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PROVA SUL CAMPO
Prova sul campo rappresenta “la voce” dei soci A.S.G.S. in merito a vecchie e nuove simulazioni che il mercato dei board-wargames offre. Una serie di pagine dove poter trovare piccole recensioni e/o resoconti di partite sui board-wargames che vengono giocati dal gruppo. Siamo sempre alla ricerca anche di collaboratori; se volete inviare articoli su giochi che amate e conoscete, contattate l’Amministratore.
Un interessante sito con recensioni: http://www.armchairgeneral.com/category/boardgame-reviews
HOPLITE
by Richard Berg & Marck Herman
GMT GAMES, $75,00
Introduzione (dal sito della GMT Games)Hoplite, the 15th volume in the Great Battles of History series of games, allows players to recreate classic battles from the pre-Alexandrian Persian-Hellenistic Age, the heyday of the Hoplite (heavy infantry fighting in packed formation). This period is often considered to feature the birth of Western Warfare, as opposed to the Persian/Eastern style, which relied on archery , light cavalry, and mobility. Exactly how hoplite warfare was fought – what really happened when “the bell rang” – is highly disputed by ancient military historians, even today. Hoplite allows you to test out your theories (well, our theories, using your dice) with eleven of the great battles of this era, from the Battle of Leuctra, featuring the huge 60-man deep phalanx of Beotarch Epaminondas to the classic confrontations with the Persian missile-armed troops against the classic Greek hoplite phalanxes. Hoplite uses detailed mechanics meant to convey all the possibilities of this style of warfare, from The Hellenic Law of Inertia, to Drift to the Right, to the special capabilities of the Persian Light Cavalry (Harassment and Dispersal) to three different levels of Hoplite advance to Combat (the Run Don’t Walk rules) and a whole lot more. We even still have some good old chariots! And you get to fight what was the biggest land battle in European history up until Napoleonic times, the immense Battle of Plataea (truly the deciding engagement of the Greco-Persian Wars): two maps and about 250 combat counters covering The Greek Contingents from 26 City-States under Pausanias, Spartan Regent and General, vs. The Persians, Medes, Asians (Bactrians, Scythians, Indians and a whole lot of others) and seven Medized Greek city-states, under Mardonius, Persian Commander and son-in-law of The Great King, Darius I. The package includes Simple GBoH versions for each of the battles along with special rules that highlight the hoplite style of warfare. Hoplite is the ultimate board game simulation on the birth of Western Warfare.
Da Wikipedia: l termine oplita indica i soldati di fanteria pesante greca provvisti del caratteristico scudo chiamato oplon, variante argiva dell’aspis. A partire dal 1300-1200 a.C. alcune popolazioni anatoliche iniziarono ad utilizzare, presto imitate nell’Egeo, armature pesanti e ampi scudi, atti a ripararsi adeguatamente dalle armi degli arcieri a cavallo, dei carri da guerra e dalle avverse fanterie. Questi guerrieri iniziarono anche ad utilizzare ben presto lunghe lance, invece di corti giavellotti e lance leggere. Lo scudo di legno e di vimini che copriva l’intera persona fu sostituito da quello di metallo, il quale copriva tre quarti del guerriero. Le parti esposte venivano protette con armature specifiche per le gambe, le braccia e la testa. Il complesso di queste armi, compresa la spada, costituiva la panoplia. Essa era meno costosa della dotazione del cavaliere e quindi poteva essere posseduta dai cittadini della classe media. Gli opliti spartani erano tenuti ad avere armature tutte uguali, mentre nelle altre polis si stabiliva solo il tipo di dotazioni necessarie ed ogni singolo oplita se le procurava in base ai suoi gusti ed alle sue possibilità. Gli opliti in battaglia operavano in ranghi serrati costituendo un muro di metallo da cui spuntavano le lunghe lance, tale formazione fu tanto efficace che il ruolo della fanteria leggera, della cavalleria e dei carri da guerra, fu notevolmente ridimensionato in Grecia. La filosofia bellica dell’oplite si basava sulla moderazione e l’aiuto reciproco e non sulle gesta valorose di un eroe, non esistono infatti opliti nei poemi omerici. Nei sec. VII–VI a.C. gli opliti divennero la forza preponderante negli eserciti di Atene, di Sparta e di altre città greche, e tale struttura militare si diffuse in Occidente sia nelle comunità della Magna Grecia, sia attraverso la società etrusca a Roma, dove furono valorizzati politicamente nella metà del VI secolo a.C. con la costituzione centuriata diServio Tullio. In seguito, con il decadere dei regimi aristocratici, gli opliti rimasero il corpo militare per eccellenza, nel quale venivano però arruolati, ormai a spese dello stato, anche cittadini delle classi meno abbienti. La struttura militare dell’esercito oplitico venne superata prima dagli eserciti organizzati sempre in falange, macedoni, e infine dai romani, la cui tecnica militare si era evoluta nella tattica manipolare.
