tutti gli Stati interessati e discutere una soluzione valida per tutti: un’idea che è sopravvissuta fino ad oggi[3]. L’idea che i grandi conflitti e le questioni internazionali andassero risolte da riunioni a cui partecipavano tutte le nazioni coinvolte era oramai entrata nella cultura della diplomazia europea. Un secolo dopo, questa idea avrebbe assunto la forma della Società delle Nazioni e, a meno di 150 anni dalla chiusura del Congresso, avrebbe portato alla nascita delle Nazioni Unite[3].
CONGRESS OF VIENNA
https://www.gmtgames.com/p-1167-congress-of-vienna-2nd-printing.aspx
La scatola
Classica scatola GMT, dimensioni adatte a contenere il vario materiale di gioco. Immagini belle, con il retro esaustivo nelle informazioni per il potenziale acquirente.
Mappa
Chi ha giocato Churchill o Pericles si troverà di fronte ad una mappa che subito individua un gioco della serie “I grandi statisti”. Molto bella, con una parte dedicata alle discussioni tramite chips, e la seconda con una mappa stilizzata dell’Europa che vide eserciti della Coalizione combattere contro l’Impero Napoleonico. La parte di mappa dove si svolgono le discussioni appare molto simile a quella di Churchill; qui però, quattro sono le tracce dei contendenti (Alessandro I, Napoleone, Casteleragh e Metternich. Diverse altre tabelline sono disegnate a fianco delle tracce con 6 caselle che stabiliscono la “conquista” o meno delle varie discussioni. Ben diversa e per certi aspetti strana, la parte di mappa che raffigura in maniera astratta l’Europa del 1800. Parigi quasi al centro di tutto, con una sorta di caselle/mappe che ricordano le varie nazioni europee. Non proprio bella, per quanto mi riguarda; avrei preferito una mappa geografica con sfondo con sopra varie caselle a tenere traccia dello svolgersi di movimenti e/o guerre. Nelle numerose caselle molti i valori numerici inseriti; a lato, infine, una legenda che direi fondamentale.
Pedine, marker, carte
Due i mazzi di carte, il primo per set up e i vari leaders, il secondo utilizzato per gestire la fase di discussione. Un sacchetto pieno di cubetti colorati, piccoli; un secondo con cubetti lunghi e “uno scacco/pedone”. Infine 8 dadi di diverso colore. Un set di pedine e un foglietto di adesivi per i cubetti che saranno le Armate sul campo dei vari eserciti.
Tabelle
6 tabelle, completissime di informazioni per ognuno dei 4 giocatori.
Regolamento / Playbook
Tre i libretti nella scatola: un Quick Start Rules Sommari, il Rules of Play e il Playbook. Regole non facilissime, perlomeno corpose (55 pagine).
Il Quick Start aiuta, ma siamo di fronte ad un titolo da studiare, chiaramente. 11 pagine ottimamente scritte che permettono a chi si approccia al gioco di apprezzarlo per poi passare alle regole complete.
Ben 55, invece, le regole standard, non poche per un titolo di questo tipo. In effetti, come il sottotitolo evidenzia, il gioco tratta di diplomazia, negoziazione e guerra in Europa fra il 1813 e 1814, cioè un periodo intricato e decisivo per le sorti dell’impero napoleonico. Gli scenari possibili sono infatti 5: Primavera 1813, Guerra di liberazione 1813, Scontro di Armate, Temopi disperati 1814, Campagna intera. Interessante l’introduzione alle regole: Congresso di Vienna è un gioco asimmetrico dove ogni Potenza Maggiore ha specifici vantaggi nazionali, opportunità di VP, e Leaders con caratteristiche proprie. Un libretto molto ben strutturato.
Altre 55 le pagine del Playbook. Le prime 20 dedicate ad un esaustivo esempio di gioco, utilissimo. Poi gli scenari, con i set up e le regole speciali. Molto interessante la regola 18 che introduce al gioco in solitario, per due o tre giocatori e che rende CoV un prodotto veramente completo e intrigante. Non potevamo mancare le Nore del designer che spiega come sia nato il progetto.
Impressioni di gioco
In attesa di provare in maniera adeguata il titolo, evidenzio questa bella recensione: LINK
LIBRO DEL MESE
Tra il settembre 1814 e il giugno 1815 si tenne a Vienna un grande congresso che ridisegnò l’assetto del continente europeo dopo la sconfitta di Napoleone. I lavori furono guidati dalle quattro potenze principali della coalizione antinapoleonica (Austria, Russia, Prussia e Gran Bretagna), ma ad essi presero parte anche i rappresentanti di tutti gli Stati coinvolti nel conflitto. Dopo aver ricostruito le premesse diplomatiche del congresso e il clima politico-culturale nel quale esso si svolse, il libro tratteggia i profili dei protagonisti ed espone i principali nodi politico-diplomatici affrontati in quella sede. L’atto finale del 9 giugno 1815 sancì una ridefinizione della carta dell’Europa che sarebbe durata fino alla prima guerra mondiale.