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Componenti
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La scatola Dimensioni standard GMT, con una grafica spettacolare sul fronte! Il retro della scatola presenta poi tutte le informazioni necessarie ad illustrarne il contenuto.
Mappe Sono tre le mappe, in formato standard, stampate fronte/retro. Grafica anche in questo caso spettacolare! Anche per questo prodotto, parte della serie Great Battles of History e fra le più gettonate della GMT, siamo allo stato dell’arte, senza dubbio. Il disegnatore, Charles Kilber, ha veramente creato piccoli quadri delle zone in cui si svolsero le battaglie. Tutte belle, ripeto, ma il top è raggiunto dalla doppia mappa di Plataea; boschi, terreni accidentati, città, villaggi, fiumi ed accampamenti persiani sono veramente intriganti!
Pedine/Counters Hoplite dispone di 4 countershets che raffigurano unità persiane, spartane, greche, ateniesi e tebane. Colori, valori e raffigurazioni dei vari eserciti chiarissimi, belli, precisi. Per lo più le immagini sono le classiche dei giochi precedenti della serie GBoH, ma non mancano alcune novità fra le quali unità greche e spartane. In Hoplite le unità sono già suddivise in “reparti” specifici, segnalati da una piccola bandierina in alto a sinistra; tale suddivisione è utilissima quando si attivano le unità.
Tabelle Ben 8 le tabelle in dotazione, in pratica 4 doppie per ognuno dei due giocatori/squadre. Cartoncino pesante, a colori, chiarissime ed “eleganti”, direi; una vera chicca del gioco.
Rules Manual e Scenario book Il libretto delle regole e quello degli scenari sono assolutamente fantastici nella grafica, negli esempi e nella chiarezza dell’esposizione! Altro “stato dell’arte” che la GMT offre ai suoi acquirenti. Difficile non trovare piacevole leggere tali testi! Il Rules Manual, http://www.gmtgames.com/hoplite/Hoplite_Rules_FINAL.pdf, presenta le regole standard del sistema; l’introduzione ne parla come di una versione “semplice” ma io credo sia, in pratica, lo stesso regolamento di Chariots of fire con qualche cromatura e modifica per ricreare al meglio le battaglie dell’epoca oplitica. Eccezionali gli esempi, tutti a colori! Lo Scenario Book, http://www.gmtgames.com/hoplite/Hoplite_PB_FINAL.pdf, è, allo stesso modo, fantastico! Ogni battaglia ha un ottima introduzione storica con tanto di piazzamento sulla mappa e a colori; diverse note di “pre-gioco” e l’elenco delle unità da piazzare. Non mancano le regole speciali ed infine le modifiche per utilizzare il gioco con il “SIMPLE GBoH Version”.
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Prime impressioniGli appassionati del sistema GBoH, vedi http://www.gmtgames.com/c-4-great-battles-of-history.aspx, avranno già giocato alcune delle battaglie che Hoplite presenta. In effetti, delle 11 presenti nello scenario book 5 erano già apparse come scenari dedicati al gioco The great battles of Alexander, in pratica il primo della serie e giunto alla sua quarta edizione: Maratona, Leuctra, Mantinea, Platea e Cunaxa infatti erano state ricreate con i materiali di quella simulazione e regole speciali + pedine inserite in vari numeri di C3i. Hoplite, in ogni caso, presenta un’evoluzione dl sistema, quindi anche questo materiale apparirà assolutamente aggiornato, specie per le mappe!
Altre battaglie già pubblicate, al contrario, non sono state inserite, anche se il periodo storico e’ corrispondente; si tratta di conflitti combattuti da Filippo il grande apparsi su C3i n. 13 e dell’ottimo modulo Tyrant, del 2003. Io penso che la GMT pubblicherà le necessarie pedine “comando” su un prossimo numero di C3i per permettere di giocarle con il sistema di Hoplite. Le battaglie oplitiche, in realtà, non hanno incontrato spesso l’interesse degli “inventori” di boardwargames ed il motivo è da ricercarsi nel tipo di guerra del periodo: scontri fra unità lineari, più o meno simili, in terreni di pianura. Gli studi sul periodo degli ultimi anni hanno dimostrato che le interpretazioni/letture dei testi antichi possono essere diverse, specie in merito a tali combattimenti. Probabilmente gli scontri fra le falangi oplitiche non erano così lineari e “rigidi”. Il sistema GBoH della GMT, con Hoplite, riesce ad approfondire entrambi gli aspetti grazie alle varie unità presentate e le regole che permettono di utilizzarle.
Il sistema di gioco In Hoplite, come già per gli ultimi titoli della serie, diverse le regole, importanti o meno, rendono necessaria una lettura attenta del regolamento anche per i veterani del sistema. In particolare, evidenzio le seguenti regole che “aggiornano” il sistema: – leaderless command, cioè gruppi di unità senza uno specfico leader ma soggetti alla catena di comando fra di loro; – Hoplite advance to combat, un controllo sull’effetiva velocità di attacco di una falange prima del cozzo contro gli avversari! – shock combat, diverse regoline modificate; – Theban double depth e massed phalanx, già apparsa in scenari precedenti, cioè le regole per la mega-pedina tebana! La caratteristica del sistema GBoH è tutta centrata sul comando esercitato dai leaders. Ogni esercito ne avrà a disposizione diversi per ogni battaglia e con differenti livelli di abilità e capacità di comando. Nel sistema “base” della serie, i leaders possono esercitare ordini a più unità o a singole unità, ma in Hoplite, come già in Chariots of fire, si passa ad una attivazione casuale tramite la pesca di chits che vanno ad attivare, appunto, tutta una serie di unità nelle varie specialità. Questa è la modifica più importante ed “invasiva” apportata al sistema creato da Berg ed Herman; a mio parere, anche la peggiore. La pesca dei chits aggiunge un ulteriore elemento di “alea” al gioco, oltre a quello dei tiri di dado, ma toglie quella caratteristica “decisionale” dei giocatori legata ai leaders che, secondo me era, ed è per tutto il resto della serie, ottima. Ad ogni modo, la giustificazione degli autori è legata a ricreare al meglio il periodo storico raffigurato……….., e prendiamola per buona……. Anche il “mitico” momentum, seguito da trump, altra caratteristca della serie, è in parte cambiato nella sua esecuzione e regolato sempre da apposito chit di pesca. Le unità muovono con apposite regole che riguardano i terreni, il cambio di fronte, importante per le unità degli opliti in formazione di falange (unità doppie), e regole specifiche per “lo spostamento a “verso destra” delle stesse. Sono possibili scambi di frecce e giavellotti. Infine lo shock combat cioè lo scontro corpo a corpo fra opliti, che è regolato e suddiviso in controllo del morale, determinazione della superiorità di alcune formazioni su altre e la soluzione del combattimento su apposite tabelle. La fase di shock ha altre importanti modifiche che gli esperti del sistema noteranno immediatamente. Ora solo le unità che muovono e attaccano con un cambio di orientamento dovranno fare un “shock check TQ”; le unità attaccanti che devono fare il check subiranno, in ogni caso, solo la perdita di 1 TQ mentre le unità in difesa, se il check TQ viene fallito, pagheranno la differenza del DR con il TQ, come in tutti i giochi della serie. Le unità crollate vanno in rotta, possono recuperare se ricevono appositi ordini, oppure andranno in fuga verso le proprie linee di rifornimento. Le falangi possono tentare di evitare “il collasso”, vedi regola 8.18, secondo punto, ma rimane sempre difficile evitare la vera e propria rotta. Anche il recupero dei classici 2 punti TQ, se si esegue l’ordine di Rally, presenta una modifica (presentata dagli autori come possibile utilizzo anche per tutti i giochi della serie…..): le unità possono guadagnare almeno 1 TQ anche se in LOS di unità da lancio nemiche a patto che non siano adiacenti a nemici. In questo caso, interessante. Rimane quasi automatica l’ eliminazione delle unità se vanno in rotta; in Hoplite è possibile recuperarlo solo se con un DR si ottiene un valore uguale o minore del leader comandante in capo. Parecchi leader non superano il valore 3………, quindi difficle pensare a recuperi efficaci. Ho provato, in solitario, le battaglie di Maratona, Leuctra e Mantinea. Tutte sono risultate interessanti, tese (per quello che può essere una partita in solitario…..) ed adatte anche a partite di torneo. Tutto il sistema, inutile dirlo, funziona perfettamente anche se, come già detto, mi piace poco l’attivazione delle unità tramite la pesca di chits. Le battaglie più piccole, in ogni caso, sono veloci e sanguinose; una volta giunti a contatto le unità difficilmente potranno avere la possibilità di recuperare e la rotta sarà inevitabile. Per le falangi, quindi, eliminazione quasi sicura dal gioco! Veramente intrigante e direi realistica la “corsa degli 8 stadi” egli ateniesi. Avevo studiato bene la battaglia, specie con la lettura del testo https://www.mulino.it/isbn/9788815246752, e con il quale ho progettato uno scenario sul sistema C&C Ancients, vedi https://exasgs.sanmarinogame.com/copia/download/category/2-gc. Credo che lo scenario di Hoplite sia quello pubblicato anni fà sulla rivista C3i da parte di Marck Herman, ma forse andava “corretta”; forse mi divertirò a pubblicare qualcosa in merito! Tutta un’altra storia affrontare la battaglia di Plataea! Gli autori, Herman e Berg, hanno progettato uno scenario che risulta essere il più grande mai pubblicato per il sistema GBoH! Due le mappe, bellissime, oltre 250 le pedine da piazzare, varie regole speciali, possibilità di avere fino a 9 giocatori per suddividere i comandi, ore necessarie per una partita otre 8………..; in pratica una vera manna per gli appassionati e da giocare in una classica convention!!!
In definitva, il 15° modulo della serie è un mix fra regolamento “standard” tipico di Alexander the great e il sistema Simple GBoH; un ennesimo titolo della GMT consigliato! Gian Carlo Ceccoli |
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Links utilihttp://www.gmtgames.com/p-453-hoplite.aspx, la pagina ufficiale GMT; http://boardgamegeek.com/boardgame/145975/hoplite, la pagina dedicata su BGG; http://www.gboh.net/index.html, un sito dedicato a tutta la serie GBoH; http://social.consimworld.com/group/GBOH?commentId=2011369%3AComment%3A269533&xg_source=activity, il Social Forum di Comsimworld.
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IL LIBRO DEL MESE
Questo libro affronta un argomento raramente analizzato dagli storici militari moderni, ma di grande importanza per gli appassionati della guerra nel mondo antico; erede naturale della falange oplitica classica, e considerata fino all’affermarsi della potenza romana in Oriente come il più formidabile strumento militare dell’antichità, la falange macedone conobbe l’apoteosi attraverso le leggendarie imprese di Alessandro il Grande in Asia e, sebbene surclassata nel successivo confronto con la più flessibile legione romama repubblicana, rimase ancora per secoli al centro dello studio e dell’analisi di eruditi e filosofi ellenistici e romani.
Sulla base delle fonti letterarie, storiche e iconografiche, il testo analizza nel dettaglio la storia, l’evoluzione, l’organizzazione, le tattiche di battaglia, l’armamento e le manovre della falange macedone, avvalendosi di oltre 200 tra disegni originali, schemi e tabelle.
Il testo è corredato dalla prima traduzione in italiano, con testo a fronte, del TRATTATO DI TATTICA di Asclepiodoto, uno dei più antichi lavori del genere, precursore degli analoghi noti trattati di Eliano e Arriano.
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Agosto 480 a.C., passo delle Termopili: un esercito greco di circa 11.200 uomini fronteggia la più grande armata asiatica che l’Europa abbia mai visto.
È il potente esercito persiano degli Achemenidi, centinaia di migliaia di uomini comandati dal Re dei re, Serse in persona. Sarà una delle battaglie più famose della storia, in cui la guardia personale del comandante più autorevole dei Greci, Leonida re di Sparta, composta da 300 uomini, dimostrerà, attraverso il coraggio e la più lucida strategia, la superiorità delle virtù militari degli Spartani su tutti gli eserciti dell’epoca.
Il sangue di Leonida e dei suoi non fermerà l’invasione persiana, non impedirà il saccheggio di Atene e la profanazione dei luoghi sacri della Grecia, ma darà alle “poleis” il tempo di organizzare la difesa, permettendo ai Greci di essere i primi nella storia ad arrestare l’immane esercito dei re che conquistarono metà dell’Asia, parte dell’Africa e dell’Europa